Franz Anton Hoffmeister e le trascrizioni mozartiane per flauto e archi in un nuovo cd della Da Vinci Classics.

di Claudio LISTANTI

Franz Anton Hoffmeister e le trascrizioni mozartiane per flauto e archi.

È stato recentemente pubblicato ad opera della Da Vinci Classics un cd imperniato sulla figura del musicista ed editore tedesco Franz Anton Hoffmeister, coevo di Wolfgang Amadeus Mozart e autore di diverse trascrizioni per flauto e archi di composizioni del grande musicista salisburghese. Protagonisti dell’incisione il flautista Andrea Mogavero assieme al Trio Quodlibet.

Fig. 1 Il compositore ed editore Franz Anton Hoffmeister in una immagine d’epoca.

Per comprendere la valenza di questa nuova incisione discografia è indispensabile partire dalla figura di Franz Anton Hoffmeister. Nato a Rottenburg am Neckar nel Württemberbg il 12 maggio 1754 visse fino al 1812 anno della sua morte avvenuta a Vienna il 9 febbraio. Fu compositore ed editore molto conosciuto all’epoca grazie anche all’amicizia intercorsa con due grandi dell’epoca, Mozart e Beethoven. Già nel 1768 si hanno sue notizie del trasferimento a Vienna dove completò gli studi musicali con Johann Georg Albrechtsberger divenendo anche maestro di cappella. Nel 1778 lasciò la capitale austriaca per assumere il ruolo di maestro di cappella presso il nobile ungherese Franz von Szécsényi.

Dopo qualche anno, nel 1784, ritornò a Vienna dove la sua esistenza ebbe una importante svolta. Fondò infatti una casa editrice musicale che si distinse per la diffusione di molte opere di grandi musicisti dell’epoca. Proprio in questa occasione conobbe Mozart con il quale strinse una durevole amicizia. L’attività si rivelò redditizia al punto che le pubblicazioni ebbero luogo anche nell’altra importante piazza musicale di allora, quella di Lipsia. Importante per la sua vita fu l’amicizia stretta nel 1798 con il flautista Franz Thurner con il quale intraprese una tournée. Proprio grazie a questa amicizia Hoffmeister fu spinto a scrivere moltissime musiche per il flauto.

Nel 1800 si trasferì a Lipsia e infine nel 1805 ritornò a Vienna dove visse fino alla morte. A Lipsia divenne socio dell’organista di corte Ambrosius Kühnel con il quale fondò il Bureau de musique, casa editrice che dopo la morte di Hoffmeister fu rilevata e assorbita dalla Peters.

Il catalogo delle opere di Hoffmeister ci presenta un musicista di una particolare vena compositiva, piuttosto cospicua nella quantità anche perché orientato verso diversi generi musicali. Per il teatro scrisse 9 opere, per l’orchestra compose 66 sinfonie, molte perdute ed altre non pubblicate. Fu particolarmente prolifico nella musica da camera grazie ed un elevato numero di quartetti d’archi e di diverse partiture con il flauto protagonista, come quartetti con flauto, trii e sonate per flauto e per violino e flauto. Ad essi si aggiungono molti concerti per strumento solista e orchestra (24 per flauto, 3 per due flauti, 1 per flauto e oboe, 2 per flauto e viola ma anche per chalumeau, fagotto, corni). La musicologia ci descrive le sue composizioni in linea con lo stile proprio dei suoi tempi.

Fig. 2 La copertina del Cd5 New Quartets for Flute and String Trio.

Questa introduzione è necessaria per comprendere la particolarità di questa nuova pubblicazione discografica ed apprezzarne i contenuti, i motivi delle scelte dei brani soprattutto per quanto riguarda il flauto con le sue sonorità e la sua voce e, in special modo, anche per capire il rapporto tra Hoffmeister e Mozart, che immaginiamo di stima reciproca, visto che le cronache ci dicono che il grande musicista dedicò al compositore e editore il Quartetto per archi n. 20 in re maggiore K 499 denominato, appunto, “Hoffmeister”.

Nel disco sono presenti cinque quartetti concepiti da Hoffmeister per flauto e trio d’archi ognuno dei quali predisposti su ispirazione ad un’opera mozartiana. Il primo brano inciso è il Quartetto per flauto e trio d’archi n. 1 in fa maggiore ricavato dal mozartiano Quartetto in fa maggiore per oboe e archi K370 composto da Mozart nel 1781; dei cinque brani del cd è quello che, per certi versi, è il più affine all’originale tranne il sostanzioso cambiamento tra la parte solista dell’oboe a quella del flauto. Il timbro quasi nasale dell’oboe, alle volte intensa e suadente ma orientato più verso la cantabilità che verso il virtuosismo, è praticamente sovvertito dal flauto con la sua voce più penetrante, più leggiadra, per un timbro che esalta il virtuosismo strumentale, tutti elementi che rendono questo arrangiamento veramente affascinante.

Diverso è il discorso per gli altri 4 brani, tutte elaborazioni da Sonate per pianoforte, quindi realizzazioni un po’ più complicate dal punto di vista compositivo. Hoffmeister ha scelto innanzi tutto due Sonate attigue dal punto di vista temporale, la Sonata per pianoforte n. 7 in Do maggiore K 309 e la Sonata per pianoforte n. 9 in re maggiore K 311, entrambe del 1777, ed entrambe scritte da Mozart per Rosa Cannabich, sua allieva, figlia quindicenne del Kapellmeister di Mannheim Christian Cannabich. Nella versione di Hoffmeister diventano, rispettivamente, Quartetto per flauto e trio d’archi n. 2 in do maggiore e Quartetto per flauto e trio d’archi n. 2 in re maggiore. Al fianco di queste due Sonate altre due altrettanto significative, la Sonata n. 11 in la maggiore per pianoforte K 331 dell’anno successivo alle precedenti, 1778, conosciutissima per il rondò “alla turca” finale e la Sonata n. 15 in fa maggiore per pianoforte K 533, di un Mozart certamente più maturo, del 1788, che diventano il Quartetto per flauto e trio d’archi n. 5 in la maggiore e Quartetto per flauto e trio d’archi n. 3 in sol maggiore.

Questo ‘corpus’ di cinque quartetti di Hoffmeister, pur avendo il fine principale di porre in evidenza le possibilità espressive del flauto, strumento molto apprezzato dal musicista, è comunque apprezzabile per comprendere quelle pratiche di trascrizione in auge fino all’800 inoltrato, che arricchivano la già cospicua offerta musicale grazie ad un raffinato gusto per la musica e la composizione che ne amplificava la percezione e la fruizione, rendendole idonee a formazioni musicali diverse da quelle per le quali erano state concepite. Questi cinque quartetti ne sono la dimostrazione grazie all’adattamento di Hoffmeister che ha conservato le dinamiche degli originali riproponendo in quattro casi le stesse tonalità di impianto escludendo quello ispirato al K 533. Nel complesso, forse, si possono considerare composizioni piuttosto scolastiche ma che ci restituiscono intatte la freschezza e la cantabilità di Mozart riproponendoci quel gusto ‘salottiero’ proprio dell’epoca nella quale sono stati create.

Per quanto concerne il Cd pone in evidenza una esecuzione molto accurata attenta alla specificità di questo repertorio ed a porre in primo piano la validità di queste rielaborazioni. Tutto grazie agli interpreti musicali scelti. Primo fra tutti il flauto solista di Andrea Mogavero che dimostra di essere valido strumentista virtuoso ma, anche, musicista sensibile come dimostra la cadenza da lui predisposta per l’adagio centrale del Quartetto n. 1 per flauto e trio d’archi.  In possesso di un curriculum formativo di grande spessore che lo ha portato a studiare e perfezionarsi con flautisti come Jànos Balint e Pierre-Yves Artaud, Mogavero esegue questi particolari brani con precisione e sicurezza riuscendo a rendere l’ascolto piacevole e partecipato.

Al suo fiano il Trio Quodlibet, una giovane formazione composta da più che validi strumentisti come Vittorio Sebeglia violino, Virginia Luca viola e Fabio Fausone violoncello. Tutti hanno messo a disposizione della registrazione la loro non comune esperienza esecutiva acquisita in numerose partecipazioni a concerti sia a livello nazionale come a livello internazionale. Si dimostra formazione solida offrendo valido sostegno alla parte squisitamente solista contribuendo ad una esecuzione piacevole e del tutto omogenea.

Claudio LISTANTI  Roma 19 Maggio 2024

Mozart

5 New Quartets for Flute and String Trio

Arranged by Franz Anton Hoffmeister

Andrea Mogavero flauto – Trio Quidlibet

CD Da Vinci Classics C00837

Claudio LISTANTI  Roma 19 Maggio 2024