di Franco LUCCICHENTI
All’asta di Sotheby la prima “opera d’arte” eseguita dall’intelligenza artificiale è stata venduta per 1,1 milioni di euro. Si tratta di un grande ritratto di Alan Turing, visto che la stima era 100 mila euro, i candidati acquirenti dovevano essere numerosi (fig. 1)
L’autore, l’intelligenza artificiale appunto, non ha percepito nessun compenso. Forse l’artista NON ESISTE, ma il compratore si. Compratore e venditore si sostanziano in un ente che rappresenta un MONOTEISMO laico che ha come scopo non l’arte ma l’interesse economico. L’aspetto MISTICO è l’arricchimento.
Molti artisti hanno vissuto anni di povertà prima del successo, nel nostro caso l’autore che è un MECCANISMO (fig. 2) ha avuto già dalla prima opera un incredibile successo.
Fare arte è formalizzare un pensiero che diventa bellezza; questo processo, nel ritratto di Turing è stato ISTANTANEO, fuori dal tempo. Il meccanismo non ha formulato nessun pensiero e l’opera è apparsa come un fantasma che si materializza in un disegno su un grande foglio.
Come è stata fatta la domanda al meccanismo per ottenere il fantasma non lo so. L’intelligenza artificiale è un contenitore semi infinito di COSE del mondo compreso un gran numero di ritratti di Turing. Una procedura complessa sarà stata messa in atto per formalizzare la risposta istantanea e sorprendente. Forse l’arte è nella procedura non nel disegno col ritratto, ma sicuramente è nella cifra pagata dal compratore il vero artista dell’evento. Prima o poi l’intelligenza artificiale chiederà a noi umani un’ opera d’arte (fig. 3).
A quel punto la COSCIENZA ARTIFICIALE del meccanismo sara’in grado di riconoscere che la Madonna del cardellino di Raffaello è un altra cosa? (fig. 4).
Franco LUCCICHENTI Roma 15 Dicembre 2024