redazione
E’ con estrema costernazione che diamo la notizia della improvvia scomparsa, ieri notte, di Francesco Montuori, nostro valoroso collaboratore oltre che caro amico da molti anni, vinto da un male incurabile.
Francesco Montuori era nato a Roma; componente di una vera dinastia di architetti aveva sempre interpretato il lavoro oltre che con la massima professionalità e competenza, anche come servizio sociale, fin dai tempi delle lotte studentesche del ’68 cui aveva dato il suo contributo come dirigente e, dal punto di vista professionale, con l’attività del GRAU, di cui era stato cofondatore alcuni anni prima, insieme ad Anna Di Noto, con cui avrebbe condiviso vita e attività professionale, e ad A. Anselmi, P. Chiatante, G. Colucci, P. Eroli, F. Genovese, R. Mariotti, G. Milani, P. Nicolosi, F. Pierluisi e C. Placidi e all’amico di sempre Massimo Martini.
L’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia lo ricorda oggi nella pagina della rivista online con un’approfondita scheda (alla quale rimandiamo per la completezza delle informazioni) in cui viene dato conto delle innumerevoli attività svolte da Francesco dagli anni Sessanta in poi, come progettista, saggista, organizzatore di cantieri di riqualificazione urbanistica e di restauro, come docente universitario, come autore di disegni e plastici acquisiti da DAM di Francoforte o archiviati nel suo studio romano.
Da alcuni anni – dopo un fortuito incontro alla Biblioteca di Storia dell’Arte di Piazza Venezia, dopo anni che non ci vedevamo- era divenuto un nostro prezioso collaboratore nello spazio intitolato Migranti su About condiviso con Massimo Martini, con articoli di grande qualità e spessore, spesso citati sul web e sempre con un notevole riscontro di lettori; un suo spettacolare articolo sull’architetto Antonio Sant’Elia – Cfr https://www.aboutartonline.com/un-architetto-provocatorio-antonio-santelia-e-il-manifesto-per-larchitettura-futurista-verso-la-modernita/– risalente al febbario del 2020, è ancora tra i primi dieci nella top ten dei saggi che compaiono tra le statistiche riportate da google analytics relative alla nostra rivista; ma sono decine gli articoli dedicati all’architettura, e non solo, che hanno registrato un elevato successo per la loro profondità di analisi e la linearità dell’esposizione.
Quando glielo dicevamo, Francesco, che non aveva un carattere facile, però si schermiva dicendo scherzando – ma non tanto- che erano gli studenti universitari in cerca di ‘dritte’ per gli esami che approfittavano dei suoi pezzi, o che era merito della rivista e del web che entrava dappertutto.
Solo ultimamente, da un paio di numeri, aveva smesso di scrivere ed anzi nelle ultimissime occasioni aveva mostrato difficoltà perfino nel trasmetterci gli articoli: segno che la malattia aveva iniziato la sua micidiale opera di annullamento.
Roma 25 Novembre 2022