Istituzione Universitaria dei Concerti: presentata la stagione Concertistica Edizione n. 80

di Claudio LISTANTI

Presentata la Stagione Concertistica della IUC Edizione n. 80

È stata recentemente presentata la Stagione Concertistica dell’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma (IUC) che quest’anno giunge al prestigioso traguardo degli 80 anni dalla sua fondazione. Il programma previsto è ricco e ben calibrato, quantitativamente e qualitativamente. Ben 36 sono concerti previsti con numerosi punti di interesse sia per il repertorio scelto sia per gli interpreti chiamati ad eseguirlo.

Per comprendere la valenza e la specificità di questa stagione concertistica che partirà il prossimo 27 ottobre per articolarsi fino al 17 maggio del 2025, citiamo le parole di Rinaldo Gentile, presidente della prestigiosa istituzione musicale romana:

La stagione che ci attende, la numero 80, è per noi motivo di grande orgoglio e pensiamo sia doveroso celebrarla con degli straordinari musicisti, per offrire al nostro pubblico una vera festa. Questa stagione è pienamente in linea con i valori, la qualità e il gusto che hanno sempre contraddistinto la IUC: programmi insoliti e ricercati studiati insieme ai musicisti, che spaziano tra generi ed epoche, vetrina sui migliori musicisti emergenti a livello internazionali, grande qualità della proposta artistica accompagnata da un approccio informale; tutte caratteristiche che hanno reso famosa l’Istituzione in questi primi, meravigliosi 80 anni di vita, traguardo per cui vogliamo ringraziare le istituzioni che ci hanno accompagnato, La Sapienza Università di Roma, il Ministero della Cultura, oltre al nostro splendido pubblico. Oggi, come nel 1946 quando nove studenti e professori della Sapienza, con le macerie e i traumi della guerra ancora recenti, decisero di fondarla, la IUC continua a fare cultura al centro della vita capitolina e nazionale”.
Fig. 1 La copertina del programma della Stagione 2024-2025 della IUC.

Per la IUC, quindi, una conferma della propria tradizione che l’ha resa tra le protagoniste della vita musicale romana per la validità e l’interesse della sua proposta, conferma alla quale si unisce anche un ritorno al passato per quanto riguarda la conduzione artistica dell’istituzione un elemento che aveva alimentato diverse discussioni dopo il mancato rinnovo dell’incarico a Giovanni D’ Alò che aveva senza dubbio ottenuto dei lusinghieri risultati in termini di successo dei concerti e di gradimento del pubblico.

La IUC come contenuto in una dichiarazione dello stesso Rinaldo Gentile riportata da Ansa mette in evidenza, dopo aver ringraziato D’Alò per l’attività svolta anche per l’allestimento della stagione 2024-2025 quanto segue:

”Lo statuto dei padri fondatori della Iuc, modificato fino al 2011, dà al presidente la esclusiva responsabilità artistica. Come avveniva in passato sarà l’Istituzione Universitaria a lavorare e decidere collegialmente sui programmi”.

Alle stagioni future, quindi, contribuiranno in maniera determinante anche i quattro membri del consiglio artistico, attualmente composta da Antonio Ballista, Enrico Saverio Pagano, Franco Piperno e Nicola Sani.

Alcune anticipazioni della Stagione Concertistica 2024-2025

L’inaugurazione

Per una stagione concertistica che festeggia l’importante traguardo degli 80 anni di attività è indispensabile un concerto dalla notevole valenza artistica. Per l’occasione è stata scelta la magnificenza della Sinfonia n. 9 in re minore per soli, coro e orchestra op. 125, il grande capolavoro di Ludwig van Beethoven che quest’anno è celebrato per i suoi 200 anni dalla prima esecuzione avvenuta al Theater an der Wien di Vienna il 7 maggio 1824.

Fig. 2 L’Orchestra da Camera Canova in “residence” presso la IUC.

L’esecuzione sarà affidata all’Orchestra da Camera Canova che sarà diretta dal fondatore Enrico Saverio Pagano, da tre stagioni artisti in residenza presso la IUC e riconfermati per il prossimo triennio. Per questa occasione prende il via la collaborazione con la Fondazione Teatro dell’Opera che metterà a disposizione il proprio diretto da Ciro Visco. Nelle parti soliste ci saranno Elisa Balbo soprano, Benedetta Mazzetto mezzosoprano, Paolo Mascari tenore e Giacomo Nanni baritono. Questo concerto è stato organizzato grazie anche alla collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana di Siena e gli Amici della Musica di Foligno.

La Nona sarà eseguita nell’inusuale giorno di domenica (27 ottobre alle ore 17.30). Il concerto prevede una replica per lunedì 28 ottobre alle ore 11.00, fuori abbonamento ed inserita nel ciclo Musica pour parler e dedicato esclusivamente alla didattica. Per questa occasione ci sarà un’introduzione a cura del Prof. Franco Piperno.

Gli altri concerti

Per noi semplici cronisti è difficile condensare una stagione così ricca di interpreti e contenuti in poche pagine. Possiamo tentare una estrema sintesi, senza dubbio insufficiente, ma che, ci auguriamo, significativa per il nostro lettore per comprenderne la valenza artistica.

Innanzi tutto c’è sa segnale i concerti di Musica barocca ed in particolare quella con l’utilizzo di strumenti originali. Importante è la presenza di Arianna Savall la musicata che ha raccolto l’eredità del padre Jordi che per l’occasione debutta a Roma con il suo ensemble Hirundo Maris per condurci in un viaggio incentrato sulle musiche d’amore di tradizione popolare europea durante il Rinascimento e il Barocco. Eseguirà un interessante programma che prevede musiche di Dowland, Monteverdi, G.G. Kapsberger, Henry Le Bally, fino alla cilena Violeta Parra e alla sua iconica Gracias a la Vida (26 novembre).

Fig. 3 Arianna Savall con l’ensemble Hirundo Maris.

Qualche giorno prima, (23 novembre) sarà a volta del controtenore Nicolò Balducci, giovanissimo ma già cantante affermato che assieme all’ensemble Dolci Affetti – Orfeo Futuro diretto da Dan Laurin ci porteranno in pieno ‘700 con il Quartetto in sol minore TWV 43:g4 per flauto dolce, violino, viola e basso continuo di Georg Philipp Telemann assieme alla musica pressocché sconosciuta del soprano castrato e compositore Filippo Finazzi e ad alcune cantate, sonate e arie di Domenico Sarro, Leonardo Leo e Giuseppe Porsile, grandi della cosiddetta scuola musicale napoletana.

Fig. 4 L’ensemble Il Pomo d’Oro © Giulia Fassina.

Nel prossimo 2025 (29 marzo) tornerà all’ Aula Magna il Pomo d’Oro, l’ensemble diretto dal clavicembalista Francesco Corti, che eseguirà il terzo concerto per clavicembalo e orchestra ed il Quinto Concerto Brandeburghese di Bach, accostati a un concerto per flauto e orchestra del suo secondo figlio Carl Philipp Emanuel e ad un concerto per clavicembalo e orchestra del ceco Georg Anton Benda.

Il Quartetto d’archi

Una cospicua fetta del programma è riservata al Quartetto per archi genere oggi piuttosto dimenticato anche da grandi istituzioni, genere al quale la IUC ha tradizionalmente assegnato notevole spazio sul suo prestigioso palcoscenico.

Fig. 5 Il Quartetto di Cremona.

Innanzi tutto il Quartetto di Cremona, eccellenza cameristica mondiale legata alla IUC da un rapporto decennale in esclusiva su Roma, periodo caratterizzato da diversi interessanti progetti a carattere monografico per una scelta che si è rivelata tra le più felici e stimolanti degli ultimi anni. Questa esperienza si protrae anche per questa 80esima stagione con un nuovo doppio ciclo di integrali dei quartetti di Schumann e Bartók il cui primo concerto proporrà il terzo e il quarto di Bartók alternati al terzo di Schumann (3 dicembre). Il Quartetto sarà presente in stagione anche con un secondo concerto, con l’Arte della Fuga di Bach in una speciale versione eseguita con sette strumenti (1° marzo 2025)

Poi ci sarà il Quartetto Adorno, fondato nel 2015, il cui nome è un omaggio al filosofo Theodor Wiesengrund Adorno che eseguirà un programma che accosterà al Quartetto “Americano” di Dvořák i quartetti di importanti compositori del Novecento, come gli statunitensi Samuel Barber e Bernard Herrmann e l’italiano naturalizzato statunitense Mario Castelnuovo-Tedesco. (19 novembre).

Fig. 6 Il Quartetto Adorno.

Spazio anche al Quartetto Diotima che in occasione del 150° anniversario della nascita di Arnold Schönberg proporrà un nuovo ciclo di concerti dal titolo Beethoven / Schönberg / Boulez. In questa stagione due concerti: il Quartetto n.12 di Beethoven e due movimenti del Livre pour Quatuor di Boulez, oltre al primo quartetto di Schönberg (30 novembre) e, nel secondo concerto, altri quattro movimenti del Livre pour Quatuor di Boulez insieme al Quartetto n.13 con la Grande Fuga op. 133 di Beethoven e al secondo quartetto di Schönberg che vede la partecipazione del soprano olandese Lenneke Ruiten (22 marzo 2025).

Poi debutteranno a Roma i giovanissimi musicisti del Quartetto Fibonacci, tra i più emergenti e importanti d’Europa, per interpretare il quartetto “L’Aurora” di Haydn, insieme al n.14 di Beethoven e al quartetto “Dalla mia vita” di Smetana. (8 marzo 2025)

Fig. 7 I giovani strumentisti del Quartetto Fibonacci © Julia Bohle.

Pianisti di grande livello

Fig. 8 Il pianista Alexander Lonquich © Ivan Urbano Gobbo.

Una stagione concertistica prevalentemente dedicata alla musica da camera, come quella della IUC, non può trascurare la presenza di pianisti di grido. Molti sono i nomi da segnalare.

Iniziamo con Alexander Lonquich, attuale direttore artistico della Scuola di Musica di Fiesole, con un programma tutto romantico che spazia da Beethoven a Schumann (13 maggio), la pianista canadese Angela Hewitt, fondatrice del Trasimeno Music Festival con le impegnative Variazioni Goldberg di Bach. (8 febbraio 2025), Mikhail Pletnev altra star internazionale che eseguirà Preludi e Fughe di Bach assieme a brani di Schumann e Grieg (18 gennaio 2025), Giuseppe Albanese con un tutto Chopin, Fantasie e Ballate, Polacche e Sonate (25 febbraio 2025), David Fray con un tutto Schubert che prevede 4 Improvvisi e la Sonata per pianoforte in si bemolle maggiore (18 febbraio 2025), Roberto Cominati che eseguirà il Primo libro dei Preludi di Claude Debussy, compositore di cui sta completando l’incisione discografica dell’integrale per pianoforte, e la Sonata n. 3 di Robert Schumann (10 dicembre) ed infine il duo pianistico Bruno Canino – Antonio Ballista vero mito del pianismo italiano con il loro sodalizio artistico-musicale che dura da 70 che si preseranno al pubblico con Mozart, Schubert, Šostakovič e Milhaud (15 aprile 2025).

Fig. 9 La pianista Angela Hewitt © Bernd Eberle

Questo è solo un piccolo assaggio del contenuto della Stagione Concertistica dell’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma scusandoci anche con tutti gli altri artisti che impreziosiscono questa rassegna che per motivi di spazio è impossibile citare per esteso.

La stagione si svolgerà presso l’Aula Magna della Sapienza e che, come da tradizione, sarà suddivisa nel Ciclo Minerva del martedì sera e nel Ciclo Calliope del sabato pomeriggio.

C’è da dire, infine, che gli organizzatori hanno sostanzialmente confermato i prezzi di abbonamenti e biglietti, prevedendo come sempre diverse possibilità e prestando attenzione non solo al mondo universitario (professori, studenti, laureandi. ecc) ma anche a tutti coloro che a Roma seguono con dedizione e interesse la Grande Musica. Gli abbonamenti inizieranno il prossimo 16 settembre e tutte le informazioni e gli approfondimenti necessari possono essere richiesti connettendosi al sito www.concertiiuc.it .

Claudio LISTANTI  Roma 15 Settembre 2024