Carla Cacianti al Macro di Roma con il progetto “Le Identità Mutevoli” (1° – 13 ottobre)

redazione

IDENTITÀ MUTEVOLI

Un progetto di Carla Cacianti

a cura di Giulia Cappelletti

MACRO . Museo Arte Contemporanea Roma. Project room Via Nizza, 138 . 00198 Roma . dal 1 al 13 ottobre 2019

Identità mutevoli è il nuovo progetto di Carla Cacianti che verrà ospitato al Museo Macro di Roma dal 1 al 13 ottobre, all’interno del programma del Macro Asilo, ideato da Giorgio De Finis per favorire l’incontro di culture e per promuovere il dialogo tra artisti, pubblico e città in un museo che intende rivendicare la sua funzione civica e partecipativa.

Identità mutevoli nasce da una lunga riflessione dell’artista sul tema dell’identità personale. Come in precedenti lavori, Carla Cacianti muove da ritratti fotografici da lei stessa eseguiti, scomponendoli e manipolandoli attraverso un attento gioco di pieghe, luci e ombre, per realizzare vere e proprie foto-sculture. Attraverso tale operazione, che si serve della fotografia soltanto come medium espressivo, l’artista intende portare all’attenzione del pubblico l’impossibilità per l’individuo di riconoscersi in una identità aristotelicamente intesa come stabile, determinata, invariabile e ininterrotta. L’Io è un flusso estremamente mutevole di percezioni che si susseguono con estrema variabilità nella nostra esistenza. Eppure, nel continuo sforzo di osservarci e osservare il mondo, siamo portati a rintracciare delle forme, dei tratti sempre uguali a se stessi. Cerchiamo di disegnare, per noi e per gli altri, degli Identi-kits, come dice il titolo di un lavoro di Carla Cacianti e Gualtiero Tonna del 2007, a testimonianza di quanto costante sia negli anni la riflessione dell’artista sul tema.

Il progetto Identità mutevoli nasce infatti dopo un intenso percorso di ricerca sull’identità personale e collettiva, iniziato con Identi-kits e Life-like (2009), sviluppato in forma più radicale in Ferite (2015) e successivamente in Mutazioni (2018). L’operazione di scomporre i volti, piegare, manipolare i ritratti fotografici, fino a ottenere oggetti tridimensionali, è un processo di conoscenza che porta l’artista ad ascoltarsi nel profondo, ad esplorare il confine tra visibile e invisibile, tra l’Io e il mondo, tra l’essere e la sua mutevolezza. Come accade nel teatro, la ricerca artistica di Carla Cacianti diventa un momento di autoanalisi, un viaggio per ritornare a se stessa attraverso le immagini e le forme che prendono corpo nella sua mente, proposte all’osservatore con la scelta fortemente espressiva del bianco e nero.

Le foto-sculture esposte nella Project room del Macro ritraggono persone comuni, di età anagrafiche e vissuti diversi. I ritratti sono stati eseguiti in esterna, la maggior parte nel cortile del Macro. I soggetti delle opere sono personaggi in cerca d’autore, attori che recitano “il giuoco delle parti”. Possiamo essere uno, nessuno e centomila, non solo per gli altri, che per conoscerci ci devono fissare in una forma, ma anche per noi stessi. Qual è, dunque, la nostra identità? Cosa siamo noi nello specchio degli altri? L’esperienza di Identità mutevoli ci suggerisce che tutte le complesse questioni riguardanti l’identità personale non possono essere definitivamente risolte. Per questo, la ricerca di Carla Cacianti non intende fermarsi qui, ma è un continuo work in progress.

http://www.carlacacianti.it

studio@carlacacianti.it

Per informazioni e contatti: +39 348 2559831 http://www. museomacro.it
Roma, redazione 29 settembre 2019