redazione
Visita il castello
Il Castello di Santa Severa, è uno dei luoghi più suggestivi del territorio laziale, situato lungo la costa tirrenica a nord di Roma, è un patrimonio di inestimabile valore sia storico che culturale. Grazie all’impegno della Regione Lazio che lo ha riaperto definitivamente e per sempre affidandone la gestione alla società regionale LAZIOcrea oggi il complesso monumentale rappresenta un punto di riferimento culturale per tutto il territorio regionale.
GLI EVENTI AL CASTELLO: tre giorni per festeggiare ferragosto con gli spettacoli Danz’è
per il programma completo delle “SERE D’ESTATE” http://www.castellodisantasevera.it
E’ in programma un lungo ferragosto al castello baciato dal mare: dal 14 fino al 16 agosto tre proposte imperdibili, per tutti i gusti e per passare insieme, tre serata all’insegna della musica e del ballo: il 14 con il Lago dei Cigni della Compagnia Nazionale Raffaele Paganini, il 15 si balla al ritmo di un Pizzizo di Taranta e il 16 con le musiche partenopee dell’Oro di Napoli.
Gli eventi musicali fanno parte del Progetto Danz’è per la stagione “Sere d’estate: I grandi eventi al Castello di Santa Severa” organizzata dalla Regione Lazio, in collaborazione con LAZIOcrea, Mibact, Comune di Santa Marinella e Coopculture.
Il Lago dei cigni della Compagnia Nazionale Raffaele Paganini fa rivivere la meravigliosa storia d’amore è la principessa Odette, trasformata in un cigno dal mago Rothbart, che tutte le notti a mezzanotte ritrova insieme alle sue compagne sembianze umane per alcune ore. Fatidico sarà l’incontro con il principe Sigfried che si innamorerà di lei e le prometterà di liberarla. Ma al ballo al castello, voluto perché il principe potesse scegliere la propria sposa, il mago si presenta nelle vesti di cavaliere con la figlia Odile vestita da cigno nero e con le esatte sembianze della bella Odette. Sigfried viene sedotto e solo dopo averla scelta come sposa si accorge dell’inganno del crudele mago. Il principe fugge così verso il lago dove la povera Odette e le sue compagne piangono il loro destino, ed è qui che giungerà anche Rothbart scatenando una violenta tempesta che travolgerà i due innamorati.
Coreografie: Luigi Martelletta Musiche: P.I. Chaikovskj . Con la partecipazione di primi ballerini di livello internazionale Lo spettacolo nasce da un’idea che da molti anni il regista e coreografo Luigi Martelletta inseguiva e sperava di mettere in scena, la sua lunga ed intensa carriera come primo ballerino al Teatro dell’Opera di Roma ed in tanti altri Teatri italiani ed europei gli ha permesso di studiare a fondo, di esaminare e di danzare molte volte questo spettacolare balletto. La coreografia originale del repertorio classico non ha mai sottolineato alcuni aspetti del libretto, che però in questa versione vorremmo esaminare e sviscerare; la drammaturgia classica teatrale del balletto infatti, è abbandonata a favore di una forma di riappropriazione della realtà e dell’esperienza comune basata sui particolari e sulle singole situazioni riunite tra loro in collage ampio e sfaccettato, secondo una metodologia di lavoro di ricerca e di graduale progresso. Fortemente legato alla tradizione accademica, Luigi Martelletta proporrà un lavoro stilisticamente più snello, più vivace, alleggerendo tutti i manierismi e le pantomime che fanno parte del repertorio classico, mantenendo comunque tutte quelle danze e quell’itinerario danzato che molti conoscono e si aspettano: i cigni, la danza spagnola, la danza russa, il valzer, i passi a due, e molto altro
15 Agosto si balla con Un Pizzico di Taranta con Le Tre Meno Un Quarto. Musica tradizionale e popolare del centro-sud Italia.
Per la spiccata teatralità delle interpretazioni e l’energia messa in gioco, questo gruppo riesce a coinvolgere il pubblico e a far ballare gli appassionati. Oltre a condividere la loro matrice popolare, i componenti del gruppo sono forti di provenienze musicali disparate, che spaziano dal latin jazz, allo swing- manouche, al blues, alla musica della tradizione araba, balcanica, klezmer e sudamericana; tutto ciò dona ai brani del repertorio popolare un carattere molto colorito.
ll 16 agosto è la volta di Oro di Napoli nell’esecuzione di Archetipo Ensemble. La millenaria Civiltà Mediterranea, se pur diversa nelle sue etnie, affonda le proprie radici in una storia comune, una storia scolpita dal mare, fissata dal sole e levigata dai venti, incisa nella terra e nell’anima dei “Popoli del Mare”, quel mare di cui siamo figli. Nella musica etnica, questa radice risulta ancora più evidente ed è da questa consapevolezza che trae origine il lavoro del gruppo, portato avanti nel segno di un’appartenenza, di un’identità, di un sentire comune. Il repertorio dell’Ensemble comprende brani popolari e d’autore del sud Italia e delle tante civiltà fiorite nel bacino del Mare Nostrum, presentati esaltando tutte le contaminazioni greco-arabo-iberiche che caratterizzano questa musica. Si tratta di brani fortemente coinvolgenti, spesso associati alla danza, semplici nella loro struttura e tessitura armonica, ma capaci di risvegliare antiche memorie e suscitare sempre nuove emozioni. Dalla pizzica salentina, alla lunga e variegata tradizione Napoletana, dal fado portoghese alle espressioni musicali di area ispanica, incontriamo ritmi e sonorità che ci appartengono, proposti attraverso voci e strumenti tradizionali. E’ un viaggio nelle nostre radici più arcaiche di “popolo del mare”, il più antico dei mari, l’affascinante mare tra le terre, il “nostro” Mediterraneo.
Voce e mandola –Maria Ausilia D’Antona Voce e percussioni – Maria Assunta Recalina Liuto cantabile – Marilena Serafini Chitarra – Gabriele Falcone Chitarra – Sergio Trojse Basso acustico – Alfredo Trojse.
Per Info: Dott.ssa Rosella Presciuttini Relazioni istituzionali Ufficio Stampa Castello di S. Severa 39 3668303620