di Franco LUCCICHENTI
Sono tornato recentemente al Victoria and Albert Museum di Londra. Uno dei più importanti musei di arti applicate al mondo (fig. 1).
Ospita una collezione permanente di 4,5 milioni di oggetti e opere d’arte. Praticamente impossibile VEDERLI tutti. Le grandi sale, le teche, le vetrine gli arredi lussuosi e meravigliosi presentano l’incredibile capacità dell’uomo artefice di materializzare il PENSIERO (fig. 2).
La straordinaria CONCENTRAZIONE di forme stordiscee impedisce di orientarsi e trovare la VIA per assimilare al meglio significati e bellezza (fig. 3).
Si entra nel territorio di un CAOS forse inesplorabile (fig. 4). La “teoria del caos “sostiene che gli andamenti caotici tendono a una regolarità nascosta che si chiama “attrattore caotico.”
Dopo un certo tempo la mente perturbata del visitatore percepisce questo STRANO attrattore. L’attrattore è la REGOLARITA’nella ricerca della bellezza negli oggetti, nelle sculture, negli arredi raccolti nel museo (fig. 5).
Lentamente nella mente del visitatore si consolida il messaggio degli innumerevoli artisti rappresentati: il caos e il disordine di parte dell’esistere trovano senso e serenità nella rappresentazione dell’arte come forma di BELLEZZA e l’oggetto esposto sospende il tempo ignorandolo (fig. 6).
Il museo diventa uno spazio fermo senza tempo dove gli oggetti, come le ombre della Caverna di Platone, rappresentano l’impronta fuggente del genio dell’uomo.
Franco LUCCICHENTI Roma 3 Novembre 2024