Le due massime istituzioni musicali cittadine, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’Opera di Roma riprendono le loro attività

di Claudio LISTANTI

Riprendono progressivamente le attività dei teatri e delle sale da concerto.

A Roma questa volta protagoniste sono le due massime istituzioni musicali cittadine, L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Teatro dell’Opera.

Complice l’estate che (solitamente) permette a Roma di avere splendide serate da gustare all’aria aperta che, con il contributo della Musica, diventano sempre magiche a accattivanti. Per la necessaria ripresa dell’attività culturale post-covid l’occasione è stata presa al volo da entrambe le istituzioni che hanno, ognuna, costruito un programma di grande interesse nel pieno rispetto di tutte le disposizioni di sicurezza emanate dalle autorità competenti. Un atto questo di enorme peso specifico perché vuole essere un segnale forte verso una categoria di lavoratori che si è trovata interamente in difficoltà la cui importanza nel mondo culturale del nostro paese ci è sembrata messa in secondo piano, quasi dimenticata.

Antonio Pappano assieme all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia fotografati nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica

Per Santa Cecilia partenza il 9 luglio presso la Cavea dell’Auditorium nel nome di Beethoven.

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia durante il blocco dei concerti dovuto all’emergenza sanitaria non ha abbandonato il suo fedele pubblico utilizzando la potente arma dello ‘streaming’ per trasmettere le registrazioni di alcuni tra i più importanti concerti prodotti negli ultimi anni, una iniziativa che ha tenuto vivo l’interesse degli appassionati riuscendo a far entrare nelle case di ognuno esecuzioni di ottimo livello.

Fig. 2 Una immagine di Ludwig van Beethoven

Ora siamo alla ripartenza. Il luogo deputato per la rinascita è la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica che ospiterà un Festival dal titolo ‘Beethoven STARt’ facente parte delle celebrazioni organizzate per ricordare il genio del grande Ludwig van Beethoven a duecentocinquanta anni dalla nascita.

Sono cinque serate in cui sarà possibile riascoltare l’integrale delle nove Sinfonie eseguite dall’Orchestra e dal Coro dell’Accademia dirette da Antonio Pappano. Il primo appuntamento è per il 9 luglio alle ore 21 con le Sinfonie n. 1 e n. 3 “Eroica” per proseguire il 13 luglio ore 21 con le Sinfonie n. 4 e n. 7, il 16 luglio (ore 21) con le Sinfonie n. 2 e n. 6 “Pastorale” e il 21 luglio (ore 21) con la n. 8 e la n. 5. Gran finale il 24 luglio (sempre alle 21) con la Sinfonia n. 9 “Corale” che vede un cast prevalentemente italiano con Maria Agresta soprano, Sara Mingardo contralto, Saimir Pirgu tenore e Vito Priante basso. Il Festival è realizzato con il Patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania.

Fig. 3 La violinista Anna Tifu

Dopo questo avvio scoppiettante, la stagione estiva di Santa Cecilia continuerà con altre tre serate per giungere alla consueta pausa di agosto con appuntamenti di carattere più popolare.  Sempre alla Cavea con inizio alle 21, il 29 luglio Libertango un sensuale viaggio nella musica sudamericana di musicisti come Ariel Ramirez, Fernando Otero, Carlos Guastavino e Astor Piazzolla con brani interpretati dal Coro dell’Accademia di Santa Cecilia diretto da Piero Monti e dall’ensemble Anna Tifu Tango Quartet, una formazione strumentale con la giovane violinista riesce ad entrare in rapporto con il repertorio di avanguardia.

Il 31 luglio un altro ‘monumento’ della Storia della Musica, i Carmina Burana di Karl Orff, un classico sempre verde molto amato dal pubblico, con il Coro dell’Accademia di Santa Cecilia diretto da Piero Monti. Il 6 agosto il direttore Carlo Rizzari guiderà l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia in un concerto dal titolo esplicativo ‘Mozart sotto le stelle’ interamente dedicato al genio salisburghese. Ci saranno grandi pagine come la Sinfonia Concertante K297b e la Sinfonia n. 36  K 425 “Linz” ed alcune ‘stuzzicanti’ composizioni come : Luci care, luci belle K 346, Gloria K 317 in do magg., Mi lagnerò tacendo K 437, Ave verum K 618 in re magg, e Più non si trovano K 549 in si bem magg. Per l’occasione è prevista la partecipazione di alcune delle prime parti dell’Orchestra ceciliana come Francesco Di Rosa oboe, Andrea Oliva flauto, Guglielmo Pellarin corno, Andrea Zucco fagotto.

Fig. 4 Il direttore Carlo Rizzari

Dopo la pausa agostana si riprende il 4 settembre quando alle 21, sempre presso la Cavea l’Orchestra e Coro dell’Accademia saranno diretti da Alexander Lonquich, nella doppia veste di direttore e pianista, per proseguire con lo speciale omaggio a Beethoven. Nel programma l’Ouverture scritta per il Coriolano di H. Joseph Collin, il Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra e la Fantasia Corale.

Poi di nuovo Antonio Pappano con altri due appuntamenti di grande interesse assieme all’Orchestra di Santa Cecilia. L’11 settembre alle ore l’Ouverture Re Stefano di Beethoven, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 di Mendelssohn con il contributo del pianista Francesco Libetta e la Sinfonia “Jupiter” di W.A. Mozart. Il 24 settembre con grandi pagine di compositori francesi come Le tombeau de Couperin di Ravel, la Sinfonia in do di Bizet e il Concerto per violoncello n. 1 di Camille Saint-Saëns, quest’ultimo interpretato dal primo violoncelli dell’Orchestra ceciliana, Luigi Piovano.

Fig. 5 Il direttore Antonio Pappano ©Musacchio & Ianniello

A questo punto l’autunno avrà già iniziato il suo corso ma la tristezza dell’addio all’estate sarà mitigata da un attesissimo concerto in programma alle 20,30 del 25 settembre: il recital di Maurizio Pollini che segnerà il ritorno dei concerti nella grande cornice della Sala Santa Cecilia  con un concerto di autori e brani congeniali all’arte del grande pianista milanese: gli Intermezzi op. 117 di Brahms, Drei Klavierstücke di Schönberg, e quattro grandi pagine di Chopin come la Polacca op. 44, la Barcarola op. 60, la Mazurka op. 56 n. 3 e lo Scherzo op. 39.

Fig. 6 Il manifesto di Opera al Circo Massimo

L’Opera di Roma riparte dal Circo Massimo. 21 serate di spettacolo dal 16 luglio al 13 agosto.

Molto attesa è la ripresa dell’attività del Teatro dell’Opera che ha scelto come punto di ripartenza il grandioso scenario del Circo Massimo presso il quale si svolgerà la tradizionale Stagione Lirica Estiva solitamente ospitata presso le Terme di Caracalla. Motivi inerenti ad una maggiore osservanza delle disposizioni anti-Covid hanno suggerito questo cambio

Per comprendere con maggior chiarezza quanto detto citiamo le parole di Carlo Fuortes sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, pronunciate in occasione della conferenza stampa di presentazione della stagione.

”… Abbiamo individuato nel Circo Massimo lo spazio ideale, emblematico, per realizzare la stagione estiva del Teatro. Nell’immaginario di tutti è un luogo di festa e di celebrazione, tra i più grandi luoghi di spettacolo mai realizzati dall’uomo. Rende possibile la realizzazione di una platea da mille posti, ma soprattutto di un palcoscenico da 1.500 metri quadrati che ci consentirà di rispettare le norme di sicurezza per il pubblico e per gli artisti. Sarà un’occasione – ha proseguito Fuortes – per assistere a delle produzioni che saranno dei veri e propri colossal. Una occasione da non perdere per tutti i romani e per i turisti che, lo spero, torneranno ad ammirare la nostra Città”.
Fig. 7 Un momento della costruzione della platea al Circo Massimo © Yasuko Kageyama

Dal 16 luglio al 13 agosto 2020, il programma propone ventuno serate di spettacolo ospitate su di un nuovo palcoscenico, progettato e realizzato nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19, garantendo il distanziamento interpersonale e la massima sicurezza. Potrà contenere un massimo di mille spettatori che potranno usufruire di quattro ingressi diversi e separati.

La partenza del 16 luglio è affidata ad una delle opere più conosciute e apprezzate del repertorio lirico di tutti i tempi: Rigoletto di Giuseppe Verdi. Un grande classico quindi che sarà rappresentato con un nuovo allestimento affidato a Damiano Michieletto e la direzione di Daniele Gatti, direttore musicale del Teatro dell’Opera. Le scene sono di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti, i movimenti coreografici di Chiara Vecchi e le luci di Alessandro Carletti.

La compagnia di canto è di prestigio ed è composta da Iván Ayón Rivas Duca di Mantova, Luca Salsi Rigoletto, Rosa Feola Gilda, Riccardo Zanellato Sparafucile, Martina Belli Maddalena, Gabriele Sagona Conte di Monterone, Alessio Verna Marullo, Pietro Picone Matteo Borsa e Matteo Ferrara Conte di Ceprano. Irida Dragoti, uno dei giovani talenti selezionati per la seconda edizione del progetto “Fabbrica” Young Artist Program dell’Opera di Roma interpreterà il ruolo di Giovanna.

Dopo la prima di giovedì 16 luglio che sarà trasmessa in diretta televisiva su Rai 5, lo spettacolo avrà altre due recite per il 18 e 20 luglio.

Fig. 8 Prove di Rigoletto. Luca Salsi baritono e Damiano Michieletto regista © Yasuko Kageyama

 Dopo Rigoletto altri due importanti appuntamenti ma con esecuzioni in forma di concerto.

Prima Il barbiere di Siviglia di Rossini con la prima prevista per il 22 luglio e ben 6 repliche (29 luglio e 1,4,8,11 e 13 agosto) Figaro sarà Davide Luciano. Per gli altri ruoli Giorgio Misseri Conte d’Almaviva, Chiara Amarù e Miriam Albano si alterneranno nel ruolo di Rosina. Ancora nel cast Marco Filippo Romano Don Bartolo, Nicola Ulivieri Don Basilio, Francesca Benitez Berta e Alessandro Della Morte, giovane talento della terza edizione di “Fabbrica” – Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma Fiorello. Stefano Montanari dirigerà l’Orchestra ed il Coro del Teatro dell’Opera di Roma.

Poi Die Lustige Witwe (La vedova allegra) di Franz Lehár, sempre con la direzione di Stefano Montanari. Prima il 31 luglio con tre repliche (5,7 e 12 agosto). Eseguita in lingua originale, avrà nei ruoli di Anna Glawari e Danilo Danilowitsch rispettivamente Nadja Mchantaf e Markus Werba. Il cast vede poi Andrea Concetti Mirko Zeta, Hasmik Torosyan Valencienne, Juan Francisco Gatell Camille de Rossillion, Simon Schnorr Vicomte Cascada, Marcello Nardis Raoul de St. Brioche, Roberto Maietta Kromow, Andrii Ganchuk Prischitsch, Sara Rocchi Prascowia. Completano il cast i talenti dell’attuale edizione di “Fabbrica” – Young Artist Program: Arturo Espinosa Bravo Bodganowitsch, Marianna Nappa Sylviane, Angela Schisano Olga. Maestro del coro Roberto Gabbiani.

Fig. 9 Un momento della costruzione della platea al Circo Massimo © Yasuko Kageyama

Uno spazio rilevante è riservato alla Danza. Il 25 luglio (con repliche il 26 e 30 luglio, il 2 e 3 agosto) una nuova produzione, Le quattro stagioni uno spettacolo su musiche Antonio Vivaldi e firmato dal coreografo romano Giuliano Peparini che con questa occasione è alla terza creazione per la compagnia di balletto dell’Opera di Roma. Scene e costumi sono firmati, rispettivamente da Andrea Miglio e Anna Biagiotti con le luci di Marco Vignanelli e le proiezioni di Edmondo Angelelli.

Peparini ha preparato una coreografia che rispetta pienamente il necessario distanziamento interpersonale e vedrà protagonisti per le parti soliste i danzatori Rebecca Bianchi, Susanna Salvi, Sara Loro, Marianna Suriano, Michele Satriano, Claudio Cocino, Alessio Rezza e Giacomo Castellana assieme al Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera. Allo spettacolo parteciperà come voce recitante l’attore Alessandro Preziosi mentre la parte musicale è eseguita su base registrata alla quale partecipa l’Orchestra del Teatro dell’Opera con Vincenzo Bolognese, violino solista concertante.

Ma uno dei concerti più attesi è quello di giovedì 6 agosto con replica domenica 9. E’ infatti il ritorno sulle scene romane di una stella della lirica di tutto il mondo il soprano Anna Netrebko, cantante ovunque applaudita e stimata. Al suo fianco il tenore Yusif Eyvazov. Assieme, sotto la direzione di Jader Bignamini, interpreteranno celeberrimi brani di Giuseppe Verdi, Francesco Cilea, Giacomo Puccini, Michail Glinka, Antonín Dvorák, Pietro Mascagni e Umberto Giordano.

Claudio LISTANTI    Roma 28 giugno 2020