redazione
La mostra in corso alle Sale del Castellare di Palazzo Ducale a Urbino ha già totalizzato oltre 2500 visitatori e segna in modo positivo la riapertura della stagione delle mostre 2021.
Le opere di Luciano Ventrone catturano la luce in un modo così straordinario da incantare chiunque si avvicini ad ammirarle.
Dal titolo “Luciano Ventrone. Il pittore dell’iperbole” è curata da Vittorio Sgarbi, che ha voluto fortemente omaggiare il grande artista contemporaneo a poche settimane dalla sua improvvisa scomparsa.
«Le persone vengono a vedere le opere di Luciano Ventrone perché vogliono meravigliarsi. – evidenzia Sgarbi – Ventrone ha saputo affermarsi come grande maestro nella figurazione, con un virtuosismo eccezionale. L’artista sembra cercare un assoluto, una essenza, che, nell’opera, accresce la realtà, non si limita a riprodurla. È di più. Ventrone è il pittore dell’iperbole. E iperboliche, esagerate, barocche appunto, sono le sue opere, piuttosto che iperrealistiche. Una grande illusione».
La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 18, con ingresso gratuito.
Luciano Ventrone è un maestro impareggiabile della pittura e sa catturare la luce in modo sublime imprimendola nel colore. La mostra di Urbino espone quarantacinque opere, di cui alcune mostrate al pubblico per la prima volta in assoluto.
Il critico Federico Zeri ha definito Luciano Ventrone “L’ultimo erede di Caravaggio”, con la sua rappresentazione della realtà oltre il reale. Lavorando direttamente sulla fotografia, Ventrone è in grado di cogliere quei dettagli non visibili all’occhio umano e che meravigliano sempre lo spettatore.
Da scoprire prima con un’osservazione ravvicinata, quasi da microscopio, per poi allontanarsi dai dipinti e scoprirne la totalità. Diceva Ventrone della sua arte:
“Lo studio della pittura non è la mera rappresentazione dell’oggetto ma è colore e luce: i giusti rapporti fra le due cose danno la forma nello spazio. Il soggetto non va visto come tale ma astrattamente”.
Luciano Ventrone è tra gli artisti italiani maggiormente conosciuti a livello internazionale. Ha esposto nei più importanti musei e gallerie, da Roma a Milano, da Londra a Singapore, da New York a Mosca e San Pietroburgo. Nelle sue opere crea mondi suggestivi, carichi di vissuto e di emozione. La scelta dei soggetti lo lega a grandi pittori del passato, tuttavia la sua attenzione per l’applicazione della pittura, il suo trattamento del colore e della luce lo pongono tra i contemporanei.
La mostra, promossa dal Comune di Urbino, è un progetto di Contemplazioni, in collaborazione con l’Archivio Luciano Ventrone, con il coordinamento generale di Gianluca Bellucci.
«La mostra di Luciano Ventrone – sottolinea il sindaco Maurizio Gambini – assume un significato speciale: diventa il simbolo di una rinascita delle attività culturali nella nostra città, dopo una lunga pausa forzata, a causa della pandemia da Covid-19 che ci ha accomunato al resto del mondo. Luciano Ventrone ci ha lasciato di recente, all’improvviso. A Urbino questa mostra si carica quindi idealmente dell’energia vitale dell’autore e ci trasmette un’eredità creativa che rimarrà per sempre a disposizione degli amanti dell’arte».
Per informazioni: Info Point IAT tel. +39 0722 378205 / +39 0722 2613 – info@vieniaurbino.it / iat.urbino@regione.marche.it http://www.vieniaurbino.it
CONTATTI STAMPA
Gabriele Cavalera Comune di Urbino – gcavalera@comune.urbino.ps.it
Sara Stangoni Comunicazione – press@sarastangoni.it
Carmen Pellettieri Contemplazioni – carmen@contemplazioni.it