di Eleonora PERSICHETTI
FIGURABILIA
Al centro di questa prima edizione sarà la figura femminile, interpretata da 8 artiste italiane che esporranno e illustreranno il ruolo e il significato simbolico della donna attraverso l’arte figurativa. Ospite d’eccezione il critico d’arte Carlo Micheli
Qual è il futuro della pittura figurativa nell’epoca digitale? Qual è il segreto che rende permanente e inflessibile il successo di questa corrente interpretativa “classica”? Dal 24 al 26 gennaio, in occasione di Arte Fiera, Bologna si trasforma in un laboratorio aperto sulla figurazione con FIGURABILIA, il piccolo festival dell’arte iconica, un’occasione di riflessione sulle tematiche della pittura e del disegno all’interno della contemporaneità. Per tre giorni lo Spazio Menomale (Via de’ Pepoli 1/2) e l’Odeon Gallery (Via Mascarella 3) saranno teatro di un nuovo modo di condividere l’arte e i suoi saperi nelle sue varie forme, che si basa sulla multidisciplinarietà e sul coinvolgimento. Saranno infatti gli artisti a scegliersi reciprocamente e scegliere intellettuali e professionisti di vari settori per creare un confronto diretto, non solo attraverso le mostre ma anche con workshop e incontri aperti al pubblico, al fine di crescere professionalmente, culturalmente e tecnicamente.
Il critico d’arte e curatore Carlo Micheli, responsabile per oltre trent’anni dell’ufficio mostre del comune di Mantova, terrà a battesimo il festival approfondendo insieme agli artisti espositori la riflessione sul tema della pittura iconica nella contemporaneità.
Come illustra Antonella Cinelli, ideatrice e direttrice artistica del festival:
“FIGURABILIA è un desiderio che si realizza. In Italia non esiste un punto d’approdo, di raccolta, per chi si occupa di pittura figurativa contemporanea. Le istituzioni museali o i grandi eventi sono spesso disattenti ma è un’anomalia solo italiana. In diversi paesi anglosassoni esistono per esempio istituzioni come le National Portrait gallery che si occupano di fare ricerca costante sulle nuove istanze della figurazione per non parlare delle portrait society che, come negli USA, organizzano congressi nazionali e giorni di studio sulla figurazione contemporanea. FIGURABILIA spera di essere il nucleo di partenza per la costruzione di qualcosa di simile”.
Al centro di questa prima edizione è la figura femminile, nei secoli soggetto e oggetto delle opere ma oggi, soprattutto, al centro del panorama artistico attuale come interprete e depositaria di saperi millenari legati a tecniche e forme espressive uniche. Protagoniste delle esposizioni saranno, infatti, otto artiste italiane, provenienti da Bologna e da tutta Italia, e le loro opere, create durante l’ultimo anno e di particolare interesse per la individuale ricerca stilistica, che sviluppano il tema del femminile o meglio dello sguardo femminile sul mondo circostante.
Si parte da una riflessione sull’immagine che la donna ha di se stessa, per passare ad un indagine del mondo circostante che attraverso lo sguardo sull’altro, fino alle suggestioni degli interni domestici. La pittura ad olio, il disegno e i riferimenti alla classicità sono chiari ma le soluzioni sono sorprendenti, non solo per i tagli compositi ma anche per i materiali utilizzati che spaziano dalle tecniche pittoriche tradizionali al ricamo, fino ad arrivare all’utilizzo della ruggine. La mostra è un sunto del lavoro di ricerca più recente delle artiste completamente svincolato da esigenze di mercato.
Ad affiancare il Festival nell’intento interdisciplinare di condivisione dell’arte figurativa saranno le Edizioni Pendragon, che arricchiranno il programma con una rassegna di incontri con autori sul tema: illustrazione, fotografia e pittura in dialogo con la pagina scritta.
Eleonora PERSICHETTI 23 dicembre 2019