redazione
Al via l’estate del Teatro Massimo di Palermo con un programma di opere, concerti e balletti al Teatro di Verdura nel parco di Villa Castelnuovo
Domenica 4 luglio alle 21.15 il primo concerto diretto da Omer Meir Wellber. In programma due capolavori musicali del Novecento e il cinema di Ejzenstejn su grande schermo.
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Si torna all’aperto, tra i gelsomini e le ipomee di uno dei parchi più belli di Palermo, per dare il via alla stagione estiva del Teatro Massimo che dal 4 luglio al 10 agosto proporrà un programma di appuntamenti da non perdere. E sarà la bacchetta del direttore musicale, Omer Meir Wellber, a dirigere, domenica 4 luglio alle 21.15, due capolavori del Novecento: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Sergej Rachmaninov, con l’istrionico e inventivo Daniel Ciobanu al pianoforte, e la Cantata Aleksandr Nevskij di Sergej Prokofiev che vedrà impegnati insieme all’Orchestra, il mezzosoprano Natalia Gavrilan, e il Coro del Teatro Massimo, diretto dal Ciro Visco.
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Si comincia con una delle pagine più famose di Sergej Rachmaninov, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in Do minore op. 18. Una pagina traboccante di pathos che ha goduto fin dalle prime esecuzioni di un grande successo e che unisce a una scrittura solistica ai limiti delle possibilità esecutive, una tematica di notevole espressività. Solista è il giovane pianista rumeno Daniel Ciobanu, già affermato per la particolare personalità musicale e la padronanza tecnica, che lo hanno portato ad esibirsi sulle più importanti platee internazionali, dalla Carnegie Hall di New York, alla Gewandhaus di Lipsia, alla Konzerthaus di Berlino e in tournée in Giappone, Cina, Taiwan, Sud Africa e Brasile.
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La seconda parte del programma è dedicata invece alla Cantata Aleksandr Nevskij per mezzosoprano, coro e orchestra, che Sergej Prokofiev trasse dalle musiche di scena per il film omonimo di Sergej Ejzenstejn.
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L’esecuzione sarà accompagnata dalla proiezione su grande schermo delle scene del film che viene presentato nella versione restaurata dallo studio cinematografico Mosfilm nel 1986. Al centro del racconto è l’episodio storico della resistenza russa guidata da Aleksandr Nevskij contro la doppia minaccia da Oriente (l’impero mongolo) e da Occidente (i cavalieri teutonici e svedesi) alla metà del XIII secolo. Un tema che nell’Unione Sovietica del 1938, costretta a confrontarsi con l’espansionismo tedesco, era drammaticamente attuale. Solista è il mezzosoprano moldavo Natalia Gavrilan che il pubblico del Teatro Massimo ha già avuto modo di apprezzare nel 2012 nella Damnation de Faust diretta da Roberto Abbado e negli ultimi mesi come Alisa in Lucia di Lammermoor, sempre con la direzione di Roberto Abbado. Il Coro del Teatro Massimo è diretto da Ciro Visco.
Biglietti: da 30 a 8 euro in vendita presso la biglietteria del Teatro Massimo, online, tramite il call center e nei giorni di spettacolo anche al botteghino del Teatro di Verdura a partire da due ore prima dell’inizio.
Riduzioni: giovani fino a 26 anni, titolari Card Under 35 2020, abbonati alla stagione 2020, donatori #iorinuncioalrimborso, studenti dell’Università di Palermo, del Conservatorio A. Scarlatti di Palermo e dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, soci Uncalm, gruppi (minimo 20 persone per la stessa data), titolari Diamond Card
Ufficio Stampa
Fondazione Teatro Massimo
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