di Silvana LAZZARINO
La mostra Morphosis di Antonella Quacchia viene inaugurata a Roma il 15 aprile 2023 presso le prestigiose sale del Palazzo della Cancelleria Apostolica Vaticana
Ogni aspetto dell’universo è in cotante divenire. Tra visibile e invisibile l’energia nei diversi contesti è parte della vita e di quella dell’uomo che si trova ad essere in costante relazione con ogni aspetto del cosmo e anche con ogni cambiamento in esso manifesto. Nella sua interezza di corpo, mente e spirito, nella sua unicità di persona dotata di una parte più ancorata alla materia e una protesa alle vie sottili del pensiero, di una parte logico-razionale e una parte intuitiva più legata ai sentimenti, l’individuo in questo viaggio ha l’occasione di vivere ogni esperienza quale stimolo per evolversi, poiché è da ogni vicenda e dai suoi contesti più o meno complessi che può avvenire un cambiamento, essendo ogni avvenimento occasione per riconoscersi giungendo a cogliere quelle parti di sé rimaste nell’ombra.
A restituire uno sguardo sull’esistenza a partire da come viene vissuta la natura e come la stessa diventi messaggera di verità, è l’opera dell’artista Antonella Quacchia protagonista della mostra a lei dedicata che inaugura il 15 aprile 2023 alle ore 17.30 presso le prestigiose sale del Palazzo della Cancelleria Apostolica Vaticana a Roma (Piazza della Cancelleria, 1) per concessione dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.
Organizzata nell’ambito della rassegna d’arte “Contemporary Icons”, la mostra “Morphosis. Antonella Quacchia” a cura di Giorgio Vulcano e Anna Isopo, aperta fino al 22 aprile 2023, presenta opere di pittura dell’artista nata a Gorizia nel 1957, appassionatasi all’arte fin da bambina grazie anche al fascino esercitato su di lei dalle atmosfere del Brasile essendo vissuta dai 3 ai 12 anni a São Paulo.
Il fascino legato alla natura esuberante, ai colori e alla musica di quella terra non poteva restarle indifferente. Accanto alla sua ricerca artistica che la porta a sperimentare diversi linguaggi e tecniche frequentando diverse scuole d’arte non solo in Italia, ma anche in Svizzera, Francia, e Australia, sono gli studi e la laurea in informatica conseguita a Torino. Parallelamente all’arte Antonella Quacchia che attualmente vive e lavora tra Vienna e Praga, presso la città di Ginevra dove ha trascorso gran parte della sua vita, ha lavorato al CERN Centro Europeo per la Ricerca Nucleare e all’ONU all’interno dell’ILO – International Labour Organization – dove si è occupata di seguire progetti legati al mondo del lavoro e di promozione sociale per la difesa dei diritti umani e la giustizia sociale.
Al centro di questo percorso espositivo è l’osservazione dell’identità dell’individuo nel suo processo di costruzione e definizione in rapporto all’ambiente in cui vive: da qui il tiolo Morphosi a richiamare quello stato o dimensione di cosante mutamento che si definisce ogni volta in cui l’essere umano si trova ad acquisire nuove componenti culturali in relazione alla società e all’ambiente che lo accompagnano in questo cammino. Un cammino che diventa processo di accrescimento e trasformazione tra felicità e benessere, situazioni difficili e dolorose con cui inevitabilmente l’uomo è chiamato a confrontarsi.
Realizzate con tecnica mista su tela, le opere esposte invitano a riflettere sui complessi cambiamenti sociali e culturali cui l’essere umano è costantemente sottoposto. La società sta cambiando e si sta vivendo un momento di passaggio: non si parla più di società liquida come diceva Zygmunt Bauman, ma come afferma Carlo Bordoni di società post -sociale ossia come lui stesso scrive di “ ‘post-società’ questo tempo nuovo che incombe, una condizione in cui prevalgono le moltitudini, muta la modalità delle relazioni sociali e si alterano i rapporti tra pubblico e privato.”
Con questo contesto espositivo viene sottolineato il cambiamento quale trasformazione necessaria in rapporto a nuove consapevolezze in cui protagonista è il legame tra l’uomo e la natura che lo circonda, come anche uno nuovo processo di ascolto interiore che conduce l’individuo a rivalutare i propri bisogni nel rispetto di sé e dell’altro, non perdendo di vista luoghi e contesti legati al passato e ai ricordi quali bagaglio di esperienze da cui viene influenzato. Se alcuni dipinti selezionati della serie “Our Planet” raccontano suggestivi paesaggi astratti, un omaggio alla bellezza del nostro pianeta che l’artista ha avuto modo di esplorare attraverso numerosi viaggi in diverse parti del mondo; quelli riferiti alla serie “Floating forms” ispirati a ricordi personali dell’artista ritraggono figure antropomorfe, quasi a sottolineare il continuo mutamento dell’essere umano che si plasma attraverso il proprio bagaglio di esperienze. Sono immagini legate a spazi naturali, al sogno, sono rappresentazioni dove in filigrana si palesano figure indefinite come percezioni remote di pensieri e sentimenti vissuti in cui ritrovare parti del proprio passato.
Il curatore Giorgio Vulcano così afferma:
“Osservando le opere di Antonella Quacchia è come restare sospesi per un istante tra reale e immaginato, in luoghi atemporali nei quali si manifestano pensieri che consentono all’artista di percepire il principio creativo infrangendo lo specchio della mimesis, e al fruitore, con un abbraccio di trepidante sensorialità, di attraversare i suoi ricordi e il suo trascorso. Una proiezione del Sé che ci appartiene come lo spirito al corpo, raccontando di noi e del nostro mutevole ‘essere nel mondo’ ”.
Le rappresentazioni dove rivivono i ricordi personali dell’artista sembrano quasi diventare sfuggenti, indefinite e talora abbozzate, ad indicare la difficoltà di dare una precisa collocazione alle diverse fasi di un tempo che solo nella logica esiste, ed in questa visione è come se le immagini descritte accentuassero un processo di possibile interazione tra contesti diversi cui sono ancorati i ricordi.
Entro il viaggio in cui si vivono luoghi e contesti nuovi si accresce il pensiero e cambiano le prospettive e i punti di vista sull’esistenza a partire dalla riscoperta di sé. Ogni luogo vissuto restituisce nuova linfa, dando una forma diversa all’incedere quotidiano percepito quale cammino di crescita e apertura al nuovo.
Antonella Quacchia ha esposto ed espone in spazi pubblici e privati in diverse capitali d’Europa tra cui Ginevra, Madrid, Vienna, Parigi, Londra e in importanti città italiane in particolare citiamo Roma, Milano, Venezia e Genova. Diverse pubblicazioni accompagnano la sua attività artistica. Il sito dell’artista è il seguente www.anton4art.com
Silvana LAZZARINO Roma 2Aprile 2023
“Morphosis. Antonella Quacchia”
mostra personale di pittura nell’ambito della rassegna d’arte “Contemporary Icons”
a cura di Giorgio Vulcano e Anna Isopo
Palazzo della Cancelleria Apostolica Vaticana, Roma, Piazza della Cancelleria, 1
Inaugurazione su invito sabato 15 aprile 2023 dalle ore 17.30
dal 15 al 22 aprile 2023
Orari dal lunedì al sabato dalle ore 11–13 e dalle 16–18:00;
domenica dalle ore 11:00–13:00
Informazioni info@arteborgo.it +3934522228
Sito dell’artista: www.anton4art.com