Imprenditoria al femminile. Donne di successo, un caso esemplare: la Casa Editrice “Vita Activa” di Trieste

di Licia UGO RACOVAZ  Giornalista, scrittrice

In Italia il primo dato che salta agli occhi è  che ci sono poche imprese a guida femminile.

Dai dati si vede che sono solo il 21,93% del totale di quelle iscritte nel Registro delle Camere di Commercio, e ancora inferiore risulta il dato relativo alle startup innovative a prevalenza femminile (13,5% del totale). Inoltre queste imprese “al femminile”, oltre ad essere limitate nel numero spesso hanno avuto scarsa visibilità. Ma qui interviene la storia, a sparigliare un po’ le carte, la storia di tutti noi in questo ultimo anno della pandemia.

E’ una ben strana cosa da osservare, ma i mutamenti che si  sono prodotti nel  periodo caratterizzato dal Covid-19,  per ragione intrinseca e  origine del Covid stesso, hanno avuto quale  conseguenza anche il risultato e l’effetto di generare  e/o favorire in alcuni casi  la visibilità di storie di empowerment femminile di successo. Storie capaci di diventare fonte di ispirazione per tutte le donne. Donne che si sono rimboccate le maniche, in modo figurato questa volta, per lavorare in settori tradizionalmente legati al mondo maschile, come l’editoria. Oggi esploreremo

il mondo dell’imprenditorialità femminile nel settore dell’editoria, e per farlo abbiamo scelto una piccola casa editrice di Trieste che si chiama Vita Activa Editoria.

Trieste, città bellissima ed elegante, vanta anche una imprenditorialità forte, eredità diretta dai primi anni del secolo scorso, quando il suo porto era il maggiore dell’Impero austro-ungarico. Nel 2016 il porto di Trieste è stato  nuovamente il porto italiano con più traffico merci, uno dei più importanti nel sud dell’Europa. Città ricca di fermenti culturali artistici e commerciali di fatto getta un ponte con l’Europa centro meridionale e orientale.

Foto n. 1 Gabriella Musetti, direttrice di VITA ACTIVA EDITORIA Vita Activa http://www.vitaactivaeditoria.it

Abbiamo incontrato “virtualmente” la direttrice, Gabriella Musetti, che ci racconta come è nata questa avventura. Di Gabriella Musetti possiamo dire che oltre a essere poeta e scrittrice (Nota biografica in fondo all’articolo)  è imprenditrice  e   responsabile della Casa Editrice Vita Activa. La scelta di questo nome  deriva dall’omonima opera di Hannah Arendt, e ciò che scrive la Arendt  è diventata una frase guida per le donne che si occupano della Casa editrice “Il fatto che l’uomo sia capace d’azione significa che da lui ci si può attendere l’inatteso, che è in grado di compiere ciò che è infinitamente improbabile”. Una frase guida molto suggestiva e potente!

DOMANDA:  Gabriella Musetti  per prima cosa le chiediamo come  e quando è nato il progetto, “inatteso, infinitamente improbabile” – secondo la  frase di Hannah Arendt – di fondare una  Casa Editrice?

RISPOSTA:  La prima cosa che sottolineo è che il progetto è nato a fine duemilaquattordici, in piena crisi economica.  La partenza, l’idea originaria è un progetto culturale ambizioso: valorizzare e diffondere la produzione culturale femminile, senza discriminazioni nei confronti di ogni differenza. Una scommessa, forse anche un azzardo. Un gruppo di donne, esattamente dodici, si sono riunite intorno a un tavolo e si sono chieste: che cosa facciamo in questo tempo di crisi? La risposta è stata: apriamo una casa editrice indipendente che parli soprattutto alle donne. Più o meno è andata così.

Foto N.2 Vita Activa socie al lavoro

Certamente bisogna dire che eravamo tutte interessate ai libri da tempo, chi insegnante o bibliotecaria, chi traduttrice, chi aveva già collaborato con case editrici, tutte grandi lettrici e appassionate di letteratura. Ma, posso dire, è stata è stata una scommessa, a distanza di sette anni, vincente.

Questa passione che ci ha spinte non è il frutto di un effimero passatempo ma una precisa scelta politico culturale. Diamo una attenzione ai contenuti di valore, alla riscoperta delle opere dimenticate di tante donne del passato, non più edite, non esplorate dalla critica, e parimenti all’esplorazione di scritture contemporanee italiane e internazionali, per offrire un panorama completo, nei limiti delle nostre possibilità, della ricchezza e diversificazione delle scritture femminili. Privilegiamo le scritture delle donne, ma pubblichiamo anche uomini quando troviamo testi interessanti.

DOMANDA: Infatti avete pubblicato Marko Kravos, Claudio Grisancich, Ace Mermolja…

Foto B “Tweet dell’anima” di Ace Mermolja
Foto A “Storie de Fausta di Claudio Grisancich”

Inoltre a novembre del 2019 è uscito “la storia del sogno del piccolo Paulu che ha cambiato il mondo con le note”. Un racconto della vita di un grande della musica, Paolo Fresu, che in forma di fiaba narra la sua vita di bambino, tra cani gatti e con la scoperta della musica! E per farlo si è affidato alla vostra Casa Editrice!

 

Foto 4 Paolo Fresu e Agnieszka Zawisza

RISPOSTA: Infatti, racconta la sua scoperta della musica da bambino piccolo, prima ascoltata alla radio e suonata dalla banda del paese. Prima soffiata nell’armonica, e poi con lo studio, nella sua magica tromba. Come in una fiaba il piccolo “Paulu” si realizza e partendo da Berchidda,  che gli resta sempre nel cuore, gira il mondo suonando per tutti i bambini, di tutti i paesi e di tutti i colori. Un libro istruttivo e colorato, con le bellissime illustrazioni di Agnieszka Zawisza. Adatto ai bambini dai tre agli otto anni, fatto per essere raccontato ai piccoli o letto dai più grandi. Far conoscere l’importanza della musica, la volontà di credere in sé stessi.

Domanda: Ma lei Gabriella Musetti aveva già avuto esperienze nel campo dell’editoria? Che differenza c’è con la sua attività di adesso e il lavoro precedente?

Risposta: Sono stata direttrice editoriale di un’altra casa editrice, nel passato, per dieci anni. Tutto è nato dalla mia grande passione per i libri, per una editoria di qualità. Sono sempre colpita dal numero enorme di libri di scarso valore e di bassa qualità che si pubblicano, che resistono poche settimane in librerie o pochi mesi, e poi sono destinati al macero con un grande spreco di risorse. Volevamo fare qualcosa di diverso, di riconoscibile e duraturo nel tempo. La nostra impresa di oggi è piuttosto anomala in quanto facciamo parte della Associazione di promozione sociale della  Casa Internazionale delle Donne di Trieste, e questo dà caratteristiche specifiche alla casa editrice.

Vita Activa propone testi di narrativa, saggistica, memorie, biografie, libri per bambini e bambine, femminismo. Da due anni abbiamo aperto anche una collana di poesia, soprattutto perché è una mia profonda esigenza e passione. Oggi si pubblica molto e di tutto, in poesia. La cosiddetta rinascita della poesia spesso si viene a confondere con una proliferazione di pubblicazioni di scarso valore linguistico e testuale. Interessa apparire, essere socialmente riconosciuti, specie sui social, dove magari ci si scambiano favori e letture critiche positive, poi da ricambiare, con una certa leggerezza e molta improvvisazione. In questo senso aiuta la latitanza di una critica autorevole che non segua botteghe o dogmi.

Domanda: Che la crisi economica innescata dalla pandemia colpisca in Italia soprattutto le donne, sembra un dato ormai acquisito. Lo hanno ripetuto in questi mesi economisti e  sociologi, ora i dati di Unioncamere confermano che anche nel mondo dell’imprenditoria l’impatto del Covid-19 ha picchiato duro sulle realtà a guida femminile. Gabriella Musetti, posso definirvi coraggiose e sognatrici, ma come è andato per voi quest’anno? In che modo avete reagito alla crisi?

RISPOSTA: Questo è stato un anno difficile. Solitamente partecipiamo a Fiere di libri in diverse parti d’Italia, che nel 2020 sono state soppresse, facciamo molte presentazioni in librerie e luoghi meno canonici in varie città, e anche queste cose  sono mancate, così come le partecipazioni a eventi culturali o artistici, che sono comunque buoni veicoli per le letture. Per fortuna i libri circolano ancora, sebbene con più difficoltà, attraverso forme di collaborazione con librerie che fanno arrivare a casa i libri, o attraverso il sito, o tramite siti di vendita on line. Ci mancano le presentazioni e i rapporti in presenza con i lettori e le lettrici, gli incontri dal vivo che sono sempre appuntamenti vivaci, di scambio importante, oltre che momenti di vendita significativi. Abbiamo fatto qualche presentazione in remoto e alcuni video che abbiamo postato nella nostra pagina FaceBook, ma la mancanza degli incontri pesa. Tuttavia, dal punto di vista delle vendite l’anno è stato meno negativo di quanto potesse sembrare all’inizio, abbiamo evidentemente un pubblico appassionato che ci segue. Certamente abbiamo pubblicato meno libri, anche perché nella stamperia di riferimento è scoppiato il Covid e per un certo tempo hanno chiuso ogni operatività, in seguito hanno lavorato a ritmo ridotto, così oggi, 2021, stiamo ancora smaltendo la lista progettata per lo scorso anno. Ma c’è ancora fervore e interesse intorno alle idee guida delle casa editrice e speriamo di recuperare al pieno la nostra attività in tempi brevi.

Foto N.7 Festival Tres Dotes

DOMANDA:  Qual è il numero  di libri pubblicati,  e quali  sono i criteri con cui scegliete cosa pubblicare?  Progetti futuri?

RISPOSTA: In tutto abbiamo pubblicato, al momento, 38 libri, le cui schede si possono leggere sul nostro sito. Facciamo una rigorosa selezione delle proposte che arrivano in casa editrice: abbiamo un comitato di lettura che legge tutti i manoscritti. Pubblichiamo 8/9 libri all’anno solitamente. Non chiediamo contributi di alcun tipo per la pubblicazione. I progetti futuri sono molti e diversi. Si è capito da diverse parti e non solo nella filiera del libro che associarsi e mettersi in rete con altre realtà simili è molto importante. Noi siamo dall’inizio associati ad ADEI (Associazione Editori Indipendenti), e da poco è nata anche l’Associazione Editori FVG, che ha la finalità di riunire gli editori del Friuli Venezia Giulia per dare vita a manifestazioni ricreative, artistiche e formative che promuovano e favoriscano la diffusione del patrimonio culturale. Attraverso progetti mirati e in collaborazione portiamo avanti un percorso che punta alla promozione della cultura umanistica rivolto alle scuole, ai diversi istituti e centri di aggregazione giovanile, ai luoghi socialmente deboli o bisognosi di particolare attenzione. Parimenti è grande l’attenzione alla crescita professionale di tutto il ramo dell’editoria con corsi specializzati, e la diffusione della conoscenza del settore editoriale rivolta a un pubblico generale.

Foto N. 10 copertina Silvia Ricci Lempen

Per quanto riguarda i nostri libri, speriamo quanto prima di tornare al ritmo precedente di pubblicazioni e anzi di aumentarlo. Intanto una prima grandissima soddisfazione è arrivata a gennaio 2021, e speriamo sia foriera di altri successi. Il libro “I sogni di Anna” di Silvia Ricci Lempen, autrice bilingue italo svizzera, che abbiamo pubblicato a fine 2019, proprio prima che iniziasse la pandemia, ha vinto il prestigioso Premio Svizzero di Letteratura 2021, la premiazione sarà nel maggio prossimo (https://www.schweizerkulturpreise.ch/awards/it/home/literatur/literatur-archiv/literatur-2021/silvia_ricci_lempen.html).

DOMANDA: Trieste è da sempre zona di confine, di frontiera, di limite. E per contrasto viene in mente l’ampiezza, l’illimitato, la vastità della mente che si trova a dover superare l’ostacolo. Tante lingue si mescolano, tante culture, mitteleuropea, mediterranea, slava. In che modo questa posizione sia geografica che dell’immaginario collettivo ha indirizzato le vostre scelte?

RISPOSTA Ogni territorio lascia impronte di sé sulle cose che accadono, e anche per la nostra impresa è stato ed è così. Questa linea geografica di separazione/unione tra realtà che hanno tratti differenti tra loro, che ha vissuto drammi storici di grande atrocità i cui lembi ultimi a volte ancora emergono in qualche situazione, ha spostato il nostro sguardo verso una maggiore apertura a tutte le tematiche che mettono a confronto ambiti culturali diversi e operano per la comprensione e il superamento delle ostilità palesi o remote. Oggi la situazione è assai differente da quando io arrivai a Trieste, circa venticinque anni fa, allora rimasi molto colpita dal senso di diffidenza e dalla sotterranea inquietudine che si avvertiva nelle relazioni tra le persone, che io avvertivo venendo da fuori e non conoscendo la storia del luogo se non a grandi linee.

Foto N. 11 “Oltre le parole. Scrittrici Triestine del Primo Novecento” a cura di Gabriella Musetti

Sono giunta a capire che è un grande privilegio vivere in questi luoghi così eterogenei e frutto di convergenze storiche non sempre tranquille, sedimentate negli anni: insieme alla bora dà un senso di vivacità frizzante, come qualcosa che può accadere improvvisamente e senza avvisaglie, per cui occorre stare all’erta, con la mente acuta e gli occhi attenti. È anche un modo di guardare le cose da molti versi e non adagiarsi a una sola visuale. Quindi stimola l’attenzione verso i dettagli, le cose minime che spesso passano senza neppure essere viste. Tutto questo ha inciso sulle scelte editoriali che cercano di spaziare in questa realtà con molti libri. Solo per citarne alcuni (ma gli altri si possono vedere dal sito): “Oltre le parole. Scrittrici triestine del primo novecento”,  “Sei più cinque donne con la penna in mano. Scrittrici e poetesse dell’Istria e del Quarnero”, “Slovenka. Il primo giornale femminile sloveno”, “Trieste. Una frontiera letteraria”, “Elettra: storia di un sogno diventato realtà. La Macchina di Luce di Sincrotrone di Trieste”. E tanti altri che esplorano le realtà limitrofe e più lontane.

 

Foto N. 14 Altri libri

DOMANDA: In che modo differenziate le vostre scelte editoriali? Possiamo considerarle non convenzionali, fuori dal mainstream della moda effimera che colpisce anche il settore dei libri. A che pubblico vi rivolgete?

RISPOSTA: Cerchiamo la qualità innanzi tutto. Cerchiamo anche di proporre letture stimolanti, insolite, vivaci. Cerchiamo di esplorare ciò che è meno visibile, qualcosa di insolito o non abbastanza posto all’attenzione delle persone. Cerchiamo di fuggire dai luoghi comuni, da ciò che troppo (secondo noi) sotto i riflettori, già molto evidente nei circuiti dei media e delle informazioni generali. E poi, cerchiamo la bellezza, sia nelle proposte dei contenuti editoriali sia nella cura dei libri come oggetti da conservare. Usiamo carte di pregio nella confezione, dettagli riconoscibili nelle collane. I nostri sono libri amati ancora prima di uscire in una pubblica circolazione. E credo che guardando le collane si veda!

Licia UGO RACOVAZ   Roma 28 febbraio 2021

Nota Biografica

GABRIELLA MUSETTI

Gabriella Musetti nata a Genova, è vissuta in molte città, ora vive a Trieste. Organizza “Residenze Estive”, Incontri internazionali di poesia e scrittura. E’ socia della Società Italiana delle Letterate. Ha fondato, insieme ad altre, la casa editrice Vita Activa (www.vitaactivaeditoria.it) presso la Casa Internazionale delle Donne di Trieste. Collabora a riviste letterarie. É presente in antologie critiche. Ha scritto libri per la scuola e saggistici tra cui: Donne di frontiera. Vita società cultura lotta politica nel territorio del confine orientale nei racconti delle protagoniste, voll I, II (2006); Sconfinamenti. Confini passaggi soglie nella scrittura delle donne (2008); Guida sentimentale di Trieste (2014); Ha curato: Dice Alice (2015); Oltre le parole. Scrittrici triestine del primo Novecento (2016); 15 racconti + 5 scritti a Trieste e luoghi del nord est (2020).
In poesia: Mie care (2002); Obliquo resta il tempo (2005); A chi di dovere (2007); Beli Andjeo (2009); Le sorelle (2013); La manutenzione dei sentimenti (2015). Ha vinto il Premio Nazionale Senigallia (2007); il terzo Premio Malattia della Vallata di Barcis (2014), Il Premio speciale San Vito al Tagliamento (2017).