Importante riconoscimento per l’artista – scrittrice Eugenia Serafini per la fiaba “Storia per un cuore bambino”

di Silvana LAZZARINO

Premiata a Milano Eugenia Serafini  vincitrice del “Premio Internazionale d’eccellenza Città del Galateo- Antonio De Ferraris” nella sezione Libri di Narrativa per l’infanzia e l’adolescenza. La cerimonia di premiazione si svolge il 25 ottobre 2024 a Milano nello storico Centro PIME

Eugenia Serafini

A restituire un nuovo sguardo sull’esistenza nel rispetto di ogni essere vivente, soffermandosi sul sentire dell’uomo con le sue paure e speranze, nostalgie e attese entro quel viaggio tra memoria e tempo presente che lo accompagna a ritrovare un rinnovato ascolto di sé e degli altri, è l’opera dell’artista multimediale Eugenia Serafini nota a livello internazionale, poetessa e autrice di successo con numerose mostre in Italia e all’estero e prestigiosi riconoscimenti e premi ricevuti durante la sua luminosa e rinomata carriera.  Oltre ad essere una pittrice di straordinario spessore comunicativo, installazionista, performer e giornalista, è stata docente universitaria e da diversi anni ricopre l’incarico di direttore responsabile della rivista semestrale dell’Artecom-Onlus (Accademia in Europa di Studi Superiori) il “FOLIVM”.

La sua opera, che abbraccia tematiche che vanno dalla natura all’ecologia fino al sociale, mette in luce non solo il bisogno dell’individuo di ritrovare un autentico ascolto di sé per aprirsi a nuove possibilità, ma anche la necessità di recuperare quell’originario legame con la natura fatto di equilibrio e armonia. Inoltre attraverso le sue opere, dove i colori intensi e accesi, ma anche tenui e delicati avvolgono lo sguardo e il pensiero, si respirano emozioni come la gioia, la tenerezza, la malinconia, ma anche quei valori come il rispetto, l’onestà e libertà individuale, necessari per ritrovare quell’amore per sé e per gli altri con i quali relazionarsi senza giudizio.

Entro un susseguirsi di racconti per immagini tra dipinti, installazioni, ma anche attraverso performance, libri di artista, sculture leggere, Eugenia Serafini avvicina il visibile all’invisibile invitando chi si lascia avvolgere dalle sue opere a recuperare verità dimenticate e sogni smarriti nel tempo, unitamente a quell’autenticità emotiva e a quella piacevolezza nel lasciarsi sorprendere anche dalle piccole cose con meraviglia, come accade ai bambini  liberi da condizionamenti e pregiudizi.

Nata a Tolfa (RM) piccolo e interessante borgo etrusco, e attiva tra Roma e la Toscana, per anni docente presso l’Università della Calabria, all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, Eugenia Serafini, attraverso la sua opera ha dato voce al senso della vita a partire dall’osservazione delle bellezze presenti tra terra e cielo che accompagnano l’uomo a nutrire sentimenti di stupore, smarrimento, speranza. Sentimenti svelati in particolare nei dipinti dove a trionfare sono gli alberi, o in quelli dove pianeti e stelle disegnano le geometrie dell’universo. In particolare stati di meraviglia unitamente a stupore risuonano ad esempio in una serie di sue opere tra dipinti e installazioni dove la magia dell’Oriente restituisce la strada verso l’invisibile a ritrovare sensazioni dimenticate perché l’armonia tra il giorno e la notte, il principio e la fine diventa possibile.

Dopo il recente successo ricevuto a Spoleto lo scorso fine settembre, nell’ambito del Menotti festival Art 2024 con i due premi di alto prestigio a lei conferiti e consegnati da Luca Filipponi (il Premio Internazionale Spoleto Art Festival per la Letteratura per la raccolta di racconti “Il Preside che camminava sui rami di pino e I Racconti della Luna” (Roma 2019) e il  Premio Menotti Art Festival al Spoleto Art in the City 2024 per le Arti visive) è in arrivo un altro prestigioso riconoscimento stavolta nella città di Milano per la sua opera letteraria: la fiaba “Storia per un cuore bambino” (Ed. Artecom-onlus, Roma 2023).

La splendida fiaba si è infatti classificata al 1° posto al Premio Internazionale d’eccellenza Città del Galateo- Antonio De Ferraris” giunto alla XI edizione, nella sezione Libri di Narrativa per l’infanzia e l’adolescenza ed il prossimo 25 ottobre 2024, Eugenia Serafini riceve questo importante Premio durante la cerimonia che si svolge a Milano presso Sala Girardi dello storico Centro PIME (via Mosé Bianchi 94) alle ore 15,30.  La fiaba che ha già incantato tanti lettori tra giovani e adulti, ha conquistato anche la giuria di questo rinomato Premio probabilmente per la semplicità con cui attraverso la vicenda della piccola Giuggiola e del vecchio Renato, emerge un messaggio dii speranza e ritrovata fiducia a partire dal credere nei sogni che diventano reali proprio come accade alla stessa bambina Giuggiola nel finale a sorpresa.

Pubblicata nel 2023 nell’edizione speciale bilingue italo-portoghese con la casa editrice ARTECOM-onlus, quest’opera, la cui introduzione è a cura del famoso archeologo e docente all’Università di Coimbra José d’Encarnação che ha tradotto il testo in portoghese, accanto al motivo centrale del sogno sottolinea l’importanza nel meravigliarsi che appartiene in particolare ai bambini. E’ questa capacità di meravigliarsi e stupirsi a legarsi al sogno e all’immaginazione necessarie per mantenere viva quella creatività con cui trovare nuove soluzioni e dare vita a qualcosa di inedito anche solo ipotizzandolo.

Riguardo il sogno, ogni individuo ha la possibilità di realizzarlo a patto di impegnarsi, credendo in sé senza perdere di vista il sentire del proprio animo. E’ la condivisione di un sogno che rafforza i legami e sostiene, invitando a gioire con gli altri a partire dal lasciare andare preconcetti e giudizi ed essere aperti alla capacità di stupirsi per ogni più piccolo aspetto anche legato ad un angolo o scorcio di paesaggio seppur ovvio e scontato.

Scritta e illustrata dalla stessa Serafini questa fiaba che dona speranza e amore per la vita, come ogni fiaba, è scritta per i bambini ma anche per gli adolescenti e gli adulti che da essa possono trarre motivo di riflessione, desiderio di superamento delle difficoltà, amore per la natura, rivalutazione degli affetti sia familiari sia amicali. Queste le parole di José d’Encarnação:

Sogniamo anche noi. La narrazione ci affascina, Renato ci affascina, Giuggiola ci affascina….Questo, l’incanto! Questo, il mistero meraviglioso che molto dolcemente si dipana da queste pagine. E ci lasciamo andare! In una bolla di sapone! “.

Le 15 tavole illustrate ad acquerello e pastello realizzate da Eugenia Serafini per questa fiaba rappresentano la scenografia visiva di un viaggio fatto di delicata poesia e ritrovata magia dove il sogno diventa la possibile risposta per salvarsi e non perdersi. Citiamo le parole del famoso critico d’arte Giorgio Di Genova, morto nell’estate del 2023, il quale si sofferma nel descrivere il modo straordinario con cui Eugenia Serafini dona vita e crea le sue fiabe a partire da suoi disegni per sottolineare come la scrittura possa trovare spunto da un’immagine.  Queste le sue parole:

“…per uno spirito così versatile e gaiamente irrequieto come quello di Eugenia, che si esprime in diversi codici (pittura, scultura, letteratura, performance) la pittura in qualche caso viene prima dell’ispirazione letteraria “ e ancora:  “Certo nello stile c’è l’esperienza consumata in tanti anni di artista e docente, ma, a ben vedere, in esso palpita sempre ‘un cuore bambino’. Quel cuore, cioè, che nel 1994 le fece scrivere ‘Storia per un cuore bambino’, in cui a volare non erano gli uccellini, bensì – nella notte di S. Lorenzo, quando si verificano piogge di stelle cadenti – una bimbetta con gli ‘occhi verdi che brillavano sempre più verdi, brillavano, brillavano, come stelle’ per raggiungere le altre stelle lassù”…

E poi:

“Si può fare poesia anche con l’acqua colorata e il disegno ad inchiostro. Ce lo prova Eugenia Serafini, artista del multiforme ‘parlar’ per fiabesche metafore, alla quale ‘è dolce il naufragar in questo mare’ cromografico. Come lo è per noi che a questi suoi viaggi partecipiamo. (Roma, 31 gennaio 2013 Giorgio Di Genova).

Sfogliando la fiaba di Eugenia si riscopre una storia di affetto che allarga il cuore, centrata sull’incontro tra Renato un anziano piuttosto solitario e Giuggiola, la bambina delicata nella sua luminosa presenza. Così entro gli spazi aperti tra spiaggia e cielo, dove la natura restituisce i suoi volti più avvolgenti, il vecchio dialoga con la bambina in virtù dei quel suo essere ancora capace di stupirsi e meravigliarsi, libero da quelle sovrastrutture che limitano la purezza di cuore propria del fanciullo. Nel loro incontro emerge l’importanza di non perdere mai di vista i propri sogni e desideri, lasciando libero il cuore di ritrovare quello stupore e spontaneità con cui lasciarsi incantare anche degli aspetti più semplici e solo apparentemente banali della realtà.

Lo sguardo dell’anziano e della bambina nel volgersi al cielo fa sperare ad un domani migliore, proprio perché nel sogno abita ogni speranza e quel desiderio di ritrovare amore per sé e l’altro che viene rafforzato in questo incontro, dove le due presenze luminose si trovano nello stesso sguardo puro proprio come il loro cuore.

Citiamo riguardo questa splendida fiaba di Eugenia Serafini, il pensiero critico della famosa scrittrice e critica letteraria Maria Rizzi in una bella e profonda recensione:

Il connubio di odio e di tecnologia è senz’altro il massimo pericolo che sovrasta il mondo. Non è necessario pensare alla grande tecnologia dell’energia nucleare, basta soffermarsi sulla piccola tecnologia quotidiana: stiamo per ore davanti agli schermi perché abbiamo disimparato a comunicare. Giuggiola (la protagonista della fiaba) diviene una presenza indispensabile di rinnovamento per il vecchio Renato, che sempre più spesso “ricorda la sua infanzia e parla alla piccola dei suoi giochi di bimbo, dei compagni, di quell’altro tempo”. La chiusa della fiaba è struggente, d’altronde l’intero testo scuote le fronde dell’anima e risveglia echi lontani e vicinissimi. Nel chiudere il libro ho pensato alla “Canzone dei vecchi amanti” di Jacques Brel, che recita “ce n’è voluto del talento per invecchiare senza diventare adulti” e ho promesso a me stessa di perseguire quel talento. Mi sono vista seduta sull’orlo del cielo, accanto all’amica carissima Eugenia Serafini a condividere un Sogno e ho compreso l’espressione ‘epifania esistenziale’…”

Gli scenari e paesaggi dove si sviluppa la fiaba spaziano dalla spiaggia al cielo, luoghi molto presenti nelle opere della Serafini: questo interesse per la natura che l’accompagna da sempre, si lega a quello per l’universo e i pianeti, senza tralasciare l’aspetto sociale come anche quello ecologico ambientale.

Eugenia-Serafini-“NUVOLA”-Fotoperformance-Giardini-dell’EUR-ROMA

A riguardo possiamo citare l’installazione “Nuvola” portata a Roma fuori presso l’ambiente dell’Eur sotto il Colosseo quadrato in cui si avverte un forte valore estetico ed esistenziale restituiti da una cascata di immagini realizzate su cartoni che scendono lungo la gradinata. Su queste tre “Nuvole” si possono vedere i cicli della natura, della vita a ricercare l’armonia attraverso la stessa natura poiché l’uomo da solo non riesce a trovarla, mentre la natura recupera sempre quell’equilibrio necessario per rinascere ogni volta. queste le parole di Mirella Chiesa :

“L’installazione ‘Nuvola’ rientra nel ciclo della natura come armonia. In essa l’Artista registra tutto un mondo in evoluzione dove, dal buio del nulla, scaturisce la forma, il colore e si arriva alla realtà esistenziale. Sui circa 100 metri di cartone ondulato farfalle, libellule, delfini, nuvole si delineano con efficaci effetti cromatici…l’arcobaleno terminale tradisce l’utopica ricerca di armonia dell’Artista. L’installazione diventa elemento di riflessione e di rivolta alla società di oggi”.

Eugenia Serafini, è portatrice di un’arte totale tra gesto, copro, parola, atto creativo, a definire una nuova sinergia di emozioni coinvolgendo più sensi, ed è in questa prospettiva che ha dato vita a opere di grande suggestione come le Performances “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008 e la sopracitata ’installazione “Nuvola”

A proposito di sogno citiamo quanto scritto dal Professor Mario Verdone nella premessa a “Canti di cAnta stOrie”:

“Il sogno- come appare dalle sue composizioni scritte- è l’’humus’ vero che produce le ‘rivelazioni’: il sogno di Alice, del viaggiatore, della sposa e dell’immigrato calabrese, dell’esule e del ‘pescatore di sogni’: sogni dalla tensione alta vibrante, che svelano originalità e personalità, femminilità e ingenuità mai perduta, linfa vitale di ogni momento di vita, vissuto in un tempus dove cerca instancabilmente, naturalmente, la sorpresa e l’armonia.”.  

 Così utilizzando e fondendo gli apporti di diversi rami creativi: da quello visivo-digitale a quello teatrale, poetico e musicale, ha guardato ad una contaminazione tra le arti che le ha sempre permesso di restituire un più ampio sguardo sulle dinamiche di esplorazione dei processi emozionali.

Numerose sono le mostre in Italia e all’estero da lei realizzate e le sue opere si trovano in collezioni, musei e archivi di diversi paesi quali: Francia, Germania, Egitto, Lituania, Norvegia, Romania, Ucraina, Uruguay, Argentina. Tra i prestigiosi premi e riconoscimenti ricevuti durante la sua carriera vanno citati: Le Rosse Pergamene, Poesia d’amore 2018, Sezione speciale Poesia e pittura “Dall’emozione all’immagine” con una raccolta di poesie d’amore dedicate a Roma, il “Premio Artista dell’anno” al Premium International Florence Seven Stars Firenze 2016, la “Targa alla Carriera” dal Comune di Tolfa nel 2014 e il “Leone d’Argento per la Creatività nelle scuole” 2013 alla Biennale di Venezia. Senza dimenticare il Premio alla Carriera “Premium International Florence Seven Stars” Grand Prix Absolute 2017 consegnatole dal Professor Carlo Franza. Più recenti sono il Premio Le Fondazioni dell’Unione Europea, Bruxelles nel giugno 2019 “Premio “Ambasciatrice dell’Arte”, e sempre da Carlo Franza ha ricevuto il Premio “Veterana dell’Arte Internazionale” Premium International Florence Seven Stars nel 2021 e il Premio per la Grafica Libro d’Artista a giugno 2022 nell’ambito del Premium International Florence Seven Stars 2022.  Senza dimenticare il “Premio Internazionale di Poesia Principe Nicolò Boncompagni Ludovisi” 1 Edizione 2020-2021 e poi nel 2023 il “Premio all’eccellenza” nell’ambito del Premio letterario Internazionale “Voci città di Roma” e la Menzione Speciale della Presidente Rosanna Lupi al “XXXV Premio letterario Camaiore Francesco Bellomini” 2023.

Inoltre vastissima è la sua produzione poetica, narrativa, teatrale e performativa, tradotta e pubblicata in arabo, inglese, francese, norvegese e rumeno. Vanno citate a riguardo: Piccola utopia; Frammenti per un ideale, Frosinone, 1995, tradotta e pubblicata in rumeno (Oglinda sufletului, Craiova, 2001); Les oiseaux, Roma, 1998; L’uccellino d’argento, Roma 2000; Canti di CantaStorie, Roma, 2008 sopra nominata; Canto dell`effimero ebook, Roma, 2013 e la più recente edizione cartacea Artecom-onlus Roma, 2022 premiata con la Menzione Speciale al XXXV Premio Camaiore-Francesco Belluomini 2023.

Eugenia Serafini ha collaborato con diversi protagonisti della letteratura e dell’arte e del cinema: tra tutti menzioniamo la collaborazione con il professor Mario Verdone del quale ha condiviso stima e amicizia. La sua opera è stata ampiamente trattata dallo storico dell’arte prof. Giorgio Di Genova nella “Storia dell’Arte Italiana, Generazione Anni ’40, tomo “1, ediz. Bora 2007, dal prof. Mario Verdone, dal prof. Duccio Trombadori che ne ha presentato la Monografia, dal critico d’arte prof. Carlo Franza nelle presentazioni a catalogo delle mostre personali a Roma (Circolo del Ministero degli Esteri, 2020), Berlino, Milano e Firenze).

Il Premio Internazionale d’Eccellenza “Città del Galateo– Antonio De Ferraris”

    “Il Premio Internazionale d’Eccellenza “Città del Galateo– Antonio De Ferraris” XI Edizione 2024 si deve all’iniziativa della Associazione Culturale Internazionale VerbumlandiArtAps, presieduta da Regina Resta. Giunta alla XI edizione, essa gode del Patrocinio della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Senato ed ha l’obiettivo di valorizzare le eccellenze italiane e straniere.  

Presidente Onorario: Francesco Lenoci, Presidente d’Eccellenza di rappresentanza per la Cultura: Pierfrancesco Bruni; Presidente di Giuria d’Eccellenza: Goffredo Palmerini; Presidente Internazionale d’Eccellenza: Hafez Haidar; Presidente del Premio d’Eccellenza: Regina Resta.

Numerosa e ragguardevole la Giuria Autori Italiani e la Giuria Autori Stranieri, che ha conferito premi mirati a personalità di alta valenza.

L’Associazione nasce dalla volontà di Regina Resta di dare voce alla cultura. La sete di conoscenza l’ha vista confrontarsi con persone altamente qualificate nel campo, che le ha permesso di fondare Verbumlandiart. VerbumlandiArt-Aps realizza una rete di iniziative culturali e di interesse attraverso incontri, convegni, rassegne, reading, spettacoli, presentazioni di autori, performans di artisti, cinema, mostre, concorsi e quant’altro abbia la connotazione di iniziative di interesse culturale” 

Silvana LAZZARINO  Roma 20 Ottobre 2024

Eugenia Serafini vince il 1° posto al Premio Internazionale d’Eccellenza  “Città del Galateo– Antonio De Ferrarisper la fiaba

“Storia per un cuore bambino”

Ed. Artecom-onlus, Roma 2023

nella sezione Libri di Narrativa per l’infanzia e l’adolescenza

Premiazione presso la Sala Girardi del Centro PIME, Via Mosé Bianchi 94, Milano il 25 ottobre 2024 alle ore 15.30