di Claudio LISTANTI
La XVII edizione di Amiata Piano Festival
Quando si parla di Amiata Piano Festival si deve mettere in risalto la peculiarità di questa rassegna musicale che ravviva le estati della campagna a ridosso del monte Amiata grossetano portando la Grande Musica ad un insolito connubio con lo splendido paesaggio di questa parte d’Italia per troppo tempo sacrificata ad essere ai margini di eventi culturali di grande spessore.
La particolarità essenziale dell’Amiata Piano Festival, come sottolineano orgogliosamente gli organizzatori, è quello di essere l’unico festival autonomo nel panorama musicale italiano, status ottenuto grazie al mecenatismo illuminato della Fondazione Bertarelli di Maria Iris Bertarelli e Claudio Tipa che con il loro interessamento sono riusciti a dar vita ad un vero cenacolo d’arte internazionale che ha visto, negli anni, la partecipazione di protagonisti indiscussi della cultura musicale europea per intraprendere progetti tramite i quali, musica e natura riescono a fondersi nella pace e nella tranquillità dell’ambiente che li circonda.
Altro elemento determinate del festival è l’Auditorium, il Forum Bertarelli, che nella località Poggi del Sasso ospita i concerti, magnifica costruzione d’avanguardia opera degli architetti italiani Milesi&Archos che riesce ad esaltare ancor di più quell’integrazione tra ambiente, natura, arte e coltura che sono alla base di tutta la manifestazione musicale.
Un ultimo elemento fondamentale per la riuscita del festival è dato dal contributo della violoncellista Silvia Chiesa e del pianista Maurizio Baglini, fondatori della manifestazione, coppia nell’arte e nella vita, alla quale hanno dedicato tutta la loro passione, la loro competenza e la loro determinazione per permettere all’Amiata Piano Festival di crescere con costante progressività, per raggiungere quel ruolo di primaria importanza che occupa, non solo nel panorama musicale italiano ma, anche, nel più vasto orizzonte europeo ed internazionale.
Anche quest’anno Silvia Chiesa e Maurizio Baglini, hanno approntato un programma in linea con le caratteristiche multi-focali del festival, proponendo una rassegna musicale alla quale parteciperanno interpreti di primo piano del panorama musicale con un repertorio che spazia dal ‘200 ispanomoresco di Re Alfonso X El Sabio fino alla contemporaneità. Una rassegna nella quale, senza dubbio, il pianoforte ha un ruolo baricentrico ma che riesce anche a varcare i confini di questo splendido strumento per raggiungere altre forme di espressione musicale e strumentale.
Il festival, già definito nel dettaglio, prenderà il via il prossimo 30 giugno e prevede un serie di concerti concentrati in tre fine settimana estivi (30 giugno-3 luglio / 28-31 luglio / 25-28 agosto) ed avrà una interessante appendice ‘natalizia’ il 10 dicembre 2022. Una disposizione temporale che consente agli appassionati di abbinare gli ascolti musicali alle visite approfondite della zona per conoscere meglio il retroterra culturale, i magnifici paesaggi che la circondano senza dimenticare le meraviglie ‘gastronomiche’ di questi luoghi.
Amiata Piano Festival 2022. Il programma in sintesi
Il primo raggruppamento di concerti si svolgerà tra il 30 giugno e il 3 luglio porta il titolo di Baccus ed ha come elemento di spicco il progetto del pianista Louis Lortie di eseguire l’integrale delle trascrizioni per due pianoforti approntate da Franz Liszt sulle sinfonie di Beethoven. Il progetto che si completerà il prossimo anno,
partirà il 30 giugno con Beethoven / Liszt Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 “Corale” eseguita dallo stesso Louis Lortie assieme a Maurizio Baglini.
Per venerdì 1 luglio è la volta del già citato ‘200 ispanomoresco con un serata intitolata “Cantar di Spagna tra i Mori” affidato al Theatrum Instrumentorum diretto da Aleksandar Sasha Karlić che eseguirà di Alfonso X “El Sabio” Cantigas de Santa Maria, Cantigas de Fiestas de Nostro Sennor e outras de Fiestasde Santa Maria.
Sabato 2 luglio i fondatori del festival, Silvia Chiesa e Maurizio Baglini, sabato 2 proporranno il concerto ‘American mood!’ per un programma composto da alcune loro trascrizioni e revisioni per violoncello e pianoforte di G. Gershwin (da “Girl Crazy”: “Embraceable You” e “I Got Rhythm”, da “Porgy and Bess”: “Summertime”, “It Ain’t Necessarily So” e “Bess, You Is My Woman Now”, dal film “Voglio danzare con te” [“Shall We Dance”, 1937]: “Let’s Call the Whole Thing Off” e “They Can’t Take That Away from Me”, da “Lady, Be Good”: “Oh, Lady Be Good!” – trascrizioni per violoncello e pianoforte a cura di S. Chiesa e M. Baglini, Tre preludi – revisione per violoncello e pianoforte di S. Chiesa e M. Baglini dalla versione per violino e pianoforte di J. Heifetz), S. Barber (Sonata per violoncello e pianoforte in do minore op. 6), L. Bernstein (medley da “West Side Story” – trascrizioni per violoncello e pianoforte a cura di S. Chiesa e M. Baglini, da “Three Meditations from Mass”: n. 1 – arrangiamento per violoncello e pianoforte del compositore).
Il 3 luglio, domenica, si conclude il primo intenso fine settimana musicale del festival 2022 con una serata intitolata “Un idillio romantico” affidata a Grazia Raimondi violino, Silvio Di Rocco viola, Luigi Piovano violoncello e Gabriele Carcano pianoforte con musiche prevenienti dal repertorio romantico e tardoromatico: G. Mahler Quartetto per pianoforte e archi in la minore, G. Martucci Melodia per violino e pianoforte in sol maggiore e Due romanze per violoncello e pianoforte op. 72, J. Brahms Quartetto per pianoforte e archi n. 3 in do minore op. 60.
Da giovedì 28 a domenica 31 luglio secondo raggruppamento di concerti denominato Euterpe.
Il 28 prosegue il progetto Beethoven/Liszt ideato da Louis Lortie con altre due sinfonie beethoveniane, la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 “Eroica” e la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 affidate ai pianisti Djordje Radevski e Salih Can Gevrek.
Per sabato 30 luglio un nuovo interessante appuntamento: ‘Organo e pianoforte: un insolito incontro’. Protagonisti della serata saranno Adriano Falcioni organo e Mariangela Vacatello una delle pianiste italiane più in vista di oggi. Nel programma trascrizioni per organo e pianoforte da originali di Mozart, Bach, Chopin, Frank, Dukas.
Per domenica 31 luglio altro accattivante appuntamento musicale: ‘Da Cinecittà al Nuovo Mondo’. Protagonisti saranno Federico Mondelci sassofono, Silvia Chiesa violoncello e Maurizio Baglini pianoforte con musiche provenienti da alcune famosissime colonne sonore di Bernstein, Piazzolla, Rota, Molinelli e Granata.
Dionisus è il titolo del terzo raggruppamento di concerti previsto da giovedì 25 agosto a domenica 28 agosto.
Per il 25 una serata intitolata ‘Le piace Brahms?’. Con il Quartetto di Venezia e Maurizio Baglini pianoforte due grandi composizioni del musicista amburghese: il Quartetto per archi n. 1 in do minore op. 51 n. 1 e il Quintetto per pianoforte e archi in fa minore op. 34.
Per venerdì 26 agosto ci sarà sperimentazione pura con un concerto multidisciplinare: Ecoconcerto per paesaggio sonoro del Gran Paradiso e violoncello. Il progetto è opera della violoncellista Silvia Chiesa violoncello e dell’acoustic designer Enrico Montrosset. Le musiche prescelte coprono un arco temporale cha va da Bach ai giorni nostri.
Sabato 27 agosto nuova tappa del progetto di Louis Lortie con altre due sinfonie di Beethoven trascritte per due pianoforti da Liszt: Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore op. 60, Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93 interpretate dai pianisti Victoria Vassilenko e Sergey Redkin.
Domenica 28 agosto il palcoscenico sarà affidato alla Danza con ‘Flamenco Dream’ a cura di Karine Gonzalez danzatrice di flamenco e coreografa e Dimitris Saroglou pianoforte. Nel programma Turina, Albéniz e de Falla.
Un concerto di Natale
Dopo l’interessante programmazione estiva a, dicembre, un concerto di carattere ‘natalizio’
Sabato 10 dicembre è in programma “Bestiario fantastico su pentagramma” che prevede la partecipazione di Riccardo Pratesi voce recitante, Carlo Guaitoli e Maurizio Baglini pianoforti, Roberto Ranfaldi violino I, Roberto Righetti violino II, Danilo Rossi viola, Silvia Chiesa violoncello, Amerigo Bernardi contrabbasso, Giampaolo Pretto flauto, Luca Milani clarinetto e Carmelo Gullotto glockenspiel e xilofono.
Il programma è costruito per mettere in contrapposizione la musica tardo ottocentesca di Saint-Saëns de “Le carnaval des animaux” – Grande fantaisie zoologique del 1886 con una composizione contemporanea di contenuto, se non analogo, sicuramente dallo stesso ‘carattere’, “Animalia” per voce narrante, due pianoforti e gruppo strumentale opera di Carlo Boccadoro.
Amiata Piano Festival – Forum Fondazione Bertarelli, Poggi del Sasso – Grosseto
Per informazioni: info@amiatapianofestival.com www.amiatapianofestival.com
Claudio LISTANTI Roma 29 Maggio 2022