Ancora su ‘La Capra Amaltea’ del Bernini una precisazione.

di Francesco PETRUCCI

In merito all’articolo su La Capra Amaltea della Galleria Borghese, opera del giovanissimo Giovan Lorenzo Bernini, appena pubblicato dal sottoscritto in questa stessa rivista (8 marzo 2023), si può aggiungere un’ulteriore considerazione che era sfuggita.

Loren Partridge in un documentato saggio pubblicato nel 1999 sui lavori di Federico Zuccari a Caprarola (1561-69), attribuisce a Pietro Bernini in collaborazione con Antonio Tempesta un pannello sulla volta del Salone della dimora farnesiana, raffigurante La Capra Amaltea con due putti e il giovane Ercole che strangola un serpente (fig. 1).

fig. 1 Pietro Bernini, Antonio Tempesta attr, La Capra Amaltea con due putti e Ercole. Caprarola, Villa Farnese
fig. 2 Anonimo, Fontana nei giardini Farnese di Caprarola. Parigi, Bibliothèque Nationale

Lo studioso mette in relazione l’affresco con una perduta fontana nei giardini di Caprarola, vista da Gregorio XIII in una sua visita del settembre 1578 molto simile all’affresco che Irving Lavin considerava una possibile opera del giovane Pietro Bernini (fig. 2). Un disegno conservato presso la Bibliothèque Nationale di Parigi, iscritto “Al giardino de’ farnese a caprarola” illustra la fontana.  [1]

Viene quindi a stabilirsi un’ulteriore connessione tra lo scultore fiorentino e il tema della Capra Amaltea, oltre alla sicura visione degli affreschi nella Sala di Giove che di tale animale è l’apoteosi, come avevo scritto. Infatti Baglione documentò l’attività giovanile di Pietro Bernini in qualità di pittore nel palazzo di Caprarola assieme al Tempesta, all’inizio della sua attività romana.[2]

Si rafforza quindi ulteriormente la paternità di Giovan Lorenzo Bernini della Capra Amaltea della Galleria Borghese e la consulenza del padre nel suggerimento di tale iconografia, anche probabilmente a livello progettuale.

Francesco PETRUCCI,  Ariccia – 19 marzo 2023

NOTE

[1] Cfr. I. Lavin, Five New Youthful Sculptures by Gianlorenzo Bernini and a Revised Chronology of His Early Works, in “The Art Bulletin”, L, 1968, pp. 231-232, nota 64; L. Partridge, Federico Zuccari at Caprarola, 1561-1569: the documentary and graphic evidence, in Der Maler Federico Zuccari. Ein römischer Virtuoso von europäischen Ruhm, Atti del convegno internazionale Bibliotheca Hetziana, Roma e Firenze, 23-26 febbraio 1993, München 1999, pp. 176-177, figg. 33, 34. La visita di Gregorio XIII e la visione della fontana è ricordata da J. A. F. Orbaan, Documenti sul barocco in Roma, Roma 1920, p. 386. Devo tale segnalazione alla cortesia di Valeria Di Giuseppe Di Paolo e Sofia Laurenti per avermi recuperato il saggio della Partridge.
[2] G. Baglione, Le vite de’ pittori scultori et architetti…, Roma 1642, p. 304.