L’Arte che ci parla. La Fiera dell’arte contemporanea: 140 Gallerie alla “Nuvola” di Fuksas

di Giulio de MARTINO

L’arte contemporanea si è ripresa la parola. Sono più di 140 le Gallerie di tutt’Italia e Internazionali che hanno riempito gli stand della Nuvola all’EUR. A queste vanno aggiunti i 10 espositori dell’Editoria d’Arte che nei loro stand hanno esibito pubblicazioni e approfondimenti sui temi dell’arte di oggi.

Due le mostre speciali, una dedicata a Piero Dorazio e una ai capolavori artistici dell’EUR: propongono approfondimenti verticali in un contesto di orizzontalità e disseminazione.

Fig. 1 Shay Frish © Galleria Beatrice Burati Anderson – Venezia

Grande entusiasmo da parte dei galleristi, molto motivati al contatto con il pubblico, e forte interesse evidenziato dai collezionisti e dagli appassionati. La galassia in espansione di artisti e di linguaggi ha impegnato i visitatori per ore.

Come spiega la psicologia dell’arte, il visitatore costruisce il suo percorso tra gli stand sulla base di quello che si definisce come: «il fatto scelto», cioè l’elemento artistico che lo colpisce e attrae maggiormente. Una bussola indispensabile nello spazio espanso della Fiera.

Fig. 2 Eva Chiara Trevisan © Galleria Marina Bastianello – Venezia

Vi sono le Gallerie storiche, che espongono i grandi nomi del primo Novecento e delle neo-Avanguardie, e le Gallerie “di tendenza” che propongono artisti più giovani, con poche mostre alle spalle. Alle opere si affianca la connessione tramite QR Code con le pagine del web in cui si leggono notizie sugli artisti e sulle mostre.

La dimensione Internazionale – europea e mediterranea – è molto presente ed evoca un ampio circuito di spazi espositivi, vivaci e attivi, in cui si formano nuovi artisti e nuovi collezionisti.

Fig. 3 Romina De Novellis © Galleria Alberta Pane – Venezia

Molte le artiste e gli artisti presenti in Fiera per illustrare il loro lavoro. I linguaggi del contemporaneo sono in movimento e vanno spiegati. Il punto di partenza restano la formazione e la storia – appresi nelle accademie, nelle università e nelle scuole d’arte dove si studia il Novecento – ma la divergenza e la creatività personale prevalgono poiché siamo entrati in un’epoca totalmente post-novecentesca.

Le linee di lavoro cercano riscontro nel dialogo con i visitatori. Pubblicazioni a stampa, cataloghi, brochures, fermano sulla carta il lavoro degli artisti. L’esposizione è durata solo pochi giorni, ma la porta dell’arte contemporanea è stata riaperta.

Fig. 4 Jan Muche © A Pick Gallery – Torino

L’esplosione dei linguaggi artistici del nuovo millennio ruota intorno al nodo della “eteronomia” dell’arte. Il cambiamento tecnologico e sociale postmoderno ha portato come marchio culturale non tanto l’“autonomia” – intesa come sganciamento delle arti dalle ideologie e dai condizionamenti della cultura di massa – quanto piuttosto l’intrusione costante e imprevedibile della realtà scomposta dentro le forme estetiche.

Fig. 5 Mario Ceroli, Scuola di Atene © Tornabuoni Art

Importante, in questo quadro, è stato il programma dei “Talk” curati da Adriana Polveroni e ospitati al piano N3 della Nuvola. Le tematiche si intrecciavano al lavoro degli artisti.

Fig. 6 Guendalina Urbani, “Ed è subito sera”, legno, chiodi, filo di nylon, palloncino, cm 250 x 95 x 95 (2015) @ Galleria Umberto Benappi – Torino

Le si è approfondite ascoltando voci diverse: curatori, collezionisti, creativi e direttori di museo. Andrea Viliani, Silvia Giambrone, Mistura Allison e Alexis Sornin hanno parlato de l’“Arte a un punto critico”. Accanto all’innovazione linguistica e nei materiali c’è un di più di realtà e di informazione che invade le opere. L’approccio all’arte è diventato in sé stesso multiculturale ed esposto all’attualità.

Sabato si è discusso de “I collezionisti fanno rete!” e del “Collezionismo NFT (Not Fungible Token)” presentato da Valentina Ciarallo e moderato da Carolina Conforti co-fondatrice di “The Art Talk Magazine” con Sylvain Levy, Sophie Neuendorf e Stewart Rogers.

L’Ucraina è stato il Paese ospite della seconda edizione di “Roma Arte in Nuvola”. Gli artisti ucraini hanno voluto difendere la loro arte e la loro cultura che è uno degli obiettivi dei sanguinosi attacchi della Federazione Russa.

І dipinti esposti e i materiali video hanno dimostrato la ricchezza della cultura ucraina e l’allargamento dei suoi confini artistici verso Occidente: un impegno che sta proseguendo anche durante i tristi eventi di questi mesi.

Fig. 7 Yara Qassem Mahajna © Idris Space – Tel Aviv

Con “Roma Arte in Nuvola” la città di Roma ha cercato trovare la sua centralità nel movimento e nel mercato dell’arte contemporanea. Dalla fine dell’800, luogo di mecenatismo, di studio e di sperimentazione, Roma non è ancora divenuta una “piattaforma” decisiva nella produzione e nel mercato del contemporaneo.

Fig. 8 Viktor Sydorenko, Year Zero. Idea of Light, canvas oil, cm 300 x 300 © Ucraina Paese Ospite

Anche per questo la Fiera dell’EUR ha inteso di muoversi in una prospettiva sistemica: facendo rete con i tanti attori dell’arte contemporanea presenti sul territorio e non sempre in dialogo tra di loro.

Giulio de MARTINO  Roma 20 Novembre 2022

Roma Arte in Nuvola

Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea

Centro Congressi Roma La Nuvola

C.O.R Creare Organizzare Realizzare

direzione artistica di Adriana Polveroni con la collaborazione di Valentina Ciarallo

Viale Asia, 40 /44, 00144 Roma

17 – 20 novembre 2022