di Silvana LAZZARINO
Bergamo e il progetto artistico di Daniel Buren
Tessuti luminosi e fibra ottica accendono le sale di Palazzo della Ragione restituendone una nuova lettura
L’artista francese è autore di un progetto “Illuminare lo spazio, lavori in situ e situati” a cura di Lorenzo Giusti pensato per Bergamo presso Palazzo della Ragione. Il progetto visibile fino al 1° novembre 2020 interseca l’innovazione della ricerca artistica e la speranza di una piena ripresa della città estesa a tutte le città italiane
Desiderio di rinascita, aspirazione a recuperare quelle forme di gioia e nostalgica capacità di entusiasmarsi anche per gli aspetti più semplici della vita, unitamente a quell’energia che ogni esperienza umana racchiude in sé, si respirano nel progetto artistico innovativo e originale realizzato dall’artista francese Daniele Buren presso Palazzo della Ragione di Bergamo dove è visibile fino al 1 novembre. Attivo già dagli anni Sessanta con affissioni sui muri di Parigi, New York e Kyoto, Daniel Buren (Boulogne-Billancourt, 1938) riceve numerose commissioni pubbliche tra le quali la celebre Les Deux Pateaux nella Corte d’Onore del Palais Royal di Parigi, cui si accompagnano diverse mostre personali in musei e gallerie, fino alle grandi manifestazioni come Prospekt, Documenta e la Biennale di Venezia.
Il progetto realizzato per Palazzo della Ragione, si sviluppa nelle variegate espressioni di forme e colori partendo dall’importante ruolo della luce che attraverso diversi pannelli e tessuti va a ridefinire una nuova percezione dello stesso spazio.
L’iniziativa voluta dalla GAMeC . – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo per restituire, dopo i mesi di sospensione delle attività dovuta al lockdown, nuovo respiro agli spazi espositivi della città di Bergamo maggiormente colpita dalla pandemia, sottolinea il simbolo che oggi più che mai la stessa Bergamo rappresenta quale esempio di rinascita, aspetto che emerge nelle illuminazioni realizzate da Buren.
La mostra/progetto”Daniel Buren. Illuminare lo spazio, lavori in situ e situati”, esalta la ricerca di questo artista che già a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso aveva iniziato ad utilizzare per la prima volta quale supporto per la propria pittura ridotta al grado 0, una tenda da sole dal motivo a bande verticali bianche e colorate di 8.7 cm. Tale motivo, da quel momento in poi, è diventato un dispositivo visivo utilizzato in tutti i suoi lavori, dalle mostre alle commissioni pubbliche. Questo progetto espositivo, che invita a guardare la vita con ottimismo, nasce infatti dall’incontro tra questi fondamentali orientamenti della ricerca dell’artista e l’interesse più recente per la luce, e in particolare per le qualità e il potenziale estetico e costruttivo della fibra ottica.
I tessuti luminosi di Buren presenti nella Sala delle Capriate di Palazzo della Ragione, presentati per la prima volta in un museo italiano, ridefiniscono gli ambienti storicamente destinati all’amministrazione e all’esercizio della giustizia cittadina, portando “nuova luce” sulle antiche forme del Palazzo e sugli affreschi in esso conservati, staccati dalle facciate delle case e dalle chiese dell’antico borgo urbano e qui collocati negli anni Ottanta del Novecento. Il progetto, attraverso una serie di interventi in situ appositamente per lo spazio della sala, e una serie di lavori “situati”, adattati cioè agli spazi del grande salone, ma idealmente trasferibili in altri contesti, non solo aiuta a conoscere tutta la creatività di questo grande artista, ma lo rende artefice nel restituire una rilettura di uno dei luoghi storici più rappresentativi della città di Bergamo. Lo spazio viene definito e valorizzato attraverso il lavoro di Daniel Buren, che ne entra a far parte come fosse un unicum scultoreo con un forte connotato plastico, indipendente e anti-decorativo, e, allo stesso tempo, con una predisposizione all’interpretazione ed alla valorizzazione degli elementi artistici e architettonici preesistenti.
Grazie alla sua originale e innovativa ricerca Buren recentemente ha messo in campo i teli in fibra luminosa a significare non solo l’evoluzione tecnologica di concetti e principi compositivi consolidati, ma una nuova concezione costruttiva e di essere nello spazio grazie alle loro particolarità intrinseche in quanto portatori interni di sostanza raggiante e fonte di luce per gli ambienti.
Dopo essere state presentate all’interno di alcune importanti gallerie e musei, le fibre ottiche di Buren si trovano in questa occasione a essere parte, per la prima volta, di una nuova dimensione spaziale, entro un inedito dialogo con un contesto storico di grande valore.
Il Direttore Lorenzo Giusti ha dichiarato
“L’apertura della mostra di Daniel Buren a Palazzo della Ragione è il segno più visibile della volontà della GAMeC di essere vicina alla comunità di Bergamo anche in questa delicata fase di ripartenza”.
Alberto Barcella, Presidente della GAMeCha dichiarato:
“In un momento così difficile per l’economia e per la cultura il museo ha potuto contare sul continuo supporto dei propri Soci Fondatori – il Comune di Bergamo e TenarisDalmine – oltre che su nuovi importanti sostenitori, come Barcella Elettroforniture e Italgen, il cui contributo è andato ad aggiungersi a quello consolidato di Fondazione UBI, Bonaldi Motori e Carvico”.
Essenziale e coinvolgente, l’arte di Daniel Buren utilizzando un metodo costante nella realizzazione di pianificazioni luminose per diversi ambienti e spazi, trova ogni volta l’occasione di condurre il visitatore/ spettatore entro una dimensione atemporale dove prende vita una nuova percezione di quello spazio e come esso risuoni in chi lo attraversa catturato dalla magia di colori. Colori primari quali ad esempio il rosso e il blu che regalano la possibilità di fermarsi a pensare e cogliere l’entusiasmo e la meraviglia della vita, in questo tempo dove tutto sembra continuare a correre troppo velocemente perdendo di vista i veri valori.
Tutte le opere di Daniel Buren sono concepite in funzione del luogo in cui sono ospitate e realizzate in situ. Nel 2007 ha ricevuto il Praemium Imperiale per la pittura a Tokyo e nel 1986 ha vinto il Leone d’Oro per il migliore padiglione internazionale della Biennale di Venezia.
Silvana LAZZARINO 17 ottobre 2020
Daniel Buren per Bergamo
Illuminare lo spazio, lavori in situ e situati
a cura di Lorenzo Giusti
Palazzo della Ragione, Bergamo; orari: martedì-venerdì: ore 16:00-20:00; sabato e domenica: ore 10:00-22:00; lunedì chiuso; fino al 1 novembre 2020. Ingresso gratuito
Per info contatti: GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Via San Tomaso, 53 24121 Bergamo. Tel. +39 035 270272, gamec.it