di Claudio LISTANTI
Il Festival di Nuova Consonanza è uno dei più attesi dai cultori e dagli addetti ai lavori della musica contemporanea.
Per l’Italia è un avvenimento unico per i suoi contenuti, sia per il repertorio proposto nel quale sono presenti numerose prime assolute sia per l’autorevolezza gli interpreti impegnati nei concerti per un programma che, negli anni si è rivelato sempre di più un vero e proprio ‘faro’, una guida irrinunciabile per tutti coloro che sono attratti dalla musica contemporanea, intesa anche come ricerca di nuove forme sonore e nuovi sistemi di diffusione e di realizzazione.
Nuova Consonanza, attualmente guidata da Lucio Gregoretti, uno dei musicisti più in vista di oggi, giunge quest’anno alla 57ma edizione proseguendo nel lungo e glorioso cammino che ha attraversato più di mezzo secolo ottenendo sempre il favore del pubblico e della critica.
L’attuale situazione sanitaria mondiale alimentava presso gli appassionati qualche timore circa la realizzazione ma la competenza, la caparbietà e la passione degli organizzatori ha garantito il concretizzarsi di un eccellente ed interessante programma di eventi musicali proposti per il periodo che va dal 27 novembre fino al 20 dicembre con una ventina di appuntamenti di ottimo spessore.
Ovviamente, gli organizzatori, hanno seguito alla lettera tutti i dettami degli ultimi DPCM per l’emergenza Coronavirus. Facendo di necessità virtù hanno provveduto ad una rimodulazione del programma originariamente concepito che prevedeva concerti dal vivo in varie sedi di Roma, usando come vettore il ‘live streaming’ per esecuzioni ‘in presenza’ trasmesse rigorosamente in diretta.
Tramite il canale youtube dell’Associazione Nuova Consonanza si potranno seguire gratuitamente in diretta i concerti che saranno trasmessi principalmente da Roma, ma anche da altre città italiane ed estere, come Colonia e Vienna, dove risiedono alcuni ensemble che sarebbero dovuti essere presenti al Festival.
Per comprendere più approfonditamente le peculiarità del Festival di Nuova Consonanza di quest’anno riportiamo le dichiarazioni del presidente Lucio Gregoretti:
“Il fatto di dover tenere il festival a distanza impone certamente dei limiti sia allo svolgimento che alla fruizione degli eventi, ma si cercherà di sfruttare le potenzialità del mezzo che permette per esempio di godere al meglio delle sonorità spesso complesse delle musiche proposte, attraverso un impianto di ascolto di qualità oppure semplicemente collegando una buona cuffia al dispositivo di ricezione, tablet o PC che sia. Altro aspetto che si intende valorizzare è la partecipazione del pubblico da diversi Paesi del mondo. Caratteristica di Nuova Consonanza è infatti quella di proporre sempre nuove produzioni originali e lo streaming può senz’altro facilitarne la fruizione da parte di chi risiede in luoghi lontani da Roma”.
Laborintus 2.0.
Questo è il titolo dell’edizione n. 57 del Festival Nuova Consonanza, molto chiaramente ispirato alla prima opera letteraria di Edoardo Sanguineti del 1965, ‘Laborintus’, un termine che evoca la presenza di un ‘labirinto’ inteso come luogo nel quale è complicato districarsi per la presenza di diverse pulsazioni artistiche dove l’esperienza storica ‘letteraria’ si pone in una condizione di contrasto-fusione con le vibrazioni dell’avanguardia dell’epoca. Un’opera letteraria che lo stesso anno ebbe una sorte di grande ‘eco’ musicale, ‘Laborintus II’ di Luciano Berio nata per celebrare i 700 anni dalla nascita di Dante. Una azione propedeutica ad un’altra celebrazione dantesca, quella del prossimo 2021 nel quale si ricorderanno i 700 anni dalla morte del nostro sommo poeta.
Anche qui sono molto importanti le parole di Lucio Gregoretti a proposito del tema del labirinto che dichiara essere stato scelto
“Non come luogo nel quale perdersi nella vana ricerca di una meta, ma come opportunità per lasciarsi andare e seguire più strade diverse sotto la guida delle proprie inclinazioni”.
Tutto ciò ci fa comprendere con efficacia quale è la struttura del festival di quest’anno, concepito come un catalogo nel quale si viene a contatto con una ‘pluralità’ creatività costituita da prime assolute, concerti, concorsi, premi, incontri e conferenze. Tutte le nuove produzioni di teatro musicale, previste inizialmente in cartellone, sono invece spostate al prossimo 2021, forti della speranza che sia un anno più fausto di questo che stiamo vivendo.
Ricordiamo che il 57° Festival di Nuova Consonanza è realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Direzione Generale Spettacolo, della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale. Il progetto, inoltre, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022 e fa parte di ROMARAMA 2020 il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale.
Per quanto riguarda il dettaglio del programma, costituito come già accennato, da una ventina di concerti contenenti tutti interessanti e stimolanti proposte musicali. Sintetizzarlo è impossibile ma proveremo a dare qualche accenno che consenta comunque di giudicare la portata artistica di quanto proposto.
Dopo l’apertura del 27 novembre affidata al flautista Gianni Trovalusci, strumentista di riferimento per le sue interpretazioni del repertorio della musica del Novecento e contemporanea, interprete e dedicatario di diverse ‘prime assolute’. Nel suo programma ha inserito un omaggio a due personalità musicali molto importanti: Bruno Maderna nel centenario della nascita, e Franco Evangelisti, fra i fondatori di Nuova Consonanza, nel quarantennale della morte. Accanto musiche di Nicola Sani, e di due esponenti di spicco della musica elettroacustica, la finlandese Kaija Saariaho e Giorgio Nottoli del quale è stata eseguita una prima assoluta: Trama sospesa.
Il prossimo appuntamento è per lunedì 30 novembre alle ore 21 con il fisarmonicista Fabrizio Causio, giovane talento per questo strumento con un programma ‘multicolore’ che prevede Bach, Shostakovich, Piazzolla e la Gubaidulina. (Fig. 7)
Poi, il 2 dicembre alle 21, si celebrerà un altro anniversario, i venti anni dalla scomparsa di Francesco Pennisi, compositore siciliano tra i fondatori di Nuova Consonanza, del quale saranno eseguiti brani tra i più significativi della sua produzione: The Wild Swans per soprano e 7 strumenti del 1992, Icaro a Capodimonte per chitarra e quartetto d’archi del 1995, Medea dixit da Ovido per soprano e 8 strumenti del 1993 , Méliès per flauto e chitarra del 1990 e Capriccio con pastorale per sei strumenti del 2000. (Fig. 8)
Nel resto del concerto, intitolato Il Filo di Arianna, ci sarà anche una composizione di uno dei più grandi del ‘900, Goffredo Petrassi, con una sua composizione del 1969 Souffle per tre flauti (1 esecutore) ed un altro omaggio, quello per gli ottanta anni di Marcello Panni con due sue creature, Tre Haiku per soprano e 4 esecutori degli anni 1988-89 ed una prima esecuzione assoluta, Commiato per voce, flauto, clarinetto, violino e chitarra. (Fig. 9)
Il concerto, che alle 20,45 sarà preceduto da una intervista a Marcello Panni, a cura di Francesco Antonioni, vede la partecipazione della Roma Tre Orchestra diretta da Gabriele Bonolis, di due cantanti specialiste per la musica contemporanea, il soprano Sabrina Cortese e il mezzosoprano Chiara Osella assieme al flautista Andrea Biagini ed al chitarrista Luigi Sini.(Fig. 10)
Da segnalare è anche l’appuntamento dell’8 dicembre, alle ore 21,00, con un programma dedicato alle radici popolari della nostra tradizione musicale. Protagonista assoluto della serata sarà Fabrizio De Rossi Re nella veste di compositore, pianista e voce. Titolo emblematico del concerto: Canto del rauco mendicante. Sottotitolo: Un viaggio nelle musiche della tradizione popolare italiana.
È questo un interessante progetto che ruota intorno alle musiche di tradizione orale e realizza un percorso che tende a trasfigurare, reinventare e deformare le ragioni profonde del canto popolare originale, partendo dalla drammaturgia e dai testi che questi canti raccontano (storie d’amore, di vendetta, della fatica del lavoro, di disuguaglianze sociali, etc). Suoni di un linguaggio antico immersi in una moderna e sperimentale costruzione narrativa, trasfigurata e ricomposta musicalmente. (Fig. 11)
Il 10 dicembre alle 21 è la volta di una insolita formazione il Bruch ensemble, un complesso tedesco tutto al femminile costituito proprio per approfondire le tematiche legate alla nuova musica. Nato nel 2013 è composto da quattro giovani musiciste: Sally Beck flauto, Ella Rohwer violoncello, Claudia Chan pianoforte e Marie Heeschen tutte provenienti dalla Hochschule für Musik und Tanz di Colonia. Si esibiranno in live streaming dalla loro città per eseguire un programma di composizioni di diversi autori tra le quali anche due prime assolute di Feliz Macahis e Davide Remigio.
Una manifestazione come il Festival di Consonanza non può non accogliere iniziative dedicate all’approfondimento di temi proposti nella rassegna. Il pomeriggio del 12 dicembre è dedicato proprio a questo aspetto. Per le 16,30 è organizzata una tavola rotonda dal titolo Laborintus 2020. L’arte come laboratorio-labirinto nell’età dell’infosfera e della transculturalità. Alcuni insigni studiosi e musicologi di oggi, nello specifico Antonio Rostagno, Peppino Ortoleva, Giovanni Giuriati, Sonia Gentili e Marco Angius grazie anche alla collaborazione con la Sapienza Università di Roma approfondiranno temi e spunti che nascono dall’edizione di quest’anno del Festival e dal suo stimolante titolo: “Laborintus 2.0”.
Per il Festival di Nuova Consonanza è ormai consolidata la tradizione di concludere la rassegna con un concerto dei finalisti del Concorso internazionale di composizione Franco Evangelisti giunto alla XXII edizione. Alle ore 21 del 20 dicembre un live streaming da Palermo permetterà di ascoltare le opere che si sono messe in mostra nel concorso che quest’anno è dedicato a partiture dalla forma di “opere aperte”, di natura riconducibile al vasto territorio della musica aleatoria e legandosi all’idea del labirinto tema del festival di quest’anno. Ad interpretare le partiture finaliste ci sarà la Sicilian Improvisers Orchestra. Un evento irrinunciabile, straordinario epilogo di una manifestazione musicale che anche quest’anno dimostrerà la sua incontrastata valenza artistica.
Queste nostre brevi note sono, purtroppo, insufficienti a dimostrare pienamente lo spessore di tutta la manifestazione. Per approfondire tutti gli aspetti è indispensabile connettersi al sito http://www.nuovaconsonanza.it dove è possibile reperire tutte le informazioni circa i concerti e tutte le attività previste dal programma.
Concludiamo ricordando che il festival è pienamente fruibile con dirette gratuite dal canale youtube dell’Associazione Nuova Consonanza al seguente link: