Amiata Piano Festival 2024. Alle pendici del Monte Amiata la Grande Musica incrocia paesaggio, vino e gastronomia.

di Claudio LISTANTI

Il prossimo 29 giugno partirà la XIX Edizione dell’Amiata Piano Festival una rassegna che si avvia a celebrare i suoi 20 anni dalla fondazione e che si è affermata progressivamente nel corso degli anni fino a divenire punto di riferimento culturale per una zona, come quella posta alle pendici dell’Amiata grossetano, che ha avuto per troppo tempo un ruolo marginale

L’Amiata Piano Festival è riuscito a dare linfa vitale a questo territorio che si trova nell’ambito del comune di Cinigiano. Nelle varie edizioni la rassegna ha messo in risalto la sue peculiarità, quelle di ravvivare le estati di questa importante zona d’Italia grazie alla Grande Musica creando così un insolito connubio con lo splendido paesaggio di questa parte d’Italia per troppo tempo sacrificata ad essere ai margini di eventi culturali di grande spessore.

La particolarità essenziale dell’Amiata Piano Festival, come sottolineano orgogliosamente gli organizzatori, è quello di essere l’unico festival autonomo nel panorama musicale italiano, status ottenuto grazie al mecenatismo illuminato della Fondazione Bertarelli di Maria Iris Bertarelli e Claudio Tipa che sono riusciti a dar vita ad un vero cenacolo d’arte internazionale che ha visto, negli anni, la partecipazione di protagonisti indiscussi della cultura musicale europea per intraprendere progetti tramite i quali, musica e natura riescono a fondersi nella pace e nella tranquillità dell’ambiente che li circonda.

Fig. 1 L’esterno del Forum Bertarelli presso la località Poggi del Sasso.

Un altro elemento essenziale e allo stesso tempo determinante del festival è l’Auditorium. Nominato Forum Bertarelli sorge nella località Poggi del Sasso costruzione avveniristica opera degli architetti italiani Milesi&Archos. Una struttura architettonica che pur essendo imponente riesce a fondersi con l’ambiente circostante per creare una sorta di connessione tra natura, ambiente, arte e musica che esalta i contenuti di base del festival.

L’Amiata Piano Festival è nato nel 2005 grazie a due fondatori, Stefan Giesen e Maurizio Baglini; quest’ultimo negli anni successivi è divenuto Direttore Artistico della manifestazione, ruolo che svolge anche ai nostri giorni. Assieme a Baglini, per Amiata Piano Festival è importante la collaborazione della violoncellista Silvia Chiesa, anch’essa strumentista e musicista di valore che ha assunto l’incarico di Coordinatore Artistico.

Fig. 2 La violoncellista Silvia Chiesa e il pianista Maurizio Baglini.

Insieme sono riusciti a dare un forte impulso alla manifestazione che con gli anni e le varie edizioni della rassegna è giunto ad un grado di maturazione di particolare valore riuscendo sempre a coniugare il repertorio scelto ai musicisti chiamati ad eseguire i grandi capolavori in programma.

Anche quest’anno Amiata Piano Festival è strutturato concentrando l’attività concertistica all’interno dei tre fine settimana due dei quali ‘allungati’, uno per ogni mese estivo con la conclusione a dicembre con il tradizionale Concerto di Natale.

Si parte il sabato 29 giugno ed il relativo fine settimana che, come da tradizione è nominato ‘Baccus’, con un appuntamento intitolato Ritmi d’Archi&Percussioni che vedrà la partecipazione di un valido ensemble strumentale formato da Sonig Tchakerian violino, Silvia Chiesa violoncello, Maurizio Baglini pianoforte, Saverio Tasca, Christian Del Bianco e Vittorio Ponti percussioni. Proporranno di Richard Strauss la Sonata per violino e pianoforte in mi bemolle maggiore op. 18 e Romanza per violoncello e pianoforte TrV 118, di Ottorino Respighi Adagio con variazioni per violoncello e pianoforte, di Dmitri Šostakóvič / V. Derevianko la Sinfonia n. 15 per violino, violoncello, pianoforte e tre percussioni in la maggiore op. 141.

Nella successiva domenica 30 giugno un interessante “Tango Nostalgia” con il bandoneon di Fabio Furia ed il pianoforte di Marco Schirru. Proporranno brani eseguiti nella versione per bandoneon e pianoforte curata dallo stesso Fabio Furia con musiche di Astor Piazzolla “Michelangelo 70”, “Verano Porteño”, “Invierno Porteño”, “Otoño Porteño”, “Primavera Porteña”, “Adiós Nonino”, “Tristeza de un doble A”, di Fabio Furia “Vals Jazz”, di Emilio Balcarce “La Bordona” e di Fernando Otero “Pagina de Buenos Aires”.

Si passa poi a luglio con Euterpe con una serata in programma per giovedì 25 luglio ed intitolata Classico Romantico, da Mozart a Beethoven. Protagonisti l’Orchestra di Padova e del Veneto e ancora Maurizio Baglini pianoforte con Marco Angius direttore. Programma di grande attrattiva con Ludwig van Beethoven Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in mi bemolle maggiore op. 73 “Imperatore” e Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 41 in do maggiore K. 551 “Jupiter”.

Il successivo venerdì 26 luglio concerto dello stesso genere, intitolato Classico Romantico, da Haydn a Schumann ma questa volta con l’Orchestra della Toscana, Silvia Chiesa violoncello e Niklas Benjamin Hoffmann direttore. Di Robert Schumann si potrà ascoltare il Concerto per violoncello e orchestra in la minore op. 129 e di Franz Josef Haydn la Sinfonia n. 101 in re maggiore Hob.I:101 “L’orologio”.

Sabato 27 luglio, doveroso omaggio a Giacomo Puccini quest’anno ricordato ai 100 anni dalla sua scomparsa. Sarà un Omaggio a Puccini con la partecipazione del mezzosoprano Veronica Simeoni e del pianista Simone Soldati.

Fig. 3 Il musicista Ezio Bosso (Torino, 1971 – Bologna,  2020).

Il programma prevede di Giacomo Puccini Adagio in la maggiore SC 31, “Scossa elettrica” Marcetta brillante SC 72, “Torre del lago”, Piccolo valzer SC 66, Calmo e molto lento SC 86, “A te” SC 88, “E l’uccellino” SC 71, “Terra e mare” SC 73, “Casa mia” SC 79, “Sogno d’or” SC 82, “Storiella d’amore” SC 40, “Canto d’anime” SC 75, “Morire?” SC 89, “Sole e amore” SC 63, Intermezzo da “Manon Lescaut” SC 64, di Claude Debussy Romance, “Les cloches”, Alfredo Catalani “A sera”, “Canto di primavera”, di Camille Saint-Saëns da “Samson et Dalila” op. 47: “Printemps qui commence”, “Amour! Viens aider ma faiblesse!”, “Mon coeur s’ouvre à ta voix”.

Domenica 28 luglio, invece sarà ricordato Ezio Bosso con il concerto “Lighting Bosso – from Bach to Bosso and back” affidato al pianista Francesco Libetta. Nel programma di Johann Sebastian Bach Preludio e fuga in mi minore BWV 855 da “Il clavicembalo ben temperato” vol. I, le  Sinfonie n. 7 in mi minore BWV 793 e 11 in sol minore BWV 797, di Fernando Francesco d’Avalos Preludio XII, Minuetto, di Rober Schumann Cinque variazioni postume dagli Studi sinfonici op. 13, di Philip Glass Studio n. 9, di Orazio Sciortino “LiebetTraum”, di Sergeij Rachmaninov Preludio op. 32 n. 5, C. di  W. Gluck / G. Sgambati Melodia da “Orfeo ed Euridice”, di Ezio Bosso “Following a Bird [Unconditioned. Out of the Room], di Fredrick Chopin Studi op. 25 n. 1, 5 e 7, Impromptu WN 46, Valzer op. 34 n. 2, di Ezio Bosso / Francesco Libetta IV movimento Adagio “White Ocean” [Antarctic] e Finale “Landfall, We Unfold” [Indian] dalla Sinfonia n. 1 “Oceans”.

Ad agosto il terzo fine settimana anch’esso ‘allungato’, Dionisus. Si parte il 29 agosto con Sax for Pianos proposto da Federico Mondelci sassofono, Maurizio Baglini e Jin Ju pianoforti.

Nel programma di Roberto Molinelli “Four Pictures from New York”, di R. FerranteMile High”, “Open Road”, di Alessandro Lucchetti “Corazon Espinado”, di Zhang Zhao “Pi Huang”, di Zou Xiang-Ping “Drum Tower of Dong”, di Wolfgang Amadeus Mozart Sonata per due pianoforti in re maggiore K. 448/375a, di Ryo Noda Improvvisazione 1 per sassofono contralto solo e di Graham Fitkin “Hard Fairy”.

Fig. 4 La compositrice, pianista e insegnante Louise Farrenc in una immagine del 1855 circa, Bibliothèque nationale de France.

Venerdì 30 agosto, invece, una serata molto interessante dal titolo “Vita e Note di Donne Dimenticate: Louise Farrenc” molto chiaramente dedicata alla compositrice, pianista e insegnante Louise Farrenc grande artista dell’Ottocento francese che fu anche didatta ed editrice e che segnò la storia dell’emancipazione femminile in musica. La serata è costruita su un testo di Federico Capitoni mentre per la parte musicale ci saranno Mihaela Costea violino, Silvia Chiesa violoncello e voce narrante e Linda Di Carlo pianoforte.

Nel successivo 31 agosto un omaggio all’amicizia e alla collaborazione tra Eduardo de Filippo e Nino Rota. Titolo della serata L’amico geniale. Nino Rota per Eduardo, basata su una drammaturgia di Stefano Valanzuolo con trascrizioni musicali di Giuseppe Caffi. Con l’interpretazione del collaudatissimo duo Silvia Chiesa violoncello e Maurizio Baglini pianoforte di Nino Rota si eseguiranno brani da “Napoli milionaria”, “Lo scoiattolo in gamba”, “Fortunella”, “Amarcord”.

Domenica 1° settembre spazio ad un interessante ed inedito progetto, Note di Gusto – Musimenù all’Italiana per tre voci, ensemble cameristico e batteria di cucina. Sono 20 ricette regionali raccolte e trascritte dalla tradizione orale popolare della gastronomica italiana. Ad eseguire ci saranno i soprani Laura Catrani, Angela Nisi e Patrizia Polia, assieme all’Ensemble del Città Sant’Angelo Music Festival con Alessandro Mazzocchetti sul podio e Luca Bottone agli effetti sonori.

Fig. 5 L’esterno del Forum Bertarelli immerso nella verde campagna Poggi del Sasso.

Dopo i concerti estivi il tradizionale Concerto di Natale in programma per sabato 7 dicembre. Titolo Il suono della magia Concerto per pianoforte a 4 mani e illusioni basato su testi curati da Attilio Piovano e con protagonisti Antonio Casanova illusionista e voce narrante, Marco Sollini e Salvatore Barbatano duo pianistico.

Una rassegna, come si potrà notare dalle nostre anticipazioni, veramente stimolante all’ascolto non solo per i contenuti ma anche per gli interpreti musicali scelti che hanno le potenzialità e la giusta esperienza per dare valore aggiunto al repertorio e alle musiche scelte.

Ricordiamo anche che ogni concerto prevede, nell’intervallo, un momento di degustazione con le eccellenze gastronomiche del territorio ed i vini della cantina Collemassari Wine Estates elemento che contribuisce a rendere più robusto il filo che i unisce capolavori musicali alle caratteristiche del territorio circostante un fondamento che è alla base della creazione e dello sviluppo di Amiata Piano Festival.

Informazioni: www.amiatapianofestival.com

Claudio LISTANTI  Roma 16 Giugno 2024