La Cultura come antidoto al male mafioso. Il Conservatorio Santa Cecilia accoglie ’’l’Albero della Legalità ’’di Giovanni Falcone (Venerdì 19 Luglio, via dei Greci, ore 18).

di Claudio d’ALELIO MARESCOTTI *

Vi è nella saggiastica dedicata al fenomeno mafioso uno scrittore e giornalista che riuscì a spiegare con lucidità e occhio analitico il fenomeno mafioso, come un male presente in un frutto marcio, qual è la collettività quando si priva del sapere nella sua quotidianità. Questo intellettuale è Francesco Mastriani (1819-1891), il quale espresse in modo chiaro ed incisivo, quanto la mafia si nutra dell’ignoranza per prosperare nella societa’. Descriveva cosi il fenomeno mafioso :

’’La civiltà tende al progresso indefinito ,alla sua perfezione,rappresentata dal ’’ Regnum Dei ’’ ma gli ostacoli che si oppongono al suo regolare sviluppo sono l’ignoranza e l’ozio. Piaghe prodotte dall’imperfezione della organizzazione sociale,dalle  monche Istituzioni politiche e civili e dalle tirranidi di ogni ragione .Il corpo sociale ha queste precipue piaghe su cui vivono e di cui si nutrono i ’’VERMI’’ innumerevoli che formano le Classi pericolose. Non pochi di questi vermi si trasformano in dorate farfalle che nascondono sotto le brillanti screziate loro ali il bruco schifoso.’’( Cfr I vermi. Studi storici su le classi pericolose in Napoli (1863-64).

Il 19 Luglio 2024 nel pomeriggio si riuniranno per porre un atto di opposizione al dilagare della criminalità organizzata transnazionale nel Centro Storico di Roma gli studenti del Conservatorio e degli Atenei, quali ’’La Sapienza”, insieme a Magistrati, Alti Ufficiali delle Forze dell’Ordine, Docenti, rappresentati di Organizzazioni internazionali quali l’ UNESCO, l’OFEACT, Il Consiglio d’Europa nel piantumare nella corte dell’antico palazzo che ospita il rinomato Conservatorio Santa Cecilia ’’l’Albero della Legalità di Giovanni Falcone’.

Verra’ ricordato ,nel 32mo Anniversario della Strage di via D’Amelio, il Magistrato Paolo Borsellino e gli Agenti della Sua scorta.

Vi e’ la vitale necessita’ di atti simbolici forti di ’’Civismo imperativo’’ per ’’segnare’’ il territorio urbano al fine di rinforzare gli anticorpi, che debbono debellare la presenza malevola della criminalità organizzata transnazionale, la quale si nutre del buio presente in modo ,oggi,numeroso tra i cittadini ,che ’’oziano’’ in quella che Confucio così descriveva

L’ignoranza è la notte della mente, ma una notte senza luna né stelle.’’.

Claudio D’ALELIO MARESCOTTI*  ROma 14 Luglio 2024

*Supervisore Generale dell’OFEACT (Osservatorio Finanziario  Europeo Antimafia e Contro-Terrorismo)  Espace Schengen-Luxembourg