“Conversazioni e contrappunti. L’arte tra enigmi e rivelazioni”; un testo d’arte completo ricco di spunti

di Francesco De BARTOLOMEIS

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo importante testo di Francesco De Bartolomeis, pedagogista e studioso di vasta cultura letteraria ed artistica, oltre che pittore di carattere “domestico e privato” come dice di se stesso. De Bartolomeis è Professore emerito dell’Università di Torino, Accademico ad honorem dell’Accademia Albertina di Torino e vanta una lunga carriera -oltre che di docente universitario a Torino- di scrittore e collaboratore in alcune tra le più prestigiose riviste d’arte e letteratura, come Il Ponte di Calamandrei, e Letteratura, la rivista di Alessandro Bonsanti. Ma il suo percorso di vita è stato segnato  dall’incontro con Adriano Olivetti, che lo volle oltre che come responsabile nella formazione in azienda a diversi livelli, anche alla rivista Comunità, fondata nel 1946, che però ebbe vita breve, fino al 1960, anno della prematura scomparsa del fondatore. Per le Edizioni di Comunità ha pubblicato due libri: Cultura, lavoro e tempo libero, Formazione tecnico-professionale e pedagogia dell’industria, ma in questa sede non si può dar conto delle numerose altre pubblicazioni; per quelle di carattere artistico basti citare le ultime, La tridimensionalità nell’arte contemporanea (Torino, hopefulmonster 2004), Il disegno del Novecento, (Torino, Allemandi, 2015); Con l’arte con gli artisti (Torino, hopefulmonster 2004); Conversazione sull’arte con me stesso, (Libriliberi Firenze,2017) e Linea disegno composizione (Torino, Albertina Press 2019).

Avvertenza al lettore

Presentiamo il lavoro di Francesco De Bartolomeis intitolato Conversazioni e contrappunti. L’arte tra enigmi e rivelazioni in pdf (oltre che con una breve Introduzione), così da permettere al lettore di avere per intero il testo; lo stesso pdf lo ripresenteremo in più numeri in modo che trattandosi di un vero saggio d’arte impegnativo, coloro che si dedicheranno alla lettura potranno continuarla nei numeri a venire

IL PDF COMPLETO

Con gli altri e con se stessi

Nelle Conversazioni un critico e quattro artisti affrontano problemi generali e particolari dell’arte, stimolati da difficolta e da conoscenze nuove che emergono. I Contrappunti, in libera analogia con il termine musicale, per durata e continuità danno nuovi sviluppi su linee di altezze differenti, più o meno autonome rispetto alle Conversazioni. In entrambe le forme, i procedimenti critici entrano nella varietà e nella vitalità delle opere. Le idee sull’arte sono in rapporto con l’analisi di particolari opere considerate non solo negli elementi formali ma anche nella vita degli artisti e nel quadro della situazione storica. È anche una sorta di visita di una galleria d’arte moderna e contemporanea ma anche di ateliers. Nella discussione è sempre più evidente che più cose sappiamo di un’opera e più cose ci sono da apprendere; è nella natura delle opere rivelare sempre nuovi aspetti.

Per entrare nella misteriosa vitalità dell’arte, ho cercato di far vedere l’operare dei poteri mentali nella produzione artistica che non ha percorsi lineari prestabiliti per gli interventi della riflessione, dell’intuizione, dell’inconscio, del caso. Si vede l’artista in azione tra tentativi, mutamenti, interventi “arbitrarii” ma necessari.

I protagonisti delle conversazioni.

Il critico, Francesco, e quattro artisti: Giulia, pittrice Enrico, pittore Gloria, scultrice Eliseo, scultore.

Nello studio di Enrico, in una piccola stanza antistante al locale di lavoro, libri e due piccole opere recenti, portate da ciascun artista. Il critico e gli artisti intorno a un tavolo.

P a r l i a m o n e

Francesco. Telefonate, scambio di mail, come stai, a che punto è il tuo nuovo libro, come va il lavoro, ne dobbiamo parlare, e frasi del genere. Ci si perde e passa molto tempo prima che ci si ritrovi. Lo so, la situazione generale non stimola, anzi preoccupa e deprime.

Enrico. Ci sono intrecci di difficoltà, confusioni nei criteri di giudizio, condizioni di privilegi e d’ingiustizie. Intanto godiamoci questo incontro. In ogni caso il disagio degli artisti viene dopo.

Gloria. Nessuno di noi trascura la situazione generale e siamo al fianco dei non pochi artisti sono attratti da temi attuali.

Giulia. Giornali e tv non solo hanno sconvolto l’ordine di grandezza dell’informazione, ma non sono liberi da silenzi, censure, distorsioni. Nei dibattiti che affollano la tv pubblica e privata, si grida, s’inveisce con volgarità, non si parla. Protagonisti i soliti personaggi, scadenti caratteristi recitano per l’audience.

Francesco. Discussione, conversazione, scambio d’idee, chiamatelo come volete quest’incontro amichevole. Spesso quando si discute, invece di chiarire problemi, aumentano fraintendimenti e contrasti, e quelli che dovrebbero essere interlocutori si comportano da avversari. Lo scopo non è vincere, ma dire e fare cose nuove. La verità non è un blocco compatto in un’area chiusa, o si è dentro o si è fuori, ma ha aspetti e livelli diversi.

Eliseo. Noi adoperiamo mezzi diversi. E questo rende più utile il confronto. La diversità incrementa stimoli e problemi.

Gloria. Forse più della diversità dei mezzi vale la varietà delle idee che nascono nel parlare. Osservazioni che sembrano irrilevanti possono aprire nuove prospettive.

Enrico. Il significato di termini quali pittura e scultura si è ampliato fino a comprendere innovazioni che non usano né pigmenti né marmo, legno, creta e fusioni. In molti casi le differenze tra i due campi si sono ridotte e perfino annullate.

Giulia. Siamo attenti ai mutamenti, anche lontani dai mezzi che usiamo. Non pensiamo solo all’informatica, a opere multimediali con movimenti e suoni, a grandi installazioni.

Gloria. Con mezzi tradizionali si può innovare. È la qualità che dà alle opere una vitalità senza tempo.

Francesco. Il tradizionale e il nuovo, se riguardano i mezzi, non sono in opposizione. Sono nuove non solo opere rivoluzionarie che eguaglino i protagonisti delle Avanguardie artistiche del Novecento, gli artisti dell’action painting (Willem de Kooning, Jackson Pollock, Robert Motherwell), e gli scultori David Smith e Henry Moore, Edoardo Chillida e Antony Caro, e delle scultrici Louise Nevelson e Louise Bourgeois, e gli ultimi grandi pittori Francis Bacon e Lucian Freud. Il problema del livello viene dopo.