di Claudio LISTANTI
Venerdì 22 aprile presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone è stata presentata la Stagione Concertistica 2022-2023 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, momento senza dubbio molto atteso da tutti gli appassionati della Grande Musica per venire a conoscenza dei dettagli dell’offerta musicale prevista che, anche per questa stagione, possiede elementi di estremo interesse.
Hanno partecipato alla presentazione il Presidente e Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Michele dall’Ongaro e i musicisti interpreti Beatrice Rana e Antonio Pappano, due protagonisti assoluti della stagione concertistica che inizierà il prossimo autunno e, a rappresentare le istituzioni territoriali, la Consigliera della Regione Lazio Marta Leonori e l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor. I due rappresentanti hanno confermato anche per quest’anno il pieno sostegno della Regione Lazio come del Comune di Roma all’attività concertistica dell’Accademia di Santa Cecilia per consentirle di conservare quel ruolo di primo piano che l’istituzione ricopre non solo nella nostra città e nella nostra regione ma anche a livello nazionale ed internazionale.
Per quanto riguarda la parte preminentemente artistica, molto ben illustrata nella sua complessità da Michele dall’Ongaro, c’è da porre in evidenza alcuni aspetti fondamentali che sono da mettere in relazione a tutte le iniziative poste in essere dall’Accademia per soddisfare tutte le esigenze necessarie a raggiungere quella rigenerazione che si rende, in un certo senso, obbligatoria dopo la tremenda crisi sanitaria che ci ha colpito e che ha cambiato indiscutibilmente i comportamenti individuali e della collettività, per riuscire a rendere intatto quel ruolo che, storicamente, vede l’Accademia di Santa Cecilia attenta a bilanciare, nella sua attività, tradizione e innovazione.
L’aspetto fondamentale della prossima stagione concertistica è che, con essa si conclude il mandato di Direttore Musicale di Antonio Pappano, incarico che qui a Roma ha svolto dal 2005 e giunto alla regolare scadenza dopo alcuni rinnovi. Sarà una perdita importante perché Pappano ha saputo traghettare l’Orchestra e Coro dell’Accademia da una dimensione esclusivamente nazionale ad una dimensione di carattere internazionale, e mondiale, portando i complessi artistici ad essere apprezzati nelle piazze musicali più prestigiose del mondo, accoppiando a frequenti tournée anche una cospicua attività discografica, iniziative che hanno contribuito a far conoscere l’attività e l’arte musicale nostrana ad un vastissimo pubblico.
Dal 1° ottobre 2023 Pappano diverrà, quindi, Direttore Emerito ma, parallelamente, sarà nominato Direttore Onorario a vita, titolo che lo condurrà a continuare nel tempo la collaborazione con Santa Cecilia e a contribuire, assieme al suo successore, del quale ancora non si conosce il nome, ad ampliare e rafforzare questo ruolo di preminenza di Santa Cecilia nel mondo. A prova di tutto ciò c’è da ricordare che, proprio in questa occasione è stata annunciata la partecipazione, a Salisburgo, per il Festival di Pasqua del 2024, che si svolgerà dal 23 marzo al 1° aprile. Sarà la prima volta per una compagine italiana partecipare a questo festival che negli anni ha visto, come orchestre residenti, i Berliner Philarmoniker fin dalla fondazione nel 1967 e, dal 2013, la Staatskapelle di Dresda che concluderà la collaborazione quest’anno. Il festival salisbughese, dal 2023, ogni anno vedrà una diversa orchestra residente. È un riconoscimento prestigioso per l’Accademia di Santa Cecilia, soprattutto per le peculiarità di questo festival che necessità di complessi artistici duttili in quanto al suo interno è prevista l’esecuzione di un’opera lirica, di un concerto sinfonico-corale e di diversi concerti sinfonici per un impegno musicale a tutto tondo. Pappano guiderà prestigiosa trasferta e sarà coadiuvato, per un solo concerto, da Jakub Hrůša attuale Direttore Ospite Principale dell’orchestra ceciliana.
Altra notevole novità è la nomina ad artista in residenza, per la stagione 2022-2023, della pianista Beatrice Rana, strumentista che nonostante la sua giovane età (classe 1993) non è più considerata un astro nascente ma una vera e propria stella del firmamento del pianismo mondiale. Con questo incarico, Beatrice Rana, rafforzerà il legame in essere con Santa Cecilia e con Antonio Pappano, partecipando a tre concerti, due inseriti nella stagione sinfonica e uno nella stagione cameristica.
Michele dall’Ongaro ha anche annunciato, per questa stagione, una ulteriore novità che si materializza nell’attenzione verso il pubblico dei giovani (under 30) e giovanissimi (under 18), per favorire il necessario ricambio ‘anagrafico’ con una importante politica dei prezzi sia degli abbonamenti che dei biglietti per i singoli concerti.
La Stagione 2022-2023 dei concerti di Santa Cecilia oltre a presentare ottimi elementi di qualità è, anche, quantitativamente imponente, considerando i ventotto concerti sinfonici programmati ai quali vanno aggiunti diciotto cameristici e un concerto di Natale. Pur essendo, per ovvie ragioni, impossibile da sintetizzare, vogliamo comunque porre all’attenzione dei lettori gli aspetti salienti.
L’inaugurazione e i concerti di Pappano.
I riflettori sono puntati sull’attività concertistica di Antonio Pappano in special modo per questa stagione che segna la fine del suo incarico di Direttore Musicale e che lo vedrà ancora una volta ‘dominus’ assoluto dell’attività concertistica. Sarà protagonista di otto produzioni sinfoniche e una cameristica escludendo i frequenti concerti fuori sede. Interpreterà capolavori che rappresentano più di due secoli di musica da Franz Joseph Haydn passando per i coniugi Robert Schumann e Clara Wieck, Bruckner, Mahler, Richard Strauss, Ravel, Sibelius, Prokof’ev, Šostakovič per giungere fino al contemporaneo Claudio Ambrosini.
Per il concerto inaugurale (18, 20 e 22 ottobre) ha scelto un capolavoro operistico, Elektra di Richard Stauss che sarà eseguita per la prima volta nei concerti ceciliani, ovviamente in forma oratoriale e con il contributo dell’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia assieme ad una importante compagnia di canto composta da Ausrine Stundyte Elektra, Elisabeth Strid Crisotemide, Petra Lang Clitennestra, Neal Cooper Egisto, Kostas Smoriginas Oreste, Thomas Hall Il precettore di Oreste, Maide Hundeling La sorvegliante.
Il 3, 4, 5 novembre sarà protagonista, assieme a Beatrice Rana, come detto artista in residenza di un concerto dedicato a “Casa Schumann” nel quale spicca l’esecuzione del Concerto per pianoforte di Clara Wieck Schumann per un programma completato da due sinfonie di Robert Schumann, la Seconda e l’Ottava “Incompiuta”. Il 9, 10 e 11 novembre assieme alla violinista Lisa Batiashvili il Concerto per violino di Beethoven seguito dalla Nona Sinfonia di Bruckner.
L’8, 9 e 10 dicembre Pappano proporrà un concerto con Franz Joseph Haydn e la Sinfonia n. 101 “L’orologio” per dirigere la celebre Sinfonia n. 101 “L’orologio” seguito da musiche degli slavi Dvořák, Danze slave op. 72, e Kodály, Psalmus Hungaricus per tenore, coro e orchestra, con il tenore statunitense Clay Hilley. Il 2022 di Pappano di concluderà il 15, 16 e 17 dicembre con un grande capolavoro di Gustav Mahler, la Settima Sinfonia, che per l’occasione affronterà per la prima volta.
Anche il mese di gennaio del nuovo anno sarà per Pappano molto intenso. Il 12, 13 e 14 gennaio con un programma che comprende il Salmo 114 op. 51 per coro e orchestra di Mendelssohn, e la Sinfonia n. 7 di Bruckner, la più nota fra le sinfonie del compositore austriaco. Il 19, 20 e 21 gennaio un concerto assieme ad una delle strumentiste più grandi oggi, Marta Argerich per eseguire un brano molto congegnale all’arte della pianista argentina, il Concerto in sol di Ravel che sarà abbinato alla Prima Sinfonia “Classica” di Prokof’ev e alla Quinta Sinfonia di Sibelius.
Infine il 13, 15 e 16 aprile Pappano guiderà il debutto a Santa Cecilia del soprano lituano Asmik Grigorian per eseguire i Quattro ultimi Lieder di Strauss ai quali seguirà la prima assoluta e nuova commissione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia affidata al compositore veneziano e Accademico di Santa Cecilia Claudio Ambrosini dal titolo Dosàna nóva. Chiuderà il concerto la Sinfonia n. 10 di Šostakovič partitura che nel 2002 segnò il debutto di Pappano nei concerti di Santa Cecilia.
Per la Stagione di Musica da Camera, il 7 novembre, Pappano sarà sul palco assieme a Beatrice Rana, artista in residenza per la stagione 2022-2023, con un programma che prevede il Quintetto per pianoforte e archi op. 81 di Dvořák, la suite per pianoforte a quattro mani Ma mère l’Oye di Ravel e il celebre Carnevale degli animali di Saint-Saëns insieme ai Solisti di Santa Cecilia.
I concerti del direttore principale ospite Jakub Hrůša.
Gli appuntamenti musicali con Jakub Hrůša, Direttore Ospite Principale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, saranno concentrati nel 2023. Il primo è previsto per il 5, 7, 8 gennaio e sarà anche il terzo concerto che vedrà come protagonista Beatrice Rana la pianista alla quale è stato affidato il ruolo di artista in residenza. Assieme eseguiranno il concerto per pianoforte di Robert Schumann al quale saranno accompagnate l’Ouverture del Franco cacciatore di Weber e la Sinfonia n. 7 di Beethoven.
Il secondo appuntamento previsto per il 20, 21 e 22 aprile è dedicato al suo repertorio d’elezione con i due più significativi compositori cèchi: Dvořák e Janáček. Del primo ci sarà il Te Deum per soli, coro e orchestra e, dalle Leggende op. 59, la n. 6; di Janáček la Rapsodia per orchestra Taras Bulba e The Eternal Gospel, cantata per soprano, tenore, coro e orchestra. Infine, il 26, 27 e 28 maggio, due poemi sinfonici giovanili di Richard Strauss, Don Juan e Morte e trasfigurazione, e due composizioni del compositore cèco Martinů: la Rapsodia-Concerto per viola solista e orchestra con la partecipazione del violista Antoine Tamestit e Memorial to Lidice, scritta da Martinů per commemorare le vittime dell’eccidio compiuto, su ordine diretto di Hitler, il 10 giugno del 1942 dai nazisti a Lidice e Lezaky.
Gli altri concerti della Stagione Sinfonica e il Concerto di Natale
La Stagione Sinfonica prevede anche altri appuntamenti di grande rilievo. Segnaliamo quello con il direttore Gianandrea Noseda ed il pianista Jean-Yves Thibaudet con musiche ‘Made in Usa’ (1/3 dicembre), con Daniele Gatti ed il monumentale Elias di Mendelssohn (9/11 febbraio) e assieme al violoncello di Pablo Ferrandez con musiche ispirate a Romeo e Giulietta (23/25 marzo), con Myung-Whun Chung e Brahms (16/19 febbraio), Manfred Honeck e Mozart (23/25 febbraio). Da non dimenticare la serata interamente vivaldiana con lo ‘specialista’ Fabio Biondi (6/8 aprile).
Altri direttori impegnati sono Kazuki Yamada (25/27 novembre), Jurai Valčuha e il pianista Francesco Piemontesi (2/4 marzo), Pablo Heras-Casado (9/11 marzo), Thomas Adès con musica contemporanea (16/18 marzo), Tugan Sokhiev (30/31 marzo, 1 aprile), Antonello Manacorda con il clarinetto di Alessandro Carbonare (27/29 aprile), Markus Stenz con il pianista Andrei Korobeinikov (4/6 maggio), Mirga Grazynite-Tyla con la pianista Yuja Wang (11/13 maggio), Herbert Blomsted (18/20 maggio), Sakari Oramo con i pianisti Stefano Bollani e Joo Hyung-ki (1, 3 e 4 giugno) e Jérémie Rhorer con il giovane pianista Alexandre Kantorow (8/10 giugno).
Infine il Concerto di Natale previsto, fuori abbonamento, per il 22 dicembre con La fanciulla di neve di Čajkovskij diretta da Stanislav Kochanovsky con la voce narrante di Milena Vukotic.
La Stagione di Musica da Camera.
La Stagione di Musica da Camera partirà in grande stile il 27 ottobre con un concerto al quale parteciperanno alcuni complessi ceciliani. Sotto la guida di Piero Monti, il Coro dell’Accademia, l’ensemble di percussioni e sei giovani pianisti dei Corsi di perfezionamento dell’Accademia, sarà eseguito un programma che prevede due grandi pagine di Igor Stravinskij, Les Noces e la Sinfonia di Salmi proposta nella trascrizione di Šostakovič per coro e pianoforte a quattro mani abbinato Ionisation di Edgard Varèse.
Per quanto riguarda gli altri 17 concerti posseggono molti punti di interesse come il concerto Pappano-Rana poco avanti citato e gli appuntamenti con Bach affidati a Mario Brunello e il Progetto Bach III e IV (16 novembre e 1 marzo), poi l’Arte della Fuga con i Solisti dell’Accademia (30 Novembre), il Pavel Haas Quartet (8 febbraio), gli Archi di Santa Cecilia diretti da Luigi Piovano (29 marzo).
Numerosi sono i pianisti solisti presenti a costituire quasi un festival del pianoforte: Alexander Gadjiev al debutto romano (7 dicembre), Michel Pletnev (12dicembre), András Schiff con un programma a sorpresa che gli spettatori conosceranno solo una volta entrati in sala! (16 gennaio), Igor Levit (13 febbraio), Evgeny Kissin (22 febbraio), il giovanissimo Jan Lisiecki (13 marzo), Piotr Anderszewski (22 marzo) e Grigory Sokolov (3 aprile).
Per gli altri concerti il violoncellista Kian Soltani con i Violoncelli dell’Accademia di Santa Cecilia (9 gennaio), il pianista Martin Helmchen con il tenore Julian Prégardien per una serata liederistica (1 febbraio), il duo composto da Enrico Pace al pianoforte e dal violinista Leonidas Kavakos (8 marzo).
A margine di questo elenco c’è da rilevare l’inspiegabile assenza del consueto concerto affidato all’Accademia Barocca, l’organismo interno all’Accademia che ha fornito sempre prove di alto livello nei concerti confortate da un consistente successo di pubblico.
Il nostro elenco è senza dubbio lacunoso soprattutto per la straordinaria quantità di concerti e appuntamenti previsti nel programma. Per ogni dettaglio e approfondimento è indispensabile connettersi con il sito www.santacecilia.it
Claudio LISTANTI Roma 24 Aprile 2022