Da sarto di vesti sacre a profumiere: la storia di Filippo Sorcinelli, dal borgo di Mondolfo al mondo

di Eleonora PERSICHETTI

Un viaggio attraverso la spiritualità e l’armonia, nella costante e audace ricerca della bellezza

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È questa la sintesi del percorso di vita e professionale di Filippo Sorcinelli, artista a 360°, ma anche imprenditore che da quasi 20 anni propone un nuovo concetto di bellezza, una contaminazione tra le arti e uno stile di vita che abbraccia diversi aspetti della contemporaneità.

Nel 2001 fonda l’atelier di vesti sacre LAVS, arrivando a vestire i papi Benedetto XVI e Francesco, e nel 2013 nasce UNUM casa di profumi d’arte. Da sempre coltiva le sue passioni: la musica, suonando l’organo a livello internazionale, l’arte, la fotografia.

Ma dove ha origine e come si alimenta questo percorso e personalità unici?

A Mondolfo, borgo incantato nella provincia di Pesaro Urbino, Filippo Sorcinelli nasce nel 1975. All’età di 5 anni nella chiesa del paese, tra l’odore di incenso – che sarà poi una costante dei suoi profumi – e i paramenti sacri che sbircia in sacrestia, nasce la sua fascinazione per il sacro. Dalla zia sarta invece, inizia ad osservare e ad apprendere l’arte della sartoria e del ricamo.

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Più tardi sceglie l’arte anche nel suo percorso di studi e, dopo la Licenza di Maestro d’Arte e la maturità di Arte Applicate, si diploma al Conservatorio Rossini di Pesaro perfezionandosi al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma e diventando nel corso degli anni, organista titolare presso le cattedrali di Fano, Rimini e San Benedetto del Tronto, e particolarmente apprezzato a livello internazionale per le sue capacità di improvvisazione all’organo.

Disciplina ferrea, all’interno della quale si esprime la libertà, è questo il segreto di Filippo Sorcinelli, simboleggiato anche dai tatuaggi che solcano il suo corpo e che tracciano linee rette come la coerenza del suo percorso.

Nel 2001 dà vita a LAVS, acronimo di Laboratorio Atelier Vesti Sacre, ma anche Lode, in latino, che l’uomo rende a Dio attraverso l’opera delle proprie mani. L’atelier, con sede a Santarcangelo di Romagna, si occupa dello studio, della progettazione e della realizzazione di vesti sacre, di suppellettili ed accessori per la sacra liturgia cattolica e in pochi anni è diventato un riferimento nel settore sia in Italia che all’estero, tenendo costanti rapporti con gran parte delle diocesi e lavorando in stretta collaborazione con l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.

Sue opere sono state realizzate per la mostra Saint Jérome di Georges de La Tour, organizzata nel 2013 dal Musée Départemental Georges de La Tour e il Coseil Géneral de la Moselle in collaborazione con il Louvre di Parigi. E sempre nel 2013 gli viene affidato il compito della ricostruzione dei paramenti sacri in occasione della Ricognizione delle spoglie di Papa Celestino V a L’Aquila.

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Dalle vesti sacre ai profumi il passo è stato breve, perché Filippo Sorcinelli decide di profumare le confezioni che custodiscono i paramenti sacri al momento di essere spedite e così nel 2013 nasce il marchio FILIPPO SORCINELLI con la prima collezione olfattiva: UNUM. Anche questo termine, che significa “unico”, viene preso dal credo cattolico, volendo esemplificare l’unicità del viaggio di Sorcinelli intenso e sincero, sofferto e spirituale, la sua storia raccontata attraverso le essenze, per regalare un’esperienza sensoriale completa.

Nascono tante fragranze in questi anni, che traggono ispirazione delle esperienze, dai sentimenti, dagli incontri di Filippo, una su tutte Io_non_ho_mani_che_mi_accarezzino_il_volto che celebra uno dei fotografi italiani più importanti del XX secolo, Mario Giacomelli.

Ultima creazione è _scusami_ non dimenticarti di chiedere perdono”, che riflette la società attuale che interpreta l’atto di chiedere scusa come un segno di debolezza, ma che invece in questa fragranza si esprime potentemente come simbolo di dignità e miglioramento individuale.

L’arte si misura con le emozioni che fanno parte della nostra esistenza e che, attraverso i cinque sensi, aprono le porte alla liberà. E così, nel 2018 crea e promuove il Synesthesia Festival che porta durante l’estate nel borgo di Mondolfo performance, concerti, degustazioni, mostre, incontri, dibattiti e che nel 2020 è stato arricchito da un progetto di arte permanente open air – Mondolfo Galleria Senza Soffitto – un percorso delle memorie storiche e sociali del paese, raccontate attraverso impressioni fotografiche permanenti affidate al genio di Mario Giacomelli e interventi di street art che saranno fruibili e visibili per sempre e si arricchiranno nel corso del tempo.

Eleonorav PERSICHETTI  Roma 6 Marzo 2022