Improvvisa scomparsa di Guido Cornini, una grave perdita per il mondo dell’arte. I funerali oggi alle 15 alla Basilica di Cristo Re

redazione

Guido Cornini, responsabile del dipartimento delle arti e curatore del reparto per l’arte dei secoli XVI-XVI dei Musei del papa è scomparso ieri mattina all’età di 65 anni.

Ne ha dato notizia oggi la Direzione dei Musei Vaticani, ricordandolo come “studioso raffinato, competente e garbato. Una grande perdita per il mondo dell’arte, per tutta la famiglia del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e per la comunità dei Musei del Papa”.

In una dichiarazione riportata da Il Giornale dell’Arte la Direttrice Barbara Jatta lo ricorda con affettuose parole:

Guido è stato il mio quotidiano compagno di lavoro negli ultimi sei anni, attento, disponibile, preparato. Non perdo solo un collega, ma un amico, un amico delicato“.

Guido Cornini è stato uno dei maggiori studiosi italiani e internazionali in particolare di autori del Rinascimento; ci lascia un vero patrimonio di cultura al riguardo, quale autore di saggi, di eventi in Italia e all’estero, oltre che di importantissimi convegni – di cui è impossibile dar conto in questa sede-  ma ci basti ricordare l’ultimo in ordine di tempo Raffaello in Vaticano insieme con la Direttrice dei Musei Barbara Jatta.

Oltre alla curatela del Reparto Arti Decorative dei Musei Vaticani, dal 2017 Cornini aveva assunto anche quella del dipartimento delle arti. In questa veste è stato protagonista di importanti restauri in Vaticano, come ad esempio quelli dell’Appartamento Borgia, o nella Sala di Costantino dove ci piace ricordare innanzitutto la sua attribuzione – accolta poi dall’insieme del mondo scientifico- a Raffaello in persona delle due figure della Comitas e della Iustitia  (eseguita la pulitura e compiuto l’ esame delle murature) realizzate dal genio urbinate proprio negli ultimi giorni della sua vita.

Iustitia
Comitas

Proprio su un altro importante restauro, eseguito sulla tavola raffigurante la famosa immagine conosciuta come Salus Populi Romani in Santa Maria Maggiore, stava completando il suo saggio, come ricorda ancora Barbara Jatta.

Roma, 19 Luglio 2022