Italia – Cina, lanciato Manifesto di Amicizia Solidarietà “China our hearts beat for you” contro il virus dell’intolleranza

di Dario De Marchi*

“CHINA OUR HEARTS BEAT FOR YOU”

Roma, 21 feb. 2020 – Il mondo della cultura, dell’arte, della scienza e della ricerca italiano si mobilita, in segno di amicizia con il popolo cinese con il manifesto “China our hearts beat for you” e un’azione concreta di sostegno per trasformare un allarme globale in un’ondata di solidarietà e per testimoniare vicinanza. L’iniziativa è stata presentata oggi alla Svimez alla presenza dell’ambasciatore di Cina in Italia, Li Junhua, e si svolge mentre è in atto il 50° anniversario delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi. L’iniziativa durerà un anno e vuole “contagiare” non solo l’Italia ma anche l’Europa per testimoniare come, in un mondo globale, lavorare assieme sia l’unica strada per sconfiggere malattie e paure.

Il manifesto “China our hearts beat for you” è stato promosso da oltre 40 personalità della scienza e della cultura e sinora ha raccolto più di 700 firme. Alla presentazione alla Svimez, oltre all’amb. Li Junhua, ha visto la presenza di Adriano Giannola, presidente della Svimez e di Luca Bianchi, direttore; l’amb. Alberto Bradanini, già diplomatico italiano a Pechino; Vincenzo Lipardi, presidente della SPICI Società per l’Innovazione Cooperazione e Internazionalizzazione; Plinio Innocenzi, professore ordinario di scienza e tecnologia dei materiali e già responsabile scientifico all’ambasciata italiana in Cina; Paolo Giulierini, direttore del MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli; la sinologa Alessandra Lavagnino, direttore dell’Istituto Confucio dell’Università di Milano; Marco Maggiora, direttore del Laboratorio Congiunto Institute of High Energy Physics dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare INFN; Sergio Cavalieri, prorettore al trasferimento tecnologico dell’Università di Bergamo.

Nel corso della presentazione è stato letto il messaggio appena inviato dall’amb. Luca Ferrari, diplomatico italiano a Pechino, in cui tra l’altro afferma che

“le autorità cinesi hanno più volte ripetuto che ‘A friend in need is a friend indeed (ndt – Un amico si vede nel momento del bisogno)’. Sono certo che la campagna sarà molto apprezzata in quanto rappresenta un segnale della forte amicizia tra i nostri due Paesi. Essa si colloca inoltre in una linea di continuità ideale con i messaggi che il presidente della Repubblica Mattarella e le massime cariche dello Stato hanno inviato alle controparti cinesi per esprimere il sostegno e la vicinanza dell’Italia”

La petizione alla base del manifesto “China our hearts beat for you” è contenuta nella piattaforma Change e nel sito www.chinahearts.eu per raccogliere messaggi e testimonianze della vicinanza italiana al popolo cinese, nonché per il lancio di progetti comuni.

Accanto a questa iniziativa è previsto a breve il lancio di una raccolta fondi a sostegno dei giovani talenti creativi cinesi per finanziare progetti artistici comuni con ragazze e ragazzi italiani nel campo dell’arte e della scienza. Le migliori proposte saranno selezionate da un comitato di esperti. I proponenti avranno un contributo per lavorare ai loro progetti in Italia. I progetti selezionati saranno presentati sul sito e ciascuno, della durata di non più di sei mesi, riceverà un premio tra i 5 mila e i 10 mila euro.

Tra le prime disponibilità ad ospitare gli artisti cinesi già ci sono quelle del MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli.

L’amb. Li Junhua, diplomatico di Pechino a Roma, ha detto:

“Sono contento di essere qui in questo periodo particolare per questa importante iniziativa promossa dal mondo culturale, artistico e scientifico italiano. Le firme a sostegno della petizione sono già molte e ci aspettiamo che diventino migliaia. Il virus che ha colpito il popolo cinese è un pericolo per tutto il mondo e non solo per la Cina”.

Vincenzo Lipardi, presidente di SPICI, ha spiegato

“abbiamo promosso questo manifesto per condurre una battaglia comune contro un virus forse ancora più subdolo di quello contro cui combattono medici e scienziati: il virus della paura e intolleranza”.

Gli ha fatto eco Luca Bianchi, direttore della Svimez:

“Da qui si cerca di invertire il segno di un percorso,per cui da un fatto negativo si dare il via ad un cammino positivo per costruire tante cose a sigillo della nostra amicizia con il popolo cinese”.

Il presidente della Svimez, Adriano Giannola, ha posto in evidenza che

“in questa fase della globalizzazione, il dialogo con la Cina è strategico per il futuro dell’Italia. Speriamo che da questa situazione di emergenza si possano trarre frutti comuni nati da questo spirito di franchezza, apertura, solidarietà e vicinanza”.

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*Dario de Marchi
Giornalista professionista