di Silvana LAZZARINO
L’invito è arrivato da Paolo Berti in occasione della inaugurazione delle sale della nuova sede della Galleria Viva, il 4 dicembre 2021
Per riscoprire come l’uomo sia parte di questa meraviglia quale è l’universo, per ritrovare quell’armonia dentro di sé e in rapporto agli altri riconsiderando una nova prospettiva di pensiero e di vita, basta entrare con gli occhi e la mente, ma soprattutto con il cuore nelle opere di Eugenia Serafini dove si riflette quel viaggio dentro e fuori il proprio vissuto a partire da tematiche che investono la natura e l’aspetto ecologico, ma anche il lato sociale in cui la libertà individuale va sempre salvaguardata.
Nata a Tolfa (RM) piccolo e interessante borgo etrusco, e attiva tra Roma e la Toscana, per anni docente presso l’Università della Calabria, all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, Eugenia Serafini non è soltanto una pittrice dalla rara sensibilità capace di costruire ponti di speranza dove uomo e natura ritrovano quella originaria sintonia, ma è anche poetessa, performer e installazionista di gran talento e spessore emotivo, oltre che giornalista. Attraverso colori decisi e delicati, con la sua arte regala i battiti di una natura permeata dal respiro del vento, dal filtrare dei raggi del sole o dal sottile rumore della pioggia.
In questi ritmi e alchimie prendono forma immagini di alberi e di scenari legati al cosmo con i pianeti a suggerire la bellezza della vita nella sua continua ciclicità che ritorna e si rinnova nel tempo. Da qui il mistero e la poesia di questo viaggio terreno volto a guardare oltre, che invita a interrogarsi sul senso di ogni destino, diverso eppure con un significato unico che sfugge, ma che lo si può percepire nella capacità di leggere dentro sé stessi e accogliere le proprie fragilità da cui ripartire. Il riconoscere le proprie fragilità e quindi anche quelle degli altri orienta verso una nuova consapevolezza ritrovando quella capacità di relazionarsi senza giudizio.
Anche l’aspetto sociale in particolare riferito al diritto alla libertà per tante donne costrette a fuggire dal proprio paese a causa di soprusi e violenza viene restituito con incisività e rispetto da parte di Eugenia Serafini nell’affrontare l’immigrazione dove si evince un senso di speranza verso un domani migliore.
Speranza e desiderio di infinito cui rimandano gli alberi, elementi centrali in riferimento alla natura, caratterizzati da colori accesi e spesso abitati da creature del cielo e del bosco, come anche gli astri e i pianeti con le loro luci diffuse nel cosmo, per volgere il pensiero al destino dell’umanità e al senso di questa esistenza da vivere come dono in cui riascoltare sé stessi, gli altri e le creature della Terra.
Così nei suoi dipinti, nelle sue installazioni e performance quali ad esempio “Nuvola” e “Fossili di Petrolio nel Giardino InCantato e Domino- Dominio” dove si intrecciano fiori, voli di farfalle, ma anche oggetti che alludono ai danni causati all’ambiente, Eugenia Serafini racconta di sogni e speranze, di entusiasmi e affetti che l’uomo può recuperare e della sua necessità di ritrovare quel rapporto autentico con la natura da rispettare, ora più che mai in linea con quel pensiero prelogico che permette di agire senza sovrastrutture e condizionamenti.
A Soriano nel Cimino (VT) nel centro in Via Santa Maria 24, il prossimo 4 dicembre 2021 Paolo Berti, direttore artistico, curatore, giornalista e artista, inaugura alle ore 17,00 le sale della nuova sede della Galleria Viva accolta dall’Amministrazione Comunale e da altri Enti ed Associazioni sia locali, sia nazionali, per dare ancor maggiore valore all’arte moderna e contemporanea con una mostra collettiva di altissimo livello per i nomi di artisti che vi prendono parte. Eugenia Serafini, invitata per l’occasione, ha portato due opere sul tema dell’immigrazione che fanno riferimento al rispetto per le identità di ogni popolo: si tratta di “Donne” e “Solo lui: il mare”. Presso le sale della nuova sede della Galleria attigua alla precedente, espongono oltre ad Eugenia Serafini altrettanti artisti di successo e noti al grande pubblico, molto apprezzati dalla critica con opere intense e di grande spessore per contenuti e linguaggio espressivo.
Così le opere di Eugenia Serafini, Normanno Soscia, Angelo Liberati, Giuseppe Rossi, Patrizia Molinari, Rossana Bartolozzi, Kami, Roberto Petitti, Michele Famiani, Augusto Ambrosone, Benedetta Iandolo, Marco Giacobbe, Enrico Quattrocchi, Simone Martina, Alessandro Cignetti, Anna Iskra Donati, Lamberto Correggiari, Harolt V.Zambrano, Gabriella Tirincanti, Stefania Hepeisen, Marcello Diotallevi, dialogano con le presenze di Renzo Vespignani, Bruno Caruso, Carlo Vincenti, Enrico Iacovelli, Pericle Fazzini ,Ugo Attardi e Umberto Mastroianni, come se il testimone dell’arte del 1900 fosse pronto per essere passato agli artisti del XXI secolo. A Marco Paolini è riservato uno spazio dove sono tre sue fotografie.
Poi lo spazio si prepara a diventare un accogliente laboratorio, dove insegnare disegno, pittura, teatro e fotografia, ospitare eventi, conferenze, convegni; uno spazio multivalente che sarà anche lo studio di posa di Marcello Santini.
Eugenia Serafini nelle due opere, esposte precedentemente nel 2019 a Roma all’evento “Apolidi: identità (non) disperse” di Palazzo Merulana a cura di Antonietta Campilongo, affronta il motivo dell’interscambiabilità etnica e il dramma delle migrazioni.
Con “Donne” tratta di interscambiabilità etnica facendo riferimento al mondo della moda per sottolineare come in questo ambito “il colore della pelle” qualsiasi esso sia è paritario, evidenziato attraverso interventi di pigmentazione sui volti delle due figure femminili.
Con “Solo lui: il mare” sottolinea il dramma delle migrazioni che vedono lo stesso mare luogo di morte e anche di salvezza, luogo in cui i trafficanti abbandonano il carico di “merci umane” e dal quale affiorano volti di donne circondati dalle onde.
Una bella sala con un antico grande camino del XVIII secolo presente al secondo piano, ospita sulle pareti in permanenza le opere di Paolo Berti ed Evandro Muti. Il nuovo spazio si preannuncia quale luogo dove non mancheranno qualità e cura per l’Arte, in modo semplice ma proficuo sia per chi crea l’arte, sia per chi l’apprezza e ne è appassionato.
Questa esposizione con l’inaugurazione della nuova sede, dove non mancheranno diversi ospiti, intende dare il via ad un nuovo anno che si preannuncia non solo molto impegnativo, ma anche ricco di eventi e iniziative atte a portare un po’ di dinamismo nella vita di questa nobile cittadina immersa nei Monti Cimini, piena di storia e di arte, accumulate nei secoli scorsi fino agli albori del nuovo millennio.
Eugenia Serafini è portatrice di un’arte totale tra gesto, copro, parola, atto creativo, a definire una nuova sinergia di emozioni coinvolgendo più sensi, ed è in questa prospettiva che ha dato vita a opere di grande suggestione come le Performances “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008 e l’installazione “Nuvola” portata a Roma fuori presso l’ambiente dell’Eur sotto il Colosseo quadrato in cui si avverte un forte valore estetico ed esistenziale restituiti da una cascata di immagini realizzate su cartoni che scendono lungo la gradinata. Su queste tre “Nuvole” si possono vedere i cicli della natura, della vita a ricercare l’armonia attraverso la stessa natura poiché l’uomo da solo non riesce a trovarla, mentre la natura recupera sempre quell’equilibrio necessario per rinascere ogni volta. queste le parole di Mirella Chiesa
“L’installazione ‘Nuvola’ rientra nel ciclo della natura come armonia. In essa l’Artista registra tutto un mondo in evoluzione dove, dal buio del nulla, scaturisce la forma, il colore e si arriva alla realtà esistenziale … Sui circa 100 metri di cartone ondulato farfalle, libellule, delfini, nuvole si delineano con efficaci effetti cromatici…l’arcobaleno terminale tradisce l’utopica ricerca di armonia dell’Artista. L’installazione diventa elemento di riflessione e di rivolta alla società di oggi”.
La passione per la poesia Eugenia Serafini l’ha esplorata e trasmessa anche con la sua arte: infatti in occasioni di ricorrenze particolari riferite a nomi di letterati di rilievo, ha sempre offerto il proprio contributo, omaggiandoli attraverso percorsi espositivi appositamente dedicati cui lei ha preso parte.
Basti pensare alla mostra organizzata e curata dal Prof Carlo Franza per i 50 anni dalla morte di Quasimodo svoltasi nel 2018 a Firenze al Plus Florence dove Eugenia ha esposto dipinti ispirati alla sua opera poetica in cui sono racchiusi l’amore e la nostalgia per la sua terra, la Sicilia, le ansie e le problematiche della società a lui contemporanea. Anche l’omaggio a Giacomo Leopardi per i 200 anni dell’uscita de” L’Infinito” ha visto l’artista nel marzo del 2019 esporre nell’ambito del progetto Scenari “Omaggio all’Infinito di Giacomo Leopardi” sempre a cura del Prof Franza a Firenze al Plus Florence piano rosso, dove l’artista ha presentato 20 opere in acrilico su carta piegata Fabriano ispirate ai versi del poeta a sugellare emozioni dove affiorano interrogativi sull’esistenza e sullo smarrimento dell’uomo impotente di fronte ad una Natura/Destino superiore e indecifrabile.
In questa occasione Eugenia Serafini attraverso segni e forme in movimento nel ritmo di armonie a sondare quell’aspetto infinito che abita i luoghi della natura, ha rievocato l’universo fatto di attese e illusioni, la malinconia e la solitudine del Leopardi: un esempio è “la Ginestra” dove coglie quel desiderio di spingersi oltre del poeta portando con sé tracce sfumate di nostalgici ricordi, dolci illusioni per non lasciarsi soffocare da una realtà di dolore.
Le opere di Eugenia Serafini si trovano in collezioni, musei e archivi di diversi paesi quali: Francia, Germania, Egitto, Lituania, Norvegia, Romania, Ucraina, Uruguay, Argentina, Molti sono i premi e riconoscimenti ricevuti tra i quali citiamo : “Premio Artista dell’amo” al Premium International Florence Seven Stars Firenze 2016, la “Targa alla Carriera” dal Comune di Tolfa nel 2014 e il “Leone d’Argento” per la Creatività 2013 alla Biennale di Venezia, il premio Rosse Pergamene, Poesia d’amore 2018, Sezione speciale Poesia e pittura “Dall’emozione all’immagine” con una raccolta di poesie d’amore dedicate a Roma, Premio ideato dalla nota poetessa, scrittrice e organizzatrice di eventi Anna Manna.
Silvana LAZZARINO Roma 3 dicembre 2021
Eugenia Serafini invitata all’ inaugurazione delle sale della
nuova sede Galleria Viva Via Santa Maria 24. – Soriano nel Cimino (VT)
sabato 4 dicembre ore 17.00, esposizione collettiva con due opere di Eugenia Serafini