di Claudio LISTANTI
Tutti gli appuntamenti musicali a Roma nella settimana compresa tra il 21 e il 27 gennaio delle principali istituzioni musicali romane, Teatro dell’Opera, Accademia di Santa Cecilia, Accademia Filarmonica Romana, Istituzione Universitaria dei Concerti, Oratorio del Gonfalone.
Torna a regime, dopo il periodo delle feste natalizie e di fine-inizio anno, l’attività musicale delle principali istituzioni romane.
Al Teatro dell’Opera un atteso nuovo allestimento de I Capuleti e i Montecchi di Bellini. Per Santa Cecilia il violinista Leonidas Kavakos con Beethoven e la Filarmonica di Zagabria. Grandi appuntamenti ‘barocchi’ all’Oratorio del Gonfalone con Stradella e al Teatro Argentina con il controtenore Raffaele Pe per la Filarmonica Romana che propone anche un concerto dedicato al contemporaneo Marco Stroppa. Alla Iuc Arcaico, il primo balletto nella storia dell’attività concertistica universitaria romana ed il pianista Antonio Ballista con una mostra a lui dedicata ma anche il primo appuntamento con il ciclo Musica a Teatro in collaborazione con il Teatro Eliseo.
Martedì 21 gennaio
Oggi per la IUC-Istituzione Universitaria dei concerti è una data molto importante. Per la prima volta nei suoi gloriosi 75 anni di attività entra nel suo prestigioso programma la Danza. Alle 20.30, infatti, sul palco dell’Aula Magna dell’Università La Sapienza arriva lo spettacolo “Arcaico” una produzione del Balletto di Roma in coproduzione con Fabbrica Europa. Sarà una ‘prima romana’ con la quale il Balletto di Roma celebra alla grande i sessanta anni dell’attività di spettacolo.
“Arcaico” immerge lo spettatore in un rituale in cui si sondano valori e connessioni da sempre alla base dell’esistenza e dei rapporti umani. Si tratta di una “azione coreografica” che nasce e si espande partendo da una riflessione su mondi ancestrali, che si incontrano e si fondono assieme, tra inevitabili contrasti e affinità.
Lo spettacolo si sviluppa con il coinvolgimento delle diverse sonorità musicali, del canto e della danza che danno a questa creazione un aspetto insolitamente multidisciplinare. Sul palcoscenico, infatti, ci sono cinque danzatori del Balletto di Roma assieme ai quali agiscono la poliedrica musicista Katia Pesti specialista in pianoforte, contrabbasso e percussioni etniche e il cantante africano Gabin Dabiré. Tutti insieme saranno alla ricerca di un’amalgama plasmata dalla coreografia di Davide Bombana per ottenere una fusione tra l’incontro dei movimenti dei corpi e la gestualità dei personaggi.
Martedì 21 gennaio 2020 ore 20,30 – Aula Magna Università La Sapienza – Biglietti da 5 a 25 Euro – www.concertiiuc.it (Fig. 1)
Mercoledì 22 gennaio
Alle 20,30 la Stagione da Camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia mette in programma il primo degli appuntamenti dedicati all’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven. La prestigiosa iniziativa è stata programmata per celebrare i 250 anni dalla nascita del grande musicista tedesco e prevede la partecipazione di due grandi strumentisti protagonisti assoluti dei concerti di Musica da Camera: il violinista Leonidas Kavakos ed il pianista Enrico Pace tra i quali c’è una lunga e stretta collaborazione artistica.
Questo primo concerto prevede l’esecuzione di quattro sonate per violino e pianoforte: la n. 2 in la maggiore, op. 12 n. 2, la n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 12 n. 3, la n. 6 in la maggiore, op. 30 n. 1 e la n. 7 in do minore, op. 30 n. 2. Dopo questo primo concerto sono previsti altri due concerti che concluderanno il ciclo. Il secondo per il 25 marzo prossimo ed il terzo inserito nella stagione concertistica 2020-2021.
Mercoledì 22 gennaio 2020 ore 20,30 – Auditorium Parco della Musica-Sala Sinopoli – Biglietti da 18 a 38 euro – www.santacecilia.it (Fig. 2)
Giovedì 23 gennaio
Alle 20.00 il Teatro dell’Opera presenta il secondo spettacolo della Stagione Lirica 2019-2020. Dopo il successo di pubblico de Les vêpres siciliennes di Giuseppe Verdi uno dei capolavori di Vincenzo Bellini: I Capuleti e i Montecchi.
Quest’opera belliniana non è tra le più conosciute del compositore catanese nonostante presenti molti spunti musicali interessanti. Andata in scena al Teatro La Fenice di Venezia l’11 marzo 1830, I Capuleti e i Montecchi può essere considerata opera ‘mediana’ tra gli stilemi dell’opera prettamente belcantistica della quale conserva la tradizione del cantante ‘en travesti’ con il ruolo di Romeo affidato a un mezzosoprano e l’opera prettamente romantica per la quale, poco dopo, Bellini darà il grande capolavoro di Norma. Le esecuzioni de I Capuleti e i Montecchi non sono molto frequenti. Basti pensare che qui a Roma questa di oggi sarà solo la quarta edizione nei 140 anni della gloriosa storia del Teatro Costanzi/Opera di Roma.
La parte musicale sarà guidata da Daniele Gatti, direttore musicale del teatro romano che condurrà l’Orchestra del Teatro dell’Opera ed il Coro diretto da Roberto Gabbiani con una valida compagnia di canto che prevede il mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya Romeo, Mariangela Sicilia e Benedetta Torre (1 e 6 febbraio) Giulietta, Iván Ayón Rivas e Giulio Pelligra (1 e 6 febbraio) Tebaldo , Nicola Ulivieri Lorenzo e Alessio Cacciamani Capellio.
Per quanto riguarda la parte visiva è interamente affidata alla valida esperienza teatrale di Denis Krief che curerà, oltre alla regia, anche scene costumi e luci.
Giovedì 23 gennaio 2020 ore 20.00. Repliche domenica 26 gennaio (ore 16.30), martedì 28 gennaio (ore 20.00), sabato 1 febbraio (ore 18.00), martedì 4 febbraio e giovedì 6 febbraio (ore 20.00) – Teatro dell’Opera di Roma – Biglietti da 22 a 160 euro – www.operaroma.it (Fig. 3)
La stessa giornata del 23 gennaio è molto importante a Roma per tutti gli appassionati e cultori della Musica Barocca con due appuntamenti di grande livello.
Alle 20,30 la Stagione Concertistica dell’Auditorium del Gonfalone apre i concerti del 2020 con una interessantissima proposta. Nello specifico sarà eseguita ‘Amare e fingere’ opera recentemente attribuita al grande Alessandro Stradella. Una attribuzione che ha alla base le minuziose ricerche del musicologo Arnaldo Morelli dell’Università di L’Aquila.
L’opera è stata composta da uno Stradella appena trentenne; incerta è l’attribuzione del librettista che, ad oggi, è individuato con ogni probabilità nell’aretino Giovanni Filippo Apolloni. Il manoscritto della partitura è custodito presso la Biblioteca Vaticana e ne riporta fedelmente la data della prima rappresentazione, avvenuta a Siena nel 1676 in onore dei Chigi.
L’opera sarà rappresentata dallo Stradella Y-Project, formazione nata nel 2011 con lo scopo di avvicinare giovani cantanti e strumentisti alla musica di Stradella. La direzione è di Andrea De Carlo, la regia di Pawel Paszta, l’idea scenica e i costumi di Fabiano Pietrosanti. La compagnia di canto è composta da Beatriz Arenas Lago Celia, Roberto Mattioni Rosalbo, Sofie Garcia Clori, Yuri Miscante Guerra/Fileno, Antonia Fino Silvano e Magdalena Pikuła Erinda.
Giovedì 23 gennaio 2020 ore 20,30 – Oratorio del Gonfalone – Via del Gonfalone 32/A – Biglietti da 20 a 25 Euro. Ridotti 15 Euro – www.oratoriogonfalone.eu (Fig. 4)
Trenta minuti dopo, alle 21, altro grande appuntamento ‘barocco’ proposto dall’Accademia Filarmonica Romana presso il Teatro Argentina con il quale anche la prestigiosa istituzione musicale romana apre in grande stile il suo 2020 concertistico.
Protagonista della serata sarà il controtenore Raffaele Pe, che il Sunday Times ha definito ‘a baroque star’ che metterà in evidenza i contenuti del suo personale progetto barocco sul Giulio Cesare contenuti nel suo CD di recente pubblicazione Giulio Cesare. A baroque Hero.
Raffaele Pe, assieme all’ensemble La Lira di Orfeo, presenterà un programma interamente dedicato ad arie provenienti da opere di vari autori barocchi ispirati alla figura di Giulio Cesare. Nello specifico “Il cor che sdegnato” (atto I, scena 2) da Cesare in Egitto (1736) di Geminiano Giacomelli oltre alla Sinfonia tratta dalla stessa opera. Poi “Sdegnoso turbine” (atto I, scena 2) da Giulio Cesare in Egitto (1713) di Carlo Francesco Pollarolo. Seguono quattro brani tratti da Giulio Cesare in Egitto (1724) di Georg Friedrich Händel che sono il baricentro di tutta la serata: la Sinfonia, l’aria “Va tacito e nascosto” (atto I, scena 9) ed il duetto “Son nato/a a lagrimar” (atto I, scena 12) con il contributo del mezzosoprano Raffaella Lupinacci e l’aria “Al lampo dell’armi” (atto II, scena 7). Dopo la Sinfonia da La morte di Cesare (1788) di Francesco Bianchi, l’aria “Spargi omai di dolce oblio” (atto II, scena 3) da Cesare in Egitto (1770) di Niccolò Piccinni con la conclusione affidata a Francesco Bianchi con l’aria “Saprò d’ogn’alma audace” (atto I, scena 7) da La morte di Cesare.
Giovedì 23 gennaio 2020 ore 21,00 – Teatro Argentina – Biglietti da 15 a 25 euro – www.filarmonicaromana.org (Fig 5)
Alle 21 all’Auditorium Parco della Musica un concerto Fuori Abbonamento riservato alla tournée dell’ Orchestra Filarmonica di Zagabria diretta da David Runtz con la collaborazione Roby Lakatos and Ensemble e dei pianisti Mia Pecnik e Ivan Krpan.
Presenteranno un programma variopinto contenente Idillio per orchestra di Blagoje Bersa; l’Allegro con brio dal Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra in do minore, op. 37 di Ludwig van Beethoven, il Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra di Franz Liszt, la Grande Polacca di Vatroslav Lisinski, la Danza Ungherese n. 1 di Johannes Brahms, la Danza popolare da Suite Istriana di Natko Devcic, Zigeunerweisen di Pablo de Sarasate, Schindler’s list di John Williams, Il violinista sul tetto di Jerry Bock e la Danza Ungherese n. 6 di Johannes Brahms.
Giovedì 23 gennaio 2020 ore 21 – Auditorium Parco della Musica-Sala Santa Cecilia – Biglietti 15 euro posto unico – www.santacecilia.it (Fig. 6)
Venerdì 24 gennaio
Alle 20,30 parte la Quinta Edizione di ‘Assoli’ il ciclo che l’Accademia Filarmonica Romana dedica alla produzione musicale contemporanea. La rassegna, che si svolge presso la Sala Casella, sarà inaugurata con un omaggio ad uno dei compositori più in vista di oggi: Marco Stroppa.
Compositore, ricercatore e didatta, Stroppa ha approfondito la conoscenza dell’intelligenza artificiale e della psicologia cognitiva negli Stati Uniti nonché della musica elettronica e dell’etnomusicologia a Parigi, dove vive da molti anni. È uno dei massimi compositori di oggi, ed il pianista Erik Bertsch, protagonista della serata, proporrà un programma che alterna le composizioni del primo libro di Miniature estrose di Stroppa a composizioni di György Kurtág tratte da Játékok.
Di Stroppa ci sarà Passacaglia canonica, Tangata Manu, Innige Cavatina, Moai e Ninnananna. Di Kurtág Face to face, All’ongherese, …humble regard sur Olivier Messiaen…, Playing with Overtones, Fugitive thoughts about the Alberti bass, Hommage a Pierre Boulez, Tears, Doina, …and once again, Shadow-play, Ligatura Y.
Giovedì 24 gennaio 2020 ore 20,30 – Sala Casella – Via Flaminia, 118 – Biglietti 10 euro – www.filarmonicaromana.org (Fig 7)
Sabato 25 gennaio
Alle 17,30 altro appuntamento importante con la IUC-Istituzione Universitaria dei concerti. Questa volta i riflettori si accendono su Antonio Ballista, pianista e musicista di lungo corso, uno degli artisti più eclettici e raffinati del concertismo italiano.
Antonio Ballista, coadiuvato dalla cantante Lorna Windsor, salirà sul palco dell’Aula Magna della Sapienza per presentare uno dei suoi tipici programmi bizzarri, intelligenti, sorprendenti, con una serie di brevi brani musicali apparentemente disparati ma tenuti insieme da una fantasiosa idea.
Titolo del concerto è Noir. LaPauraSiFaSentire costruito su musiche di Verdi, di Adams, di Gounod e di Michael Jackson e di un’altra dozzina di compositori, che condurranno lo spettatore di fronte a leggende misteriose, avvenimenti paurosi, orride streghe e tremende tempeste. Un ‘Noir’ che coniuga paura e ironia al quale sono abbinate immagini visionarie di Gian Luca Massiotta e un cameo con la voce registrata di Paolo Poli.
Tutti coloro che si recheranno al concerto potranno visitare la mostra “Antonio Ballista. Atmosfere sospese. Opere grafiche 1976-2020”. Composta da una sessantina tra incisioni e disegni stampati digitalmente ed esposti presso il MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza. La mostra, ad ingresso libero, sarà inaugurata martedì 21 gennaio alle 18,30 e sarà raggiungibile tramite l’ingresso della stessa Aula Magna. Resterà aperta fino a sabato 1 febbraio e sarà visitabile tutti i giorni, tranne la domenica, dalle 15 alle 19.
Sabato 25 gennaio 2020 ore 17,30 – Aula Magna Università La Sapienza – Biglietti da 5 a 25 Euro – www.concertiiuc.it (Fig. 8)
Domenica 26 gennaio
Alle ore 11.30 presso il Piccolo Eliseo prende il via il ciclo Musica a Teatro l’iniziativa nata dalla collaborazione tra Teatro Eliseo e la IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti. Sono cinque appuntamenti complessivi, quattro matinée e un concerto serale, con programmi di diversa composizione che prevede la partecipazione di diversi organici strumentali.
L’appuntamento di domenica 26, primo di questa rassegna, è uno spettacolo che unisce musica, letteratura e teatro. Titolo La Pianessa, un omaggio ad Alberto Savinio presentato qui a Roma in Prima Assoluta che vede la partecipazione dell’attrice Lucia Poli e del pianista Marco Scolastra. Grazie alla consulenza di Alessandro Tinterri sono stati scelti alcuni testi di Savinio che avranno un raffinato sottofondo musicale affidato a brani di Rossini, Mozart, De Crescenzo, Kullak, Satie, Cage, Paderewski, Chopin, Elgar e dello stesso Savinio.
Lo spettacolo sarà preceduto sabato 25 gennaio alle ore 16.00 dall’incontro Uno sguardo sul mondo di Alberto Savinio a cui parteciperà lo stesso Alessandro Tinterri che si svolgerà presso il MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea situato al primo piano del Palazzo del Rettorato della Sapienza Università di Roma presso la Città Universitaria.
Domenica 26 gennaio 2020 ore 11,30 – Teatro Piccolo Eliseo – Via Nazionale 183 – Biglietti 10 Euro – www.concertiiuc.it e www.teatroeliseo.it (Fig. 9)
Claudio LISTANTI Roma 19 gnnaio 2020