redazione*
Per gli aspiranti archivisti, bibliotecari, restauratori conservatori, architetti, storici dell’arte, archeologi, paleontologi e demoetnoatropologi il Concorso pubblico indetto dal Ministero della Cultura i termini per la presentazione delle domande di partecipazione sono prorogati fino al giorno 9 gennaio 2023.
Lo prevede l’avviso di modifica e proroga dei termini per la presentazione delle domande pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Art. 1) e riguardante il bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di un contingente complessivo di 518 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato da inquadrare nell’Area III, posizione economica F1 nei ruoli del Ministero della cultura, ad eccezione della Provincia di Bolzano.
Sono fatte salve le domande di partecipazione regolarmente presentate alla data di scadenza dei termini per la presentazione della domanda di partecipazione prevista dall’art. 4 del bando, fermo restando che coloro che hanno già inviato la candidatura possono modificare, integrare o sostituire, entro il termine di scadenza le domande già presentate. In tal caso si terrà conto unicamente della domanda di partecipazione inviata cronologicamente per ultima, intendendosi le precedenti integralmente e definitivamente revocate e private d’effetto.
I profili richiesti sono: Funzionario archivista di Stato (268 posti); Funzionario bibliotecario (130 posti); Funzionario restauratore conservatore (15 posti); Funzionario architetto (32 posti); Funzionario storico dell’arte (35 posti); funzionario archeologo (20 posti); Funzionario paleontologo (8 posti); Funzionario demoetnoantropologo (10 posti). L’invio della domanda di partecipazione dovrà avvenire esclusivamente per via telematica, autenticandosi con SPID/CIE/CNS/eIDAS, compilando il format di candidatura sul Portale “inPA”, disponibile all’indirizzo https://www.inpa.gov.it, previa registrazione del candidato sullo stesso Portale.”
Modificati anche i requisiti per l’ammissione del profilo Funzionario paleontologo (Codice 07), che ora sono: laurea magistrale in scienze e tecnologie geologiche (LM-74) o scienze della natura (LM-60) o biologia (LM-6) o scienze per la conservazione dei beni culturali (LM-11) o laurea magistrale a ciclo unico in conservazione e restauro dei beni culturali (LMR/02) o titoli equiparati secondo la normativa vigente e in aggiunta diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello, in materie attinenti al patrimonio culturale.
Il concorso sarà espletato in base a una prova selettiva scritta (che consisterà in un test di 40 quesiti a risposta multipla da risolvere in 60 minuti) e una prova selettiva orale. La valutazione dei titoli verrà effettuata solo a seguito dell’espletamento della prova orale con esclusivo riferimento ai candidati risultati idonei alla prova e sulla base delle dichiarazioni rese dagli stessi nella domanda di partecipazione.
Roma 11 Novembre 2022
*Fonte Agenzia di stampa CULT 10 / 12 / 2022