di Silvana LAZZARINO
LA MOSTRA INCONTRI, PAROLE NEL VENTO. AI 100 ANNI DI LAWRENCE FERLINGHETTI. Eugenia Serafini, Anna Mainardi, Sergio Vaiani.
Tre artisti interpretano il rapporto con l’arte e la poesia.
Inaugurazione il 23 marzo ore 18.00 allo Studiolo in Via del Marsi a Roma con Reading poetico
Diverse e in divenire le emozioni che nascono e prendono forma dalla parola scritta o declamata, ma anche dalle forme legate alle arti visive e plastiche dove colore, segno e materia costruiscono percorsi nuovi in cui il tempo restituisce aspetti vicini e lontani legati alla storia dell’uomo tra tradizione e modernità.
Nell’ambito delle attività ed eventi organizzati dall’ Accademia ARTECOM-onlus Accademia in Europa di Studi Superiori, inizialmente fondata nel 1973 e rifondata nel 1993 da N. G. Brancato, V. Brancato, M. Elmi, M. A. Gai, U. M. Milizia, F. Quaranta, E. Serafini, da non perdere la mostra personale Incontri, parole nel vento. Ai 100 anni di Lawrence Ferlinghetti. Eugenia Serafini, Anna Mainardi, Sergio Vaiani, che viene inaugurata a Roma il 23 marzo 2019 alle ore 18.00 presso lo Studiolo di Eugenia Serafini in Via dei Marsi 11 ad ingresso libero.
Poeta, scrittore, editore e pittore di successo, Lawrence Ferlinghetti (New York 24 marzo 1919) nato da padre bresciano morto prima della sua nascita e da madre franco portoghese, è stato promotore del messaggio della Beat Generation: movimento giovanile artistico, poetico e letterario anticonformista di protesta contro la società e la tradizione idealistica, sviluppatosi negli anni Cinquanta principalmente negli Stati Uni di cui fecero parte tra gli altri Jack Kerouac, Allen Ginsberg e Lucien Carr. Nei suoi testi tra poesia, teatro e narrativa, Ferlinghetti ha infatti trattato tematiche di interesse sociale, politico ed ecologico volte a restituire dignità all’uomo.
In seguito allo scoppio del Secondo conflitto mondiale interruppe gli studi presso l’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, per arruolarsi nella marina statunitense con cui prese parte allo sbarco in Normandia. Gli orrori della guerra non li ha dimenticati, in particolare la devastazione di Nagasaki, dove si recò a distanza di sette settimane dalla distruzione, da lui descritta come un inferno in terra. Anarchico e antimilitarista ha guardato ai più deboli per la difesa dei diritti sociali e della libertà, non condividendo le posizioni di una società autoritaria votata al potere, al controllo e al materialismo.
Poeta e amico dei poeti, dopo aver preso un diploma post-laurea alla Columbia University e un dottorato alla Sorbona nel 1950, stabilitosi a San Francisco nel 1953 Ferlinghetti decide di fondare con Peter Martin la casa editrice City Lights simbolo della Beat generation e della cultura alternativa statunitense che ha permesso a molti giovani autori attraverso le loro pubblicazioni di diffondere il proprio pensiero sociale e politico alternativo. Due anni dopo, con lo stesso nome, della casa editrice ha aperto la libreria specializzata in poesia.
Controcorrente anche come editore Lawrence Ferlinghetti ha pubblicato testi provocatori, considerati osceni e improponibili dalla censura come i “Howl & other poems” di Allen Ginsberg (1956) che gli procurò l’arresto. Il processo che ne seguì oltre a dare visibilità al gruppo dei poeti della Beat generation, e a stabilire l’assoluzione dello stesso editore Ferlinghetti, rappresentò un precedente per la pubblicazione di opere controverse, ma di grande spessore culturale e sociale.
Tra le sue pubblicazioni vanno citate: “A Coney Island of the Mind” 1958 libro più venduto nella seconda metà del XX secolo riguardo la poesia, “The Secret Meaning of Things” (New Directions, 1968), “Open Eye, Open Heart” (New Directions, 1972) “Northwest Ecolog” (City Lights, 1978), “These Are My Rivers: New & Selected Poems 1955-1993” (New Directions, 1993) e “Poesia come arte che insorge” (Giunti, 2009)
Eugenia Serafini, artista, poeta e performer, ha personalmente incontrato Lawrence Ferlinghetti che in diverse occasioni è stato in Italia dove ha tenuto Reading poetici e vinto diversi premi tra cui il Premio Camaiore, il Premio Flaiano, il Premio Cavour. Eugenia Serafini ha conosciuto Ferlinghetti nel 1996 in occasione delle personali del poeta, editore e pittore al Palazzo delle Esposizionie alla Galleria Siniscalco. In occasione della lunga conferenza da lui tenuta per l’inaugurazione della personale a Palazzo delle Esposizioni (Via Nazionale), sua prima mostra in Europa, Eugenia Serafini ha realizzato un interessante reportage. Nello stesso anni Ferlinghetti ha esposto alla Galleria di Carmine Siniscalco “Studio S” organizzata dal gallerista Siniscalco e da Eugenia Serafini. Tra gli organizzatori della mostra a Palazzo delle Esposizioni anche il gallerista Enrico Todi.
Di seguito alcuni brani dall’ Omaggio a Ferlinghetti”, pubblicato su Eugenia Serafini, Canti di cantaStorie, Roma 2008, p. 82. .“Voi avete parlato come se noi Beat fossimo finiti negli Anni ’50, ma noi siamo qui a dire ancora la nostra” e parla della sua casa editrice, City Lights riafferma l’obiettivo di pubblicare il più possibile opere dissidenti, transnazionali, usa proprio questa definizione, in italiano, visionarie. Gli interessano gli autori ai margini …”Sono contro la realtà virtuale!” quasi lo grida “Ora e qui!” … Poi scuote i poeti “C’è un cataclisma generale e molti poeti suonano l’arpa mentre Roma brucia. Sembra che i poeti dormano!“… Ferlinghetti incalza, ricorda il suo simbolo di Resistenza, il campione della soggettività, degli spiriti liberi: “il piccolo uomo con la bombetta, Charlot” e soggiunge “o una piccola donna con la bombetta“.
Ma per tornare alla mostra occorre dire che a presentare questo interessante percorso di arte e poesia, sarà il Prof. Nicolò Giuseppe Brancato famoso archeologo.
I tre artisti, Eugenia Serafini, Anna Mainardi, Sergio Vaiani, attraverso, dipinti, sculture, carte e poesie interpretano in linea con la propria sensibilità e seguendo il proprio spunto creativo la sincronia di ritmi invisibili, ma possibili, di immagini svelate tra i versi poetici e le rappresentazioni restituite dall’arte sia essa dipinta o restituita in scultura. Tra arte e poesia si suggella l’incontro di pensieri e anime dove rivivono emozioni legate a storie vicine e lontane, dove ritrovare percorsi profondi legati ad esperienze di vita vissuta e in fieri. Accanto a “Mariposa Cosmica” e “D’Erba e Sole” (libro d’artista) di Eugenia Serafini che ha guardato costantemente ad una contaminazione tra le arti, sono le sculture archetipe e figurative di Anna Mainardi e i versi che restituiscono il respiro della vita e del vento del cartaio e paroliere Sergio Vaiani.
E’ previsto anche un Reading poetico cui tutti i poeti che lo desiderino sono invitati a partecipare.
EUGENIA SERAFINI
Attiva tra Roma, Tolfa dove è nata e la Toscana, docente presso l’Università della Calabria, all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, Eugenia Serafini è pittrice, installazionista, performer, poetessa, capace come poche di dare voce a quelle emozioni e stati d’animo rimasti sopiti per troppo tempo e ora pronti a riaffiorare. Nel suo percorso ha guardato costantemente ad una contaminazione tra le arti utilizzando e fondendo gli apporti di diversi rami creativi: da quello visivo-digitale a quello teatrale, poetico e musicale. In questo senso le sue installazioni e performance mirano a creare una nuova sinergia di emozioni coinvolgendo più sensi e in questa prospettiva ha dato vita a opere di grande suggestione come le Performances, “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008.
Attraverso le sue opere dove protagonista è la natura simbolo di vita e verità, bellezza e armonia, Eugenia Serafini racconta dell’uomo e dei suoi percorsi fatti di sogni e speranze e della sua possibilità di soffermarsi a riflettere sul significato del proprio destino. In particolare scegliendo gli alberi quali elementi di spicco tra i suoi soggetti, alberi, sorta di microcosmi pulsanti di vita, dalle diverse fogge e colori, dove uccellini e farfalle disegnano i loro pensieri, Eugenia Serafini invita chi guarda a riscoprire la magia dell’innocenza e la possibilità di tornare per un attimo ad essere fanciulli.
E’ stata invitata a stages, simposi e Installazioni performative in Italia, Europa e in America. Le sue opere si trovano in collezioni, musei e archivi di diversi paesi quali: Francia, Germania, Egitto, Lituania, Norvegia, Romania, Ucraina, Uruguay, Argentina e molti sono i premi e riconoscimenti ricevuti tra cui: il “Premio Artista dell’anno” al Premium International Florence Seven Stars Firenze 2016, la “Targa alla Carriera” dal Comune di Tolfa nel 2014 e il “Leone d’Argento” per la Creatività 2013 alla Biennale di Venezia. Senza dimenticare il Premio alla Carriera “Premium International Florence Seven Stars” Grand Prix Absolute 2017 consegnatole dal Prof Carlo Franza e “Le Rosse Pergamene, Poesia d’amore 2018, Sezione speciale Poesia e pittura “Dall’emozione all’immagine” con una raccolta di poesie d’amore dedicate a Roma.
*La foto dove sono presenti Lawrence Ferlinghetti, Eugenia Serafini, Carmine, Sandra Giannattasio, quella con il gallerista Enrico Todi, Eugenia Serafini e Lawrence Ferlinghetti, e quella di Ferlinghetti sul barcone sul Tevere sono tratte da “Eugenia Serafini, Canti di cantaStorie, Roma 2008”.
Silvana LAZZARINO Roma marzo 2019
INCONTRI, PAROLE NEL VENTO. AI 100 ANNI DI LAWRENCE FERLINGHETTI
Eugenia Serafini, Anna Mainardi, Sergio Vaiani
Studiolo di Eugenia Serafini, Via dei Marsi, 11 Roma. Inaugurazione 23 marzo 2019 ore 18.00. Aperta fino al 31 marzo 2019. Per informazioni contattare 3471871523.. Ingresso libero