Angelo Titonel, i “Dittici”, per “cogliere l’essenza differente dei protagonisti”.

di Alessandra IMBELLONE

OSSERVANO. I DITTICI DI ANGELO TITONEL

Si è conclusa il 25 novembre la bella mostra Angelo Titonel. Osservano (fig. 1), inaugurata il 6 ottobre presso Maja Arte Contemporanea, la galleria fondata nel 2013 in via di Monserrato dalla figlia del pittore Angelo Titonel (Cornuda, 1938 – Imola, 2018), Daina Maja Titonel, che ne cura anche la direzione artistica.

1) Angelo Titonel, Verde e blu. Osservano, 2017

In un allestimento di impeccabile eleganza – una caratteristica che Maja condivideva con la madre, la storica dell’arte e gallerista Lela Djokic, con la quale ha portato avanti, dal 2000 al 2013, l’attività della gloriosa galleria Nuovo Campo dei Fiori – i dieci grandi dittici (ognuno misura cm 105 x 190) sono stati appesi alle pareti della galleria fino alla scorsa settimana.(fig. 2).


2) Angelo Titonel, Sguardo. Testa semifasciata, 2018 (sopra) e Sguardo, 2018 (sotto)
3) Angelo Titonel, Uomo tatuato, 2012

Realizzati fra 2017 e 2018, i dipinti costituiscono l’ultimo importante ciclo di opere di Titonel e sembrano prendere le mosse da un precedente ciclo, quei dipinti “al negativo” ispirati alle fotografie di Diane Arbus realizzati fra il 2012 e il 2015, che furono oggetto di un’altra mostra dedicata da Maja al padre, pochi mesi prima della sua improvvisa scomparsa il 7 ottobre 2018.

In Omaggio a Diane Arbus (fig. 3) i soggetti degli scatti della fotografa statunitense sono riprodotti in pittura invertendo luci e ombre, come se il dipinto fosse il negativo di una foto.

Dichiarava Titonel:

“Mi interessava cogliere un’essenza differente dei protagonisti di quegli scattirestituire un’immagine inusuale, estrapolata dal contesto, in taluni casi mettendo in rapporto dialettico su una stessa tela figure prese da differenti fotografie”.

Nei dittici esposti in Osservano i volti umani ingigantiti, ognuno accanto al suo doppio, fra questi Francis Bacon (fig. 4) che doppia se stesso e che in qualche modo costituisce una sorta di alter ego del pittore e del suo doppio, ci osservano e si fanno osservare, dando luogo a quel corto circuito che possiamo considerare emblematico della pittura iperrealista e iconica di Titonel, nella quale tutto si mostra ma paradossalmente sentiamo che c’è sempre qualcosa che sfugge alla nostra coscienza.

4) Angelo Titonel, Francis Bacon, 2017

I dittici di Titonel, afferma Lorenzo Canova nel testo critico in catalogo, danno vita a quel

“legame invisibile tra chi osserva e chi viene osservato nei meandri circolari di un labirinto formato dall’intreccio dei rispecchiamenti e degli sguardi”[1].

Il doppio, l’Altro, sono la vera faccia di ogni volto dipinto. Mentre li osserviamo e ci chiediamo chi siano, i volti dipinti ci osservano e ci chiedono chi siamo. Che poi, in realtà, siamo noi a chiedercelo, forse proprio perché essi ci osservano, e il porci queste domande ci fa sconfinare in una dimensione metafisica che è proprio quella della pittura di Titonel.

Ha scritto Carlo Alberto Bucci:

“Il doppio è la vera faccia di questi ritratti accostati e, sebbene raffigurati con cura lenticolare dei dettagli, estraniati dalla realtà grazie all’immersione su un fondo bianco luminoso, indistinto, lattiginoso. In un iperreale che sa di irreale”[2].

Formatosi a Milano, dove si diplomò alla Scuola Superiore d’Arte Applicata all’Industria del Castello Sforzesco nel 1960, Angelo Titonel lavorò nei primissimi anni Sessanta come graphic-designer e art director in agenzie internazionali di pubblicità, attività che abbandonò nel 1964 per dedicarsi esclusivamente alla pittura[3]. Si affermò fra gli esponenti più originali della Nuova figurazione degli anni Settanta, variamente assimilata dalla critica all’iperrealismo statunitense. Il suo lavoro sulla natura ambigua dell’immagine, al contempo portatrice e negatrice di senso, ha proposto con coerenza una riflessione sull’esperienza visiva e sulla complessità del reale.

alessandra IMBELLONE  Roma 26 Novembre 2023

NOTE

[1] 2023 – Osservano – Angelo Titonel – Maja Arte Contemporanea (majartecontemporanea.com)
[2] I quadri ci guardano, nei ritratti di Angelo Titonel occhi puntati sullo spettatore – la Repubblica
[3] Per la biografia e le opere di Angelo Titonel si rimanda al sito http://www.angelotitonel.com che riporta anche un’interessante antologia critica.