di M. Cristina TERZAGHI
Ogni volta che si guarda una cosa bella, si recupera con sorpresa l’impressione di quanto lo sia. Così accade per la grande pittura di Caravaggio, soprattutto quando si varca la soglia di un’esposizione a lui dedicata in compagnia di visitatori eccezionali, come quelli che hanno voluto lasciare qui su About Art la propria impressione sulla mostra Caravaggio Napoli e che, insieme a Sylvain Bellenger, ringrazio di cuore.
Un grande filosofo contemporaneo Alain Finkielkraut ha detto nel 1992:
«Un avvenimento è qualcosa che irrompe dall’esterno, qualcosa di imprevisto, ed è il metodo supremo della conoscenza».
Caravaggio lo aveva capito: nei suoi quadri accade, o è accaduto, sempre qualcosa, non un racconto, piuttosto una parola che rompe inaspettatamente il silenzio, generando emozione. Questa è stata anche l’esperienza maturata nei dialoghi davanti ai suoi dipinti e a quelli degli artisti che si sono messi per la sua strada, in cui personalmente ho avuto modo di imparare moltissimo.
Per continuare questo dialogo, il 26 giugno alle ore 10.45 abbiamo pensato ad una giornata a porte chiuse per gli studiosi (giovani e meno giovani) dove ognuno potrà esporre le proprie riflessioni davanti alle opere. Sono inoltre in corso le lectures: i Giovedì di Caravaggio per approfondire temi legati alla mostra: la prossima tenuta da Saverio Ricci, Caravaggio e la cultura filosofica a Napoli nel primo Seicento si svolgerà il 20 giugno alle ore 18.00 presso il Museo di Capodimonte, mentre il 27 giugno Riccardo Lattuada parlerà di Il giovane Massimo Stanzione tra caravaggismo e nuovi linguaggi figurativi.
L’11 luglio il gran finale:
alle ore 21.00 nel cortile del Museo di Capodimonte, Alessandro Uccelli presenterà il documentario ideato da Roberto Longhi e girato da Umberto Barbaro nel 1949, Caravaggio, mentre l’inedita sceneggiatura di Longhi verrà letta dall’attore Loris de Luna. Come molti sanno, si tratta di un’occasione unica per gustare il cortometraggio che non fu mai distribuito e che rappresenta la prima idea della storica mostra longhiana del 1951. Sarà bellissimo vederlo insieme in una cornice così suggestiva. Vi aspettiamo.
M. Cristina TERZAGHI Napoli Giugno 2019