redazione
COSTAS TSOCLIS
Anche in fine, come in principio, il Logos sarà!
a cura di
Bruno Corà
In collaborazione con il Museo Costas Tsoclis e con Nel Chiostro delle Geometrie / sesta edizione – Sommer Bauhaus a cura di T S Krypton e Tearc per Estate Fiorentina 2019
Galleria Il Ponte – Firenze. 30 maggio – 28 giugno 2019
La galleria Il Ponte, parallelamente all’esposizione in corso, Carlo Battaglia. Pittura 1969-1979 (inaugurata il 17 c.m. – fino al 19 luglio), presenta nel suo spazio lounge una sintetica mostra dedicata al grande maestro greco Costas Tsoclis, dove vengono esposte cinque Opere Oggetti del 2011 intitolate Nothing.
Dice l’artista:
“Queste opere vorrei che fossero come quando in una riunione amicale, qualcuno ti saluta cordialmente, tu lo guardi e il suo viso ti dice qualcosa, ma non riesci a ricordare dove e quando lo hai incontrato, conosciuto. Questo ti crea inquietudine, agitazione, una senso di colpa direi! Vorresti che ti venisse in mente qualcosa di concreto, ma che non riesci a determinarlo.
Introdotto da Bruno Corà, l’artista ha tenuto il talk Anche in fine, come in principio, il Logos sarà! inerente la sua nuova posizione sull’opera intenzione, non oggetto.
Con questo lavoro non sto proponendo un nuovo vocabolario, ma con parole familiari sto scrivendo ancora un altro poema, la cui bellezza e le cui prestazioni non posso prevedere”.
Costas Tsoclis nasce nel 1930 e trascorre gli anni dell’adolescenza ad Atene. Figlio di un pittore dilettante, si dedica all’arte fin dalla sua infanzia, praticando nel tempo tutte le discipline delle Arti Visive. Nel 1957 Fania Kaplanidou. Per undici anni vivono insieme tra Roma e Parigi. Ma nel ’64 o ’65 qualcosa per lui cambia. Dalla completa spontaneità, che era una sua caratteristica essenziale, comincia a controllare le sue emozioni, i suoi desideri, il suo lavoro. Poi, inaspettatamente arriva il successo. Un successo che deve a Michael e Ileana Sonnabend (i famosi mercanti americani), ma anche ad altri mercanti d’arte che credono in lui. Belgio, Italia e Germania lo supportano e iniziano a comprare le sue opere, a scrivere di lui, organizzare mostre, diventare suoi amici. Nel 1971, si trasferisce a Berlino e poi per dodici anni vive tra Parigi e Atene, trascurando gradualmente la sua presenza internazionale ed enfatizzando la sua presenza in Grecia. Dal suo decisivo ritorno in Grecia nel 1985, realizza molte opere. Alcune buone, alcune belle e alcune brutte, (come dice lui). Tra queste una ventina gli assicurano la responsabilità di preservare il suo nome quale contributo Greco all’Arte universale durante gli anni vissuti dell’artista e che ancora vive.Nel 2010, apre a Tinos il Museo che porta il suo nome. L’artista – con Chrysanthi Koutsouraki che lo dirige – cura e organizza mostre dei diversi periodi del suo lavoro.
Susanna Fabiani
Ufficio Stampa
Galleria Il Ponte, via di mezzo 42b, 50121 Firenze, 055240617 ; 3396910817 susy@galleriailponte.com ; http://www.galleriailponte.com