di Claudio d’ALELIO MARESCOTTI*
In questo inizio d’Autunno 2024 i venti di una guerra dalle grandi proporzioni si fanno sempre piu’ minacciosi.
Le informazioni provenienti dalle zone di conflitto sono all’ordine del giorno e di larga diffusione, al contrario di alcuni emblamatici episodi rigurdanti il mondo dell’arte .
Il 3 0ttobre si e’ inaugurata la Mostra Internazionale “Russia and BRICS countries in the cultural dimension: THE NEW ART OF THE NEW WORLD” presso la Casa Russia a Roma. L’evento, organizzato sotto il patrocinio dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, rappresenta un’iniziativa culturale che riunisce opere d’arte – dipinti e sculture – provenienti da Paesi membri dei BRICS, tra cui Russia, Brasile, Cina, India, Sudafrica, Emirati Arabi Uniti, Iran, Egitto ed Etiopia.
Le opere sono state selezionate dalle rappresentanze diplomatiche di questi Paesi, offrendo un’esposizione che vuole evidenziare, usando l’arte, l’atto politico del BRICS di premere e fremere per un nuovo ordine mondiale multipolare, come esplicitamente detto nel titolo della mostra.
Al contrario, i paesi dell’Unione Europea e del G7 continuano ad essere adagiati ’’sugli allori’’ delle proprie realtà artistiche in ordine sparso, se non in modalità concorrenziale. Basti ricordare gli slogan altisonanti che qualsiasi Museo d’Occidente usa nel presentare la propria Mostra come unica, eccezionale, etc
I propositi che emergono dalle dichiarazioni dei diplomatici della Russia, quale paese Presidente di turno in questo anno 2024 del BRICS sia in questa mostra, a Roma in questo mese di ottobre presso il Centro di Scienza e Cultura della Federazione Russa, sia in altre sedi quali New-York, Johannesburg, Rio de Janeiro sono così riassumibili :
’’La nascita di una nuova realtà destinata a trasformare l’impostazione secolare della attuale Comunità internazionale – ancora relegata a obsoleti principi e metodi di ‘governance’ basati sulla prevalenza economico-finanziaria e sulla presunta superiorità della civiltà occidentale – per favorire invece una solidarietà tra popoli e Stati informata al rispetto reciproco, all’uguaglianza sovrana e alla parità di benefici ottenibili ’’.
E’ concepibile ed ammissibile in questo secondo decennio del XXImo Sec. vedere l’Arte presa in ostaggio e manipolarla facendone strumento offensivo nello scacchiere geopolitico mondiale ?
La citazione del compianto artista colombiano Fernando Botero esprime l’essenza stessa di ogni artista :“Quando l’arte entra in una casa, la violenza se ne va’.’
Claudio D’ALELIO MARESCOTTI Roma 6 Ottobre 2024
* Membro dal 1998 del Think Thanks AFSP di Science Po Parigi
La mostra durerà fino al 31 ottobre 2024. L’ingresso è libero. Piazza Benedetto Cairoli, 6 – 00186 Roma