di Alessandra IMBELLONE
Carla Accardi, Marilù Eustachio, Giosetta Fioroni, Titina Maselli, Elisa Montessori, Cloti Ricciardi: Sei protagoniste dell’arte italiana – una grande amicizia
Sei artiste per un’amicizia. Tante sono le artiste esposte presso la Galleria Heimat, in quello che fu lo studio di Marilù Eustachio in Trastevere (1934-2024). E alla Eustachio, scomparsa il 5 novembre 2024, si deve la scelta dei loro nomi, mentre la selezione delle opere è frutto della curatrice della mostra Giovanna Dalla Chiesa.
Carla Accardi, Marilù Eustachio, Giosetta Fioroni, Titina Maselli, Elisa Montessori, Cloti Ricciardi sono riuscite a imporsi nel panorama italiano e internazionale, nonostante lo svantaggio strutturale costituito – allora ancor più di oggi – dall’essere donne, e hanno lasciato un segno nella storia con le loro idee innovative. Anticipando i tempi, con determinazione e coraggio, hanno saputo valorizzare quell’ “altra metà dell’avanguardia” che è l’apporto dell’universo femminile alla storia del nostro tempo. Il fil rouge che unisce le loro personalità straordinarie è quello dell’amicizia, della condivisione di cultura e d’idee in cui, appartenenti o meno alla stessa generazione, si sono riconosciute compagne di strada e spesso di viaggio.
I loro rapporti si sono intrecciati in un periodo di grande fermento culturale per Roma e per l’arte italiana, fra gli anni Sessanta e gli anni Novanta, quando gli scambi fecondi sono divenuti parte integrante della vita sociale e di un humus culturale condiviso con scrittori, registi, poeti e musicisti, oltre che con tanti altri artisti. Un humus, fra di loro, che è spesso tutto femminile e delicato e che le opere esposte sottolineano e alcune riflettono manifestamente.
La scelta delle 27 opere che compongono la mostra, che vede la collaborazione dell’Associazione Archivio Marilù Eustachio, diretto da Fariba Karimi e quella degli archivi delle altre artiste, si è concentrata sugli anni di più intensa frequentazione fra le autrici, ma con il proposito di mostrare pezzi piuttosto inediti e in qualche modo poco visti, che per la maggior parte del pubblico sono una vera scoperta.
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Folgoranti i tre pastelli di Carla Accardi su cartoncino (1924-2014) provenienti dall’Archivio Accardi Sanfilippo, nei quali l’artista, con grande originalità, sposta la sua tessitura di segni dalla superficie del quadro sulla cornice, realizzando strutture che si possono capovolgere, libere dalla forza di gravità e che – come figure nello spazio – alludono alla totalità del cosmo.
È il momento delle trasparenze, del passaggio dal quadro all’ambiente proprio grazie alla trasparenza che Accardi già dal 1966, aveva cominciato a realizzare attraverso le prime Tende (che influenzarono, fra gli altri, segnatamente le installazioni di Mario Merz).
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Un gruppo di pastelli su carta di Giosetta Fioroni, amica e vicina di casa di Marilù Eustachio, ci mostra il mondo di un’artista poetica e visionaria, la cui pittura – per quanto inclusa nella definizione di Pop Art – mette a confronto la società dei consumi e la fiaba, l’industria culturale e i giochi infantili. È quanto emerge osservando i pastelli, dedicati alla memoria della madre e provenienti dalla Fondazione Goffredo Parise e Giosetta Fioroni, che ci parlano del volo dell’anima, di Psiche, della farfalla, dei fiori, dei ricordi d’infanzia.
Titina Maselli (1924-2005) fu per Marilù Eustachio un’amicizia privilegiata; colta e “liberata” fin da giovanissima, quando girava per Roma di notte a dipingere i grattacieli nelle periferie.
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Le sue opere, tre olii su tela appartenenti all’importante collezione di Massimo Minini, sono potentissime: le Macchine del 1967, quasi un paesaggio astratto nero, su un rosso che “spacca”, e il Calciatore caduto del 1963, plastico come una statua e sorta di moderno Spinario.
Con i Lumi di Elisa Montessori, altra amica con studio in Trastevere, è il trionfo della pittura e del disegno, in un sottile rimando anche alla cultura dell’Estremo Oriente (suo primo marito fu l’ingegnere italo-cinese Mario Tchou) e agli haiku.
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Perché i lumi? Non c’è veramente una luce in questi dipinti; l’idea dell’artista è quella di creare un’esca in modo che lo spettatore si ponga delle domande, degli interrogativi. “Dove dobbiamo cercarla questa luce se non dentro di noi?”, suggerisce Giovanna Dalla Chiesa.
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Provenienti dal suo Archivio presieduto dalla sorella Mariolina Ricciardi, sono le Tre Lettere d’amore di Cloti Ricciardi, artista impegnata sul fronte femminista negli anni Settanta (come, del resto, Accardi e Montessori e la stessa Eustachio) che presto si dirigerà verso la scultura, le installazioni e l‘ambiente, un’arte di svolta di grande originalità verso un nuovo tipo di oggetti che l’artista definirà “anomie”, ossia fuori dalla legge di un riconoscimento immediato dell’oggetto. Le sue ruvide Lettere d’amore inventano un nuovo linguaggio utilizzando trucioli di ferro e una retina di ferro fissata con la spillatrice, mentre Ipotesi Grafica è un libro costituito da sette fogli di un vetro leggerissimo e rugoso, ognuno dei quali è avvolto da fili di lana di un colore diverso. Un lavoro delicatissimo per la sua fragilità, che rivolge una vera sfida allo spettatore.
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La parete d’onore spetta infine a Marilù Eustachio, ideatrice della mostra e originaria abitatrice degli spazi di vicolo del Cinque 24, divenuti galleria d’arte nel 2023. La mostra è l’omaggio con cui il suo Archivio ha voluto onorarne la recente scomparsa.
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Due grandi nudi, eseguiti a pastelli misti a olio, Adamo ed Eva e Gesto d’amore, appartenenti al ciclo Studi sull’amore, ci immergono nel suo mondo poetico, mentre i bellissimi disegni a inchiostro di china su carta trasparente, rimandano alla poesia di Emily Dickinson alla quale sono intitolati e, al contempo, alla pratica dei taccuini, infittiti di note, citazioni, disegni fra il 1987 e il 2023 fino a raggiungere gli oltre 400 esemplari, oggi custoditi dall’Archivio e destinati forse alla pubblicazione.
La mostra della galleria Heimat offre l’occasione non solo di ammirare le opere di queste sei straordinarie artiste, ma di sentire ancora pulsare l’energia potente che ha animato le loro vite e le ha unite in un dialogo di grande sintonia.
Alessandra IMBELLONE Roma 2 marzo 2025
Carla Accardi, Marilù Eustachio, Giosetta Fioroni, Titina Maselli, Elisa Montessori, Cloti Ricciardi
a cura di Giovanna Dalla Chiesa
Galleria Heimat, 24 novembre 2024 – 8 marzo 2025