di Silvana LAZZARINO
A Marino (Roma) il 7 giugno 2024 inaugura la suggestiva mostra contemporanea di arti figurative “Visioni evocative” a cura del critico d’arte, saggista, e poeta Franco Campegiani dove rivivere il tempo del sogno.
L’esposizione collettiva allestita negli spazi del Museo Civico Archeologico “Umberto Mastroianni” vede il 15 giugno la presentazione del saggio “Interscambio” del medium Mario Silvestrini
Luogo e non luogo, distante dall’ordinario, nel suo essere sentiero sospeso tra spazio e tempo dove tutto diventa possibile, il sogno apre a scenari in cui prendono forma desideri sopiti nell’inconscio e stralci di velate memorie che risuonano come nostalgici ricordi appartenenti all’identità dell’uomo, ma di cui si è smarrito il senso, e tutto è come ovattato nella dissolvenza di un’immagine mentale lungo l’orizzonte. Così il sogno e tutto il senso che in esso è racchiuso, va ricercato nei miti e nelle fiabe, e in parte anche nei racconti leggendari ed epici dove tutto diventa possibile. Esso il sogno si lega all’Archetipo che come sostiene il padre della psicologia analitica Carl Gustav Jung rappresenta “l’immagine primigenia dell’inconscio” condivisa nel tempo e nello spazio da popoli di culture ed epoche diverse e allo stesso momento gli archetipi sempre per la teoria junghiana rappresentano il substrato di ogni fiaba e sogno.
È proprio il sogno ad essere il filo conduttore dell’esposizione collettiva “Visioni Evocative” a cura di Franco Campegiani, poeta, critico d’arte e letterario, saggista e filosofo, che viene inaugurata il 7 giugno 2024 a Marino (Roma) presso la suggestiva sede del Museo Civico Archeologico “Umberto Mastroianni” alle ore 17.30, in Piazza Matteotti 13.
Proposta dall’Accademia Castrimeniense con il patrocinio del Comune di Marino in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono San Barnaba, la mostra, visibile fino al 30 giugno, riunisce trentotto artisti che al tema del sogno danno voce attraverso diverse interpretazioni legate alla figurazione tra memoria e tempo presente mediante procedure che spaziano dall’olio agli acquerelli, alle tecniche miste per avvolgere il visitator/spettatore tra visione ed emozione verso un rinnovato ascolto interiore ad espandere lo spirito. Citiamo a riguardo le parole di Marina Funghi presidente dell’Accademia Castrimeniense che sottolinea come lo scopo di questa mostra sia “elevare lo spirito di chi ne fruisce attraverso la bellezza di opere artistiche, in questo caso ispirate al tema del sogno “.
All’inaugurazione sono presenti le autorità istituzionali, gli espositori, gli scultori, i fotografi e personalità del mondo della cultura, e in questa occasione verrà omaggiato il Maestro Mario Gavotti, scomparso il 13 gennaio di quest’anno. Per tutta la durata della rassegna viene esposta una sua scultura in peperino realizzata nel 2002 dal titolo “Mediterraneo” a ricordo e stima di un artista molto amato e apprezzato dalla collettività marinese.
Il curatore Franco Campegiani parla di tempo del sogno quale elemento cardine della rassegna, il “dreamtime”, e sottolinea come:
“Questa mostra di arti figurative vuole sostanzialmente essere un invito nel Dreamtime, nell’età del sogno, nel tempo sempre attuale e mai passato del mito (ovviamente parliamo di mitopoiesi, non di mitologia)”.
In questa mostra, l’arte come è nel suo ruolo, ha il potere di richiamare alla mente, quindi evocare ciò che è sopito nell’ombra della dimenticanza e, come sostiene Campegiani nella presentazione della mostra, l’arte ha il potere di evocare.
“Evocare secondo l’etimo, è un chiamare in causa, un ricordare, un risvegliare, un dare vita a ciò che giace nel profondo, un risucchiare essenze dall’oblio”.
“Dreamtime” è un concetto presente in molte civiltà: da quella aborigena australiana a quella greca fin nella Bibbia dove il “mito edenico non fa che ricordare il tempo perduto in cui gli umani vivevano in simbiosi con la divinità”.
Tornando al motivo degli Archetipi: a parlarne sono stati anche Platone, Hillman oltre che il citato Jung il quale come si è prima riportato, li definiva modelli condivisi dal genere umano, Questo consente di affermare quanto, mai come oggi in particolare, si possa parlare dell’arte quale modello di rivolta contro la nuova barbarie dell’odio, arte come strumento di sopravvivenza in quella che stride chiamare civiltà moderna. Conclude Campegiani
“E gli artisti della Castrimeniense con il contributo di acquisti eccellenti, sono impegnati in prima linea nel tentativo di riaprire i canali della speranza, i sentieri arcani del sogno e della positività”.
Nell’ambito di questa iniziativa, sabato 15 giugno alle ore 17.30, sarà presentato il libro “Interscambio. Appunti di filosofia morale” del medium Mario Silvestrini. L’autore sarà intervistato da Pio Ciuffarella regista di cui citiamo il cortometraggio “The Stranger” (in Italia “Lo sconosciuto”) con cui ha ricevuto la menzione d’onore al Video Art and Experimental Film Festival di New York nel 2022, mentre alcuni brani del libro saranno letti da Massimo Chiacchiararelli, giornalista, saggista, critico letterario e poeta nonché attore.
Silvana LAZZARINO Roma 1 Giugno 2024
Visioni Evocative – Rassegna di arte contemporanea
Organizzazione: Accademia Castrimeniense
a cura di Franco Campegiani
Museo Civico Archeologico “Umberto Mastroianni”. Piazza Matteotti, 13 Marino (Roma)
Inaugurazione 7 giugno ore 17.30
dal 7 al 30 giugno 2024
Ingresso libero