Il “Peter Pan” al Teatro Ghione: “Un’ avventura onirica, fantastica e ad applaudire alla fine di ogni quadro scenico”.

di Marco FIORAMANTI

Roma, teatro Ghione

PETER PAN

Regia Valentina Cognatti

Fino al 23 febbraio (doppia replica giornaliera)

—————————

Appare, a volte, avvolta di foschia, magica e bella / Ma se il pilota avanza, su mari misteriosi, è già volata via.  / Tingendosi d’azzurro, color di lontananza.

FRANCESCO GUCCINI

FOREVER YOUNG

Una platea estremamente divertita, quella di stasera al teatro Ghione, fatta di bambini dai 5 ai 75 anni. Tutti trasportati “in volo”, ca va sans dire, in una Londra di inizio secolo scorso, pronti a vivere un’avventura onirica, fantastica e ad applaudire alla fine di ogni quadro scenico.

Fedele al personaggio creato da James Matthew Barrie, Peter Pan irrompe nottetempo volteggiando nella stanza dei fratelli Darling: John, Michael e Wendy. Nel gioco delle evoluzioni l’intruso perde la sua ombra e la rinchiude in un baule, ma solo grazie all’aiuto di Wendy ne rientrerà in possesso.

Mescolando in loro realtà e fantasia i tre fratelli vengono portati, grazie alla polvere magica della fatina alata Trilly, nell’Isola che non c’è, un luogo dove la freccia del tempo si è arrestata e tutti vivono la magia del sogno. A proposito di Trilly (da noi Campanellino), nella prima bozza era stata chamata Tippi-toe, da qui l’ottima l’intuizione della regista Valentina Cognatti di visualizzarla in scena con il pollice “luminoso” del protagonista.

Altri giochi di luci spettacolari danno vita a scenografie mirabolanti e coreografie da musical di Broadway:

“Dalle nuvole stellate del volo iniziale ai boschi incantati dell’isola, fino al covo segreto dei Bimbi Sperduti e alla nave del temibile Capitan Uncino”.

Era questi un abile spadaccino, arso dalla sete di vendetta per quella sua mano che Peter Pan un giorno gli tagliò, dandola in pasto ai coccodrilli. “Ma non la passa liscia,” – canta Bennato – “gliela farò pagare con le mie stesse mani anzi, col mio uncino lo dovrò scannare”. Eppure anche l’ultimo duello fu perso dal capo dei Pirati, comandante del brigantino Jolly Roger, costretto a liberare Wendy assicurando l’inevitabile, scontato happy end. Meravigliosa la lunga fila dei ventidue attori e danzatori schierati, alla fine dello spettacolo, davanti a un pubblico entusiasta.

Marco FIORAMANTI  Roma  20 Febbraio 2025

Con Cristiano Rorschach Arsì Serena Borelli Andrea Carpiceci Martina Grandin Luca Morciano Patrick Passini Michelangelo Raponi Francesco Savi Alice Staccioli

Coreografie Verdiana Profazi

Corpo di ballo Martina Muscolo Ilaria Pochini Sofia Stocchi Rachele Tozzi

Combattimento scenico Matteo Milani

Movimenti acrobatici Tommaso Pellini

Aiuto regia Martina Grandin

Organizzazione Alice Staccioli

Scene Michelangelo Raponi

Costumi Fiorella Mezzetti

Produzione Margot Theatre