di Eleonora PERSICHETTI
In occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, la celebre Tavola Lucana sarà esposta nella Chiesa di San Domenico fino al 5 dicembre. I visitatori potranno scoprire alcuni dettagli poco noti delle sue opere e della sua persona, come i sogni, i successi e i fallimenti dell’artista immerso in un’architettura apparentemente incompiuta
La Tavola Lucana, il celebre autoritratto attribuito a Leonardo da Vinci, torna in Italia, ad Alba. Dopo il grande successo riscosso a Madrid nell’ambito della mostra Los rostros del genio allestita al Palacio de las Alhajas e alla Biblioteca Nacional, fino al 5 dicembre sarà esposto all’interno della Chiesa di San Domenico per un’esclusiva mostra, promossa da CRC Innova con il contributo di Fondazione CRC. La mostra, a ingresso libero, èvisitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Sorprendenti applicazioni tecnologiche accompagnano il visitatore alla scoperta del celebre autoritratto attribuito al più grande artista di tutti i tempi, conservato in una raccolta privata di Salerno e ritrovato dallo studioso di storia medievale Nicola Barbatelli nel dicembre 2008.
“Correva l’anno 2008 quando Barbatelli, impegnato in una serie di ricerche all’interno di un antico palazzo aristocratico di Salerno, si trovò fra le mani un dipinto raffigurante un uomo con barba e cappello, la cui somiglianza con i ritratti di Leonardo da Vinci è strabiliante…”.
L’opera, che raffigura Leonardo da Vinci ripreso di tre quarti in semi-profilo,si inserisce nella vexata quaestio dell’identificazione del volto del maestro e rappresenta una tra le più accreditate e illustri testimonianze che, dai primissimi anni del Cinquecento, raccontano la genesi di un genere iconografico talvolta mitizzato da forzature celebrative.
Il lavoro, sottoposto alle scrupolose analisi scientifiche condotte dagli esperti del CNR dell’Università Federico II di Napoli e del Circe – Innova, presenta il volto di Leonardo da Vinci con caratteristiche fisiche molto diverse dalle aspettative e da quelle già evidenziate dal famoso ritratto di un anziano custodito nella Biblioteca Reale di Torino. “Dopo il grande successo della mostra Per un rinnovamento immaginista del mondo – commenta Giandomenico Genta, Presidente della Fondazione CRC – da pochi giorni conclusa nella chiesa di San Domenico, la Fondazione CRC rinnova il suo impegno per la promozione di iniziative culturali di alto profilo ad Alba”.
“Nei prossimi giorni i cittadini albesi e i tanti turisti presenti in questo periodo potranno ammirare da vicino un’opera dalla storia davvero intrigante, attribuita a Leonardo da Vinci. Un’occasione unica per celebrare i 500 anni dalla scomparsa di uno dei più grandi geni di tutti i tempi”.
Eleonora PERSICHETTI Roma 22 novembre 2019