di Roberta FILIPPI
Il Cromatismo Dinamico di Lina Passalacqua
Si è conclusa al Vittoriano di Roma, per la cura di Carlo Fabrizio Carli, la bella e partecipata mostra delle recenti opere della pittrice Lina Passalacqua, arricchita da un essenziale settore antologico che ripercorre in un breve exursus il pluridecennale operare dell’artista calabrese.
Il corpus principale delle opere, titolato “Fiabe e Leggende”, è di una straordinaria freschezza inventiva resa da un sapiente lirismo cromatico e da una consumata maestria nella tecnica della pittura ad olio. I vari temi e personaggi trattati, spaziano tra i capolavori della letteratura mondiale, Pinocchio, Peter Pan, Le maschere e i Volti, Alice delle Meraviglie, Aladino, l’Uccello di fuoco, la Leggenda araba della nascita del Deserto e tanti altri incantevoli frutti della più pura fantasia creativa letteraria, che qui si sposa alle ali della pittura della Passalacqua che ci introduce o meglio ci riporta a fascinazioni e stupori infantili, archetipi, viaggi onirici ed emozioni mai sopite nelle menti “degli uomini svegli” per dirla con Platone.
Frutto del lavoro degli ultimi cinque anni, i dipinti sono esposti insieme ai bozzetti, vere opere già ben delineate e definite con energia inventiva ed efficace tecnica (un libero mix di collage di carte colorate, fotografie e ritagli di rotocalchi), che si sviluppano poi coerentemente sulle ampie tele.
Forte e potente il colore, ma ricco anche di delicati e poetici accordi, evocative le velature e le trasparenze, senza dubbi o ripensamenti gli orgogliosi squillanti rossi carichi di vita e di passioni, musicali le armonie tra i verdi e gli azzurri delle profondità marine e delle leggerezze aeree. Un cromatismo che accentua il suo dinamismo anche nell’andamento diagonale della composizione e delle pennellate, per questa apprezzata ed instancabilmente attiva artista neo futurista, sempre coerente ai principi estetici e concettuali del movimento marinettiano, di cui ha stretto profonde e durature amicizie tra gli artisti più rappresentativi, come Enzo Benedetto, Antonio Marasco e altri, ed è a sua volta presente con numerose opere nel Museo del Presente a Rende (CS) nella Sala permanente dei Futuristi Calabresi.
Nata a Sant’Eufemia D’Aspromonte (Reggio Calabria), studia a Genova e frequenta un centro teatrale di avanguardia, dove il regista Aldo Trionfo presenta testi di Eugène Ionesco e Samuel Beckett, novità assolute per l’Italia. Lavora per diversi anni in teatro all’Eleonora Duse di Genova e Piccolo di Bolzano, con Rosina Anselmi, Turi Ferro, Umberto Spadaro, Memo Benassi, Annibale Ninchi e con il fratello regista. Nelle pause delle tournée studia e disegna le opere dei grandi Maestri nei vari musei italiani. A Roma frequenta lo studio del pittore e incisore Carlo Alberto Petrucci, accademico di San Luca, personalità determinante per la sua formazione professionale
Nel 1962 lascia il teatro e si trasferisce a Roma, dove collabora come ritrattista alla rivista teatrale “Maschere”. Nel 1964 inizia l’attività didattica nelle Marche dove studia Lorenzo Lotto, insegna poi ad Anagni, abita per due anni in una casa di contadini, studia e disegna la gente del luogo esponendo i disegni in una personale, “Gente di Ciociaria”.
Nel 1972 la prima personale romana presentata da Vito Apuleio, cui seguono personali in varie città italiane dove espone, oltre ai quadri, anche arazzi, sculture in legno, oggetti dipinti.
Vince numerosi concorsi per committenze pubbliche, premi e riconoscimenti di grande prestigio in Italia e all’estero.
Nel 1984 Duilio Morosini la segnala nel Catalogo Nazionale d’Arte Moderna Bolaffi, nel 1989 antologica organizzata dalla Pinacoteca di Macerata con testo in catalogo di Mario Verdone. Seguono numerosi eventi antologiche e serate a lei dedicati, organizzati da prestigiosi Enti e Istituzioni pubbliche in spazi museali, alcuni patrocinati dall’UNESCO e dal Parlamento Europeo, a Roma, S. Marino, Napoli, Marche, Abruzzo, Calabria, Sicilia, al Museo dell’Opera del Duomo di Siena, in Egitto, Grecia, Azerbaijan, Libano, Marocco, Turchia, Francia, ecc. con presentazioni tra gli altri di Carmine Siniscalco, Carlo Fabrizio Carli, Gianfranco De Micheli, Francesco De Santis, Luigi Tallarico, Mario Verdone, e un video sul suo lavoro classificatosi al terzo posto al III Festival “Cinema e Arte”.
Nel corso della sua attività, ha esposto in circa 45 mostre personali e ha partecipato ad oltre 80 collettive in Italia e all’estero.
Riceve il premio “Città di Pizzo” con la seguente motivazione: … “Lina Passalacqua è una delle pochissime figure femminili del Secondo Futurismo, la cui opera andrà storicizzata nelle successioni del movimento”.
E’ inserita nel V° volume di Giorgio di Genova « Storia dell’Arte Italiana del 1900 – Generazioni anni ‘30 » cui segue la mostra omonima.
Membro del FAM dal 2002, de L’Altrosguardo-Artisti Associati e del Centro Internazionale Antinoo-Archivio Marguerite Yourcenar. Vive e lavora a Roma
Roberta FILIPPI Roma febbraio 2018