Guido Marussig (1885 – 1972): un artista poliedrico tra Secessione e Ritorno all’ordine. Online Exibition Galleria Berardi

redazione

Guido Marussig fu un talento poliedrico e sperimentatore: dunque fu pittore, architetto, scenografo, decoratore, incisore, illustratore e critico d’arte. 

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Il carattere predominante della sua arte è la sintesi decorativa che contraddistingue tutta la sua produzione: dal divisionismo di gusto secessionista degli esordi  per arrivare alle ricerche sull’astrattismo geometrico degli anni Cinquanta, in cui si avvicina ai lavori di Enrico Prampolini.

Trieste nuova – La lanterna, olio/tavola, cm 27 x 42. Firmato in basso a destra “Guido Marussig”. Sul retro titolo e firma dell’artista
La primavera de le sementi, 1911 – 1912, olio su tela, cm 260 x 300 firmato in basso a destra: Guido / Marussig, Provenienza: Lecco, collezione privata
L’autunno de la frutta, 1911 – 1912 olio su tela, cm 260 x 300, firmato in basso a destra: Guido / Marussig, Provenienza: Lecco, collezione privata
La casa chiusa,olio su tela, cm. 72 x 120. Firmato in basso a destra “Guido Marussig”. Sul retro cartiglio della Biennale di Venezia del 1935. Esposizioni: Biennale di Venezia del 1935; La Galleria Pesaro, Esposizione dei XXXV Anni (Milano 1938)
“Pittore, interessante per la mente e gradevole agli occhi […] un signorile illustratore di libri e di riviste, un elegante, sebbene un pò troppo ricercato, disegnatore di cartelloni murali e un abile e brillante scenografo” (Vittorio Pica, Galleria Pesaro 1920)