di Lori FALCOLINI
COMPOSIZIONI CROMATICHE
“…Amo i colori, tempi di un anelito
inquieto, irrisolvibile, vitale…” (Colori di Alda Merini)
Artista-performer apprezzata a livello internazionale, Anna Romanello espone presso la Galleria Area di Roma opere pittoriche con interventi xilografici.
Il filo conduttore è il colore inciso dall’intensità di un gesto che performa il segno. Si sente, nell’opera della Romanello, la lezione rivoluzionaria del maestro incisore Stanley William Hayter e l’atmosfera surrealista dell’Atelier 17 di Parigi da cui parte la sua arte. Il supporto incisorio è corpo emozionale, la punta xilografica è il ponte che unisce il fuori al mondo interiore dell’artista. Anche la scelta del colore non è casuale. Il cromatismo che attraversa le opere della Romanello torna sempre alla mitica terra di Sibari, luogo nativo e paesaggio archetipico dell’anima. Aranci, ocra, gialli e verdi si accendono nei percorsi della creatività mentre il segno migra con la stessa drammaticità dalla fotografia al plexiglass alla lastra metallica alla tela.
In Marylin 2020 astrazioni inquietanti sembrano fuoriuscire dalle velature cromatiche, ancorandosi all’icona di una Marylin Monroe replicante. La composizione intreccia fascinazioni di luoghi e rimandi culturali: l’America, il cinema, i graffiti della metropoli, i décollages e gli effaçages di Mimmo Rotella, la trasgressione.
Un’isola di colori terrosi si addensa in Obelisco 2020 interrompendo la tensione verticale delle bande aranciate. L’obelisco, come periscopio sul mondo, si allunga verso il confine superiore dell’opera richiamando a sé il suo doppio.
Frantumi prende vita da una delle teche costruite, lungo gli argini del Tevere, per Mediterranea – festival della letteratura e delle arti.
Anna Romanello dialoga con le parole poetiche ormai schiarite dal tempo.“…ruggini con viola/ di prugna velato, e ovali verdi, con in fondo/ l’ombra della foresta romanza…” (P.P. Pasolini, Poesia in forma di rosa).
Il segno inciso compone racconti scheggiati e trasparenze. Le arcate del ponte, sullo sfondo, indietreggiano sospinti da vortici cromatici.
I luoghi sono spazi immaginali che la creatività trasmuta in universi grafici.
Lori FALCOLINI Roma 2020