Franceschini conferma James Bradburne a Brera e dà lo stop al sindaco de l’Aquila. Due importanti provvedimenti del Ministro

redazione

Al Direttore James Bradburne- che conosciamo come attento lettore di About Art– le nostre più vive congratulazioni

Il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha firmato il decreto che rinnova per altri 4 anni James Bradburne alla guida della Pinacoteca di Brera. Bradburne è direttore della Pinacoteca di Brera dal 5 ottobre 2015. L’incarico, che sarebbe scaduto il 30 settembre, gli è stato conferito a seguito della partecipazione alla selezione pubblica indetta con bando internazionale nel gennaio 2015 dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Nel corso della sua gestione il museo è stato profondamente rinnovato con un riallestimento che ha coinvolto tutte le 38 sale; i visitatori sono cresciuti del 40% e per la prima volta nel 2019 il museo supererà le 400mila presenze.

Nel PROSSIMO NUMERO di About Art UNA INTERVISTA A TUTTO CAMPO col DIRETTORE DI BRERA!

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Festival dell’Aquila. Franceschini: no a interferenze politiche, il Sindaco assicuri lo svolgimento

La invito a porre in essere tutti gli atti volti ad assicurare lo svolgimento del Festival secondo il programma previsto che, come ho già ribadito nei giorni scorsi e alla luce di quanto sopra illustrato, non può né deve essere oggetto di alcuna pressione e interferenza politica”.

Si conclude così la lettera che il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini ha inviato al sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi che nei giorni scorsi ha polemizzato con la direttrice artistica del Festival Incontri, Anna Barbagallo e l’ideatrice del Festival, Annalisa De Simone per la presenza in cartellone di Roberto Saviano e ZeroCalcare.

Rispondendo alla lettera che il Sindaco ha inviato in data 13 settembre, Franceschini ricostruisce l’iter amministrativo seguito per la realizzazione della manifestazione in oggetto sottolineando che “non presenta alcuna anomalia

e che

“tutte le fasi dell’iter sono state condivise tra il Comune dell’Aquila e questo Ministero, ma il programma del Festival è stato approvato dal Comitato operativo, l’organismo all’interno del quale, come evidenziato, sono rappresentate entrambe le Amministrazioni a cui non compete entrare nel merito di scelte di carattere esclusivamente artistico. Per altro verso, la piena condivisione di tutti i passaggi amministrativi rende ora difficilmente comprensibili rallentamenti o impedimenti nella realizzazione dell’iniziativa. La invito, dunque, a porre in essere tutti gli atti volti ad assicurare lo svolgimento del Festival secondo il programma previsto che, come ho già ribadito nei giorni scorsi e alla luce di quanto sopra illustrato, non può né deve essere oggetto di alcuna pressione e interferenza politica. La saluto cordialmente.”

La dichiarazione del Ministro Franceschini segue il rifiuto del Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi (tesserato a Casapound fino alla vigilia delle elezioni, vinte con il 53 % dei voti), di ospitare nella città Roberto Saviano e ZeroCalcare, invitati al Festival degli Incontri (10 – 13 ottobre) perchè “la città non merita questa carnevalata di sinistra“. E’ appena il caso di ribadire (così la nota ministeriale) che i finanziamenti per l’evento sono stati erogati da un ente aquilano, l’Istituzione Sinfonica Aquilana, e non dal Comune, e che sono stati stanziati dal precedente governo, “Quindi – ha chiarito la direttrice del Festival Silvia Barbagallo- il sindaco non dovrebbe avere alcuna voce in capitolo ma ha deciso di fare una battaglia politica, bloccando tutto di fatto“, perchè è il Comune che dve sbloccare i fondi.

L’evento non va sottovalutato perchè è il paradigma -nonché l’ennesimo esempio-  di come l’estrema destra concepisca la libertà di espressione frutto di una mentalità che purtroppo da qualche tempo sembra riemergere dalla oscurità della storia cui era stata relegata. Come redazione di About Art – che ha fatto della trasmissione della cultura e della libera espressione del pensiero la sua ragion d’essere- ci auguriamo che l’intervento del Ministro possa aver sbloccato la situazione, garantendo la libertà di espressione, caposaldo della nostra Costituzione che qualche tardo nostalgico non si perita di contrastare.