di Silvana LAZZARINO
XXXV Premio Letterario Camaiore- Francesco Belluomini
La cerimonia di premiazione si svolge al Lido di Camaiore presso la Sala meeting Duse del suggestivo Park Hotel Villa Ariston, sabato 16 settembre 2023 alle ore 21.00
Partendo dalla natura di cui essere custodi lasciandosi avvolgere dai suoi orizzonti dove ritrovare un nuovo ascolto di sé, ma anche dal contesto sociale in cui recuperare il rispetto delle identità ad iniziare da un rinnovato modo di osservare sé e gli altri entro un discorso in cui far coesistere individualità e alterità, l’artista Eugenia Serafini racconta dell’uomo e dei suoi percorsi fatti di sogni e speranze, desideri e attese attraverso rappresentazioni avvolgenti e di grande forza evocativa. Di grande intensità emozionale, le sue opere – che spaziano dalla pittura alla scultura, dall’installazione alla performance, compresi i libri di artista-nel descrivere la natura ed il contesto sociale ed ecologico, mirano a sottolineare come in riferimento a quest’ultimo, sia urgente il bisogno di salvaguardare il nostro Pianeta sempre più a rischio per lo sfruttamento eccessivo delle sue risorse.
Nata a Tolfa (RM) piccolo e interessante borgo etrusco, e attiva tra Roma e la Toscana, per anni docente presso l’Università della Calabria, all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, Eugenia Serafini non è soltanto una pittrice dalla rara sensibilità capace di costruire ponti di speranza dove uomo e natura siano in sintonia, ma è anche poeta sensibile e profonda, performer e installazionista di gran talento e spessore emotivo, e ancora giornalista e autrice di fiabe e racconti. Attraverso colori decisi e delicati regala i battiti di una natura permeata dal respiro del vento, dal filtrare dei raggi del sole o dal sottile rumore della pioggia. In questi ritmi e alchimie prendono forma immagini di alberi e di scenari legati al cosmo con i pianeti a suggerire il mistero e la bellezza della vita nella sua continua ciclicità che ritorna e si rinnova nel tempo.
Di emozioni legate ad incontri, affetti familiari, momenti unici condivisi con i suoi studenti dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, di sensazioni mai dimenticate, dettate dalla bellezza di atmosfere tra arte e storia e dagli scorci e paesaggi in territori vissuti sin dall’infanzia e che tornano con una sorta di ineluttabilità in quello che la poeta Serafini chiama in sottotitolo “Piccolo Tour Roma-Carrara e ritorno”, tratta il poemetto “Canto dell’Effimero” di Eugenia Serafini edito da ARTECOM-onlus 2023 in versione bilingue italiano e rumeno, cui è stata assegnata la Menzione Speciale insieme ad altri quattro autori alla XXXV Edizione del prestigioso Premio Letterario Camaiore-Francesco Belluomini.
Accanto alle Menzioni Speciali il Premio contempla i Riconoscimenti alla Carriera assegnati a Luigi Fontanella docente alla Stony Brook University di New York per l’opera “Dell’ultimo orizzonte. Poesie scelte (1970-2021)” Edito da Interlinea e a Dante Marianacci per l’opera “Bagliori planetari” (Aragno), le Menzioni ai Traduttori e la Menzione alla Memoria conferito ad Alberto Toni con “Tempo d’opera” (edito da Il ramo e la foglia).
Senza dimenticare Il Premio Internazionale assegnato a Diane Seuss per “La Ragazza dalle quattro gambe” (Ensemble) Stati Uniti, già Premio Pulizer 2022, il Premio Speciale ad Eugenio De Signoribus con il testo “Nel Villaggio oscuro” (Manni editore).
Il Premio Camaiore Proposta “Vittorio Grotti” XXXI Edizione, a Diletta D’Angelo con “Defrost” (Interno Poesia) alla quale è stato assegnato anche il Premio SIAE Under 35 per la stessa opera, dalla Giuria composta da Rosanna Lupi e Giulio Rapetti Mogol.
Nella Cinquina dei Finalisti figura anche il critico e storico dell’arte Duccio Trombadori con l’opera “Frottole” (Maretti Editore).
La cerimonia del prestigioso Premio alla presenza del Sindaco Marcello Pierucci, che vede quale Presidente di Giuria Rosanna Lupi, moglie del poeta Francesco Belluomini, affiancata dai giurati Michele Brancale, Cinzia Demi, Simone Gambacorta, Federico Migliorati, Renato Minore, Ottavio Rossani, si svolge il 16 settembre 2023 alle ore 21,00 nella “Sala meeting Duse” del suggestivo Park Hotel Villa Ariston del Lido di Camaiore: un Castello in stile medioevale costruito nei primi del Novecento, dove furono ospiti eccezionali, quali Eleonora Duse, Gabriele D’Annunzio, Giacomo Puccini, Marlene Dietrich.
A condurre la serata è lo scrittore, critico d’Arte e personaggio televisivo Luca Nannipieri, letture dell’attore Iacopo Vettori.
Nella serata del 16 Settembre, un momento molto significativo ed emozionante sarà quello dedicato alla presentazione del libro di Francesco Belluomini “La mala erba: Il caso Lavorini”, pubblicato postumo da Ed. Bonaccorso, per volontà della moglie Rosanna Lupi, custode preziosa del lascito poetico e culturale del grande poeta, fondatore del Premio stesso che ha avuto tra i premiati i più bei nomi della poesia italiana ed estera.
La Menzione Speciale attribuita all’opera poetica di Eugenia Serafini, giunge come riconoscimento dovuto e meritato alla poeta e scrittrice, nonché artista multimediale, che ha fatto della creatività e dell’arte motivo della sua esistenza. Non a caso è bello ricordare in questa occasione tanto prestigiosa, il Red Carpet di Serafini, per il film documentario “Poeti”, diretto da Tony D’Angelo e presentato nella sezione “Controcampo Italiano” alla 66^ Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia 2009.
La traduzione in rumeno del poemetto di Eugenia Serafini “Canto dell’Effimero” è a cura del prof. George Popescu, persona di grande cultura e sensibilità, docente di Letteratura Italiana all’Università di Craiova, traduttore di Pasolini, Sereni e dei massimi scrittori e poeti italiani, nonché saggista e poeta lui stesso.
Parole e immagini in queste pagine intessono una danza per accompagnare il lettore nei ricordi lontani eppure vicini dell’artista e autrice. Con prefazione al testo italiano a cura di Elio Pecora, e prefazione al testo rumeno e traduzione di George Popescu, postfazione a cura di Nicolò Giuseppe Brancato, il poemetto con riferimento ai ricordi talora velati da una carezzevole nostalgia che non intacca l’energia interiore, mette in luce quella leggerezza con cui affacciarsi ad ogni nuovo giorno, vivendo ogni situazione con consapevole meraviglia perché anche le più piccole cose e situazioni seppur di breve durata, sono importanti. Tutto viene esaltato dalla forza evocativa delle parole che si susseguono veloci, guizzanti ad incontrare i disegni da lei stessa realizzati, per un ascolto/lettura visivo emozionale. Questo diario poetico come lo definisce nella postfazione Nicolò Giuseppe Brancato, cui l’autrice e artista Eugenia Serafini ha dato vita in seguito ai frequenti viaggi cadenzati dal ritmo del treno che la conduceva da Roma a Carrara e viceversa
“è un diario di sentimenti, sensazioni, esperienze, emozioni universali, ove la brevità è suggerita anche dal veloce succedersi di immagini durante il viaggio in treno: e d’altra parte, il termine ‘diario’ non è sinonimo di ‘effimero’ sostantivato?”.
Si è accompagnati attraverso i versi e le delicate immagini a percorrere uno spazio temporale denso di ricordi, e affetti che non si spegneranno mai perché impressi nella memoria e negli occhi dell’autrice, capace come poche di raccontare – attraverso la sua esperienza fatta di incontri, scoperte, momenti di riflessione innanzi al paesaggio, dove si insinuano le cave del marmo di Carrara – la vita che anima ogni aspetto di quei luoghi dove ogni persona conosciuta e vista, ogni strada e abitazione, ogni scorcio paesaggistico e architettonico risuona di autentica bellezza tra tradizione e tempo presente.
La parola poetica diventa espressione dell’essenza di ogni attimo o momento vissuto che acquista nuova forza e allo stesso tempo una velata tenerezza nel raccontare ora smarrimento e felicità, ora distacco e riconciliazione, volgendo lo sguardo ai luoghi della natura, ai ricordi, ai sentimenti. Così scrive Elio Pecora nella prefazione:
“Eugenia Serafini non rifugge l’effimero se lo accoglie nel canto e, dunque, lo elogia, lo ferma, lo scandaglia, lo intona. E dove lo smembra fino al bisillabo, dove lo allude nel segno veloce o in uno stormo irrequieto, che altro fa se non toccarne la brevità e l’incompiutezza in questa fermandosi, e placa l’ansia nemmeno nominandola? In un tale effimero e nella sua attentata leggerezza si muovono e si pronunciano i momenti dell’esistenza, lacerti di verità accostate. Così la pena e l’allegria, il bisogno d’amore e la sua perdita, il dubbio che consuma e il desiderio che non s’arrende, il pensiero della morte e i meandri della memoria s’intrecciano e si alternano nei versi brevi, nelle frasi in corsa per declivi di inchiostro sottile, dietro cancellature che lasciano trapelare il negato e l’incauto.”.
L’atto creativo di Eugenia Serafini qui si realizza nella complessa forma grafica dove la ricerca del rapporto Spazio-Segno si manifesta a pieno mediante la parola nel restituire l’espressione più autentica di sé entro un luogo dove si incontrano visione e percezione per lasciare al lettore l’occasione di ritrovare quel suono interiore legato ad un sentire personale che non esclude una partecipazione universale, poiché ogni vissuto e storia, ogni esperienza pur nella sua unicità è parte di questo cammino comune. Cammino in cui essere pronti a cogliere l’effimero a lasciarsi catturare e avvolgere da esso in una danza che lascia tracce. Il rapporto Spazio-Segno centrale nella ricerca dell’artista qui espressa in modo compiuto anche nella sua forma grafica, sottolinea quel legame tra memoria e scrittura. Riguardo questa ricerca legata al rapporto Spazio/Segno George Popescu sempre nella prefazione sostiene: “in una simile proiezione visionario-scritturale, si reprime al limite, l’autonomia ‘semnificante’ della parola, se ne denuncia l’unicità, lasciando aperte multiple aperture per una comprensione, a sua volta, ‘particolare-individuale’, da parte del lettore in un libero confronto, e non meno ingegnoso, con il proprio codice di decifrazione”.
E sull’effimero così scrive George Popescu sempre nella prefazione:
”effimero senza essere mai passeggero, fuggevole, si riferisce alla durata di una giornata oppure meno, e tuttavia niente impedisce all’autore di estrarre da esso l’essenza del quotidiano; ciò che si è insinuato nell’attimo vissuto, ritornato dall’oblio alla vita, continua a persistere interrogandoci, indagandoci, obbligandoci ad una risurrezione del rapporto che anticipavo prima Spazio/segno”.
Eugenia Serafini, è portatrice di un’arte totale tra gesto, copro, parola, atto creativo, a definire una nuova sinergia di emozioni coinvolgendo più sensi, ed è in questa prospettiva che ha dato vita a opere di grande suggestione come le Performances a partire da testi poetici presenti in “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008 e l’installazione ambientale “Nuvola” portata fuori presso l’ambiente dell’Eur al Colosseo quadrato. Prestigiose sono state le sue collaborazioni con protagonisti della letteratura e dell’arte e del cinema: tra tutti menzioniamo la collaborazione con il professor Mario Verdone del quale ha condiviso stima e amicizia.
Le opere di Eugenia Serafini si trovano in collezioni, musei e archivi di diversi paesi quali: Francia, Germania, Egitto, Lituania, Norvegia, Romania, Ucraina, Uruguay, Argentina e molti sono i premi e riconoscimenti ricevuti durante la sua carriera, tra cui vanno citati: il “Leone d’Argento per la Creatività nelle scuole” 2013 alla Biennale di Venezia, la “Targa alla Carriera” dal Comune di Tolfa nel 2014 e il “Premio Artista dell’anno” al Premium International Florence Seven Stars Firenze 2016. Senza dimenticare il “Premium International Florence Seven Stars” Grand Prix Absolute 2017, “Le Rosse Pergamene, Poesia d’amore 2018, Sezione speciale Poesia e pittura “Dall’emozione all’immagine” con una raccolta di poesie d’amore dedicate a Roma. Più recenti sono il “Premio Le Fondazioni dell’Unione Europea”, Bruxelles nel giugno 2019, il Premio “Veterana dell’Arte Internazionale” Premium International Florence Seven Stars nel 2021, il “Premio Internazionale di Poesia Principe Nicolò Boncompagni Ludovisi”, 1° Edizione 2020-2021, il “Premio per la Grafica e Libro d’Artista” a giugno 2022 nell’ambito del Premium International Florence Seven Stars 2022 e il “Premio all’eccellenza” nell’ambito del Premio letterario Internazionale “Voci città di Roma” maggio 2023.
Silvana LAZZARINO Roma 9 Settembre 2923
Premio Menzione Speciale
ad Eugenia Serafini artista internazionale, poeta, scrittrice, docente universitaria alla XXXV edizione Premio Letterario Camaiore-Francesco Belluomini per il poemetto “Canto dell’Effimero” (Edizioni ARTECOM- onlus 2023)
Cerimonia presso la Sala meeting Duse del Park Hotel Villa Ariston Viale Sergio Bernardini, 355 – Lido di Camaiore
conduce Luca Nannipieri
Sabato 16 settembre 2023 ore 21,00