Il “caso” della “Banana” di Cattelan. Un esempio di inquietudine da collezionismo?

di Franco LUCCICHENTI

Una banana attaccata a un muro con nastro adesivo è stata venduta da sothebys a New York a 6,2 milioni di dollari.

Non si tratta d una banana d’oro massiccio o di altro materiale raro, ma di un frutto comprato al mercato. Il nastro adesivo è argentato. Il compratore è un imprenditore cinese. Il venditore accompagna l’ “OPERA d’ARTE” con un certificato di autenticità e istruzioni per cambiare la banana quando marcisce. Suppongo che suggerisca di andare al mercato e comprarsene un’ altra. L’autore dell’opera è Maurizio Cattelan che deve aver comprato la banana, fatto argentare il nastro adesivo e attaccata poi la banana al muro di casa.

Mi domando cosa è scritto nel certificato di autenticità? Che la banana è un frutto autentico di una pianta di banano, che il nastro è stato comprato da un cartolaio, che il muro è di mattoni, che l’autore era in grado di intendere e di volere quando ha eseguito l’opera, Non saprei che altro si può precisare per accreditare il manufatto. Sicuramente l’opera, visto il valore, sarà assicurata probabilmente dai Lloyds di New York che avranno fatto una attenta valutazione della banana, del nastro, del muro. Il cambiamento del muro dovrebbe mantenere il valore di stima purche sia di mattoni e possibimente verniciato bianco.

Sicuramente Cattelan quando ha eseguito l’opera era in grado di intendere e di volere PURE TROPPO. Quello che propongo è studiare a fondo il grado di intendere e di volere dei collezionisti di arte contemporanea e che inquietudini albergano nel profondo della loro coscienza.

FRanco LUCCICHENTI  Roma 1 Dicembre 2024