di Silvana LAZZARINO
L’esposizione dove poesia e pittura si intrecciano, si svolge a Spoleto presso la Galleria La Bottega dell’Arte di Katy Laudicina. La presentazione ufficiale dei dipinti finalisti alla presenza di Eugenia Serafini presidente di giuria si svolge il 23 marzo 2024
Se la poesia attraverso i versi porta alla mente pensieri passati e presenti dove si susseguono ricordi e desideri, nostalgie e speranze evocando emozioni cui restituisce nuova vita entro una dinamica di ascolto autentico e profondo, l’arte- in particolare la pittura- attraverso rappresentazioni immaginarie o attinenti alla realtà riporta lo sguardo a percorrere stati d’animo lungo quei sentieri della vita dove protagonista è l’uomo con i suoi interrogativi sul senso del proprio esistere e su un destino dove non sempre è facile manifestare la propria autenticità e il proprio sentire per via di condizionamenti limitanti e ostacoli.
Entrambi questi linguaggi riferiti alla poesia e alla pittura che toccano la mente e il cuore, accompagnano, chi si lascia guidare, ad esplorare quelle sfumature emozionali entro un orizzonte temporale sospeso dove il visibile rivela spesso l’invisibile e il non detto che in quei contesti si rivela in tutta la sua forza e verità.
Tra la poesia e la pittura esiste una sinfonia di rimandi visivo emotivi in cui spesso immagini dipinte trovano ispirazione dai versi e viceversa. Questa sinergia tra due linguaggi affini nell’evocare emozioni con cui entrare nel profondo respiro della vita dove riemergono luci e ombre tra memoria e tempo presente, la si può cogliere nella mostra “Omaggio a Spoleto” che si svolge a Spoleto negli spazi della Galleria la Bottega dell’Arte di Katy Laudicina (in Corso Mazzini) con apertura al pubblico dal 18 al 24 marzo 2024.
Grazie a questa suggestiva esposizione dove sono protagoniste le opere di 15 pittori che si sono ispirati ai versi di 4 famosi poeti le cui liriche sono state esposte dallo scorso 2 luglio in Galleria, la città di Spoleto si accende di versi e colori invitando i visitatori a osservare con nuovo sguardo l’esistenza in cui ritrovare fiducia e apertura all’altro a cominciare da quella capacità di conservare un proprio spazio anche interiore dove riconoscersi e ascoltarsi con i propri punti di forza e debolezze che diventano occasione per evolversi. Per le loro liriche i quattro poeti si sono ispirati a Spoleto, portando alla ribalta la sua storia antica, i ricordi del Festival dei due mondi, le sue strade famose, i luoghi noti nel mondo come Monteluco per la presenza del Convento di San Francesco.
Liliana Biondi, scrittrice e poetessa aquilana, con la poesia “Spoleto ritrovata” ricorda un personaggio controverso nella storia della città ma oggi rivalutato Lucrezia Borgia, Sandro Costanzi, poeta spoletino, ha proposto una sua poesia del 2007 dedicata alla musica nel ricordo del Festival di Spoleto di quell’anno,
Anna Manna, poetessa romana – organizzatrice ed ideatrice del Progetto I Grandi Dialoghi – si è inoltrata nelle strade di Spoleto rimanendo affascinata dalla stradina di via di Fontesecca. La stradina parte dalla famosissima Piazza Pianciani, luogo denso di messaggi e simboli esoterici, che richiama molti turisti per la foto-ricordo. La poetessa romana Anna Manna ha messo in versi la sua emozione con la poesia “A via di Fontesecca ho sentito suonare un clavicembalo“. Un secondo omaggio alla musica dunque, che viene presentata come messaggio di evoluzione spirituale e libertà. Infine lo scrittore e poeta aquilano Mario Narducci ha descritto il suo amore per Monteluco luogo collinare che sovrasta Spoleto, molto noto per il convento di San Francesco e per il Bosco Sacro agli Dei pagani. ,
Da non perdere il 23 marzo in occasione del pomeriggio dedicato al Premio “I Grandi Dialoghi” la presentazione ufficiale dei dipinti finalisti alla presenza della Presidente di giuria la pittrice poetessa Eugenia Serafini.
Il poeta Mario Narducci con i suoi versi dedicati a Monteluco ha richiamato l’attenzione dei pittori sul paesaggio intorno a Spoleto. Ecco le parole del poeta aquilano riguardo il sorgere dell’ispirazione soffermandosi in questo luogo dall’intramontabile fascino: “La sacralità di Monteluco, che si perpetua da secoli, il mistero del suo bosco, dove ancora sembrano correre, leggiadre, le ninfe della tradizione pagana cui si lega, in modo meraviglioso, con il conventino francescano, il messaggio cristiano (cieli nuovi e terre nuove) nessuna distruzione del passato ma ri-creazione. È nel bosco che, proprio in ragione della sua sacralità, fioriscono gli amori, torna la visione di incantamenti primi, sorgono albe e tramonti che segnano lo stupore quotidiano, si succedono le stagioni segnalando palingenesi quotidiane che solo può avvertire chi solo, della natura, è parte viva.”
La citazione di luoghi e ricordi del Festival dei due mondi negli anni, risuonano nei versi della poesia “O beauty ever old and ever old” di Sandro Costanzi, il quale afferma come la sua lirica diventi
“memoria emotiva di un’esperienza unica. Domenica 15 luglio 2007, il Festival dei Due Mondi, l’ultimo festival menottiano, il primo postumo alla morte di Gian Carlo Menotti, di cui si eseguì la sua ‘Missa O pulchritudo’, in sua memoria. Il sole rivelava il Cristo pantocratore che l’oro esaltato nel tramonto innalzava sulla piazza del Duomo, gremita di gente: ero in un giardino pensile a tu per tu con il Cristo e con il suo oro. La gente dall’alto mi sembrava un nutrito esercito di formiche. Il tramonto, la campana del Duomo, le ultime rondini. Due ore eterne di bellezza e poi Gian Carlo Menotti e Thomas Schippers sarebbero diventati da storia reale e vissuta puro mito“.
Alle liriche di Mario Narducci e Sandro Costanzi come anche a quelle degli altri poeti, hanno risposto con entusiasmo i pittori affascinati dalle atmosfere con cui sono state restituiti non solo i luoghi intorno a Spoleto, ma le memorie riferite a scenari e scorci cittadini, eventi o a personaggi della storia che in questa meravigliosa città hanno governato. È Liliana Biondi che a proposito di personaggi storici, ha introdotto con i versi il ricordo storico di una figura di grande rilevanza quale Lucrezia Borgia, legata a Spoleto. Queste le parole con cui la poetessa, nota saggista, ha risposto all’invito di Anna Manna a scrivere versi per Spoleto:
“Grazie, Anna carissima, ‘novella Lucrezia’, per avermi dato più possibilità di tornare nella bella Spoleto, di cui avevo romantici ricordi giovanili. E grazie per il tuo invito: nella mia poesia ho voluto, tra l’altro, esaltare la bella Lucrezia Borgia, figlia di papa, sposa a 12 anni e duchessa di Spoleto e Foligno, che proprio a Spoleto dette alla luce il figlio Rodrigo, passata nei secoli come una peccatrice, e alla quale la storia recente sta rendendo onore e gloria per la sua saggezza, intelligenza e fede. L’arte parla con voce personale e universale: la voce del singolo artista, raccolta e condivisa, diventa voce universale. Poesia e pittura, sorelle sin dai tempi di Simonide, sono interpreti con-cordi, ma non meno personali e non meno universali, tante sono le interpretazioni che a catena cultori e artisti avvicendano nel tempo, rimodellandole e riplasmandole eternamente secondo canoni di bellezza anch’essi in continuo mutamento.”
In pochi versi con la poesia di Liliana Biondi la questione femminile entra nel dibattito!
Questa vivacità nelle proposte poetiche e nella risposta degli artisti che creano con i pennelli ricordi indelebili legati ai versi, è stata una piacevole sorpresa.
Chiediamo alla Presidente di Giuria del concorso per pittori, la poetessa e pittrice Eugenia Serafini artista multimediale di fama internazionale come vede questo interessante progetto:
“Oggi mi interrogo: ma vale veramente la pena continuare a dipingere, a scrivere, incontrarsi come fantasmi garruli in giorni di caos violento in tante parti del mondo, giorni che non seguono più il ritmo delle stagioni, alba zenit tramonto, schiusa dei semi e fiorire degli alberi. Giorni dove le stelle non sono stelle ma razzi mortali, le case macerie, le scuole deserte, i mercati, i caffè e le piazze luoghi di strazio dove l’unica eco è il grido, il pianto. Vale la pena? Eppure qualcuno, qualcosa mi sussurra: è in questi giorni che il sogno può salvarci dal nostro Inverno interiore! E dunque apriamoci a questa Speranza, portando ancora nella società, tra la gente, con forza prorompente l’energia vitale e pacificatrice dei colori, della poesia, della bellezza.”
Eugenia Serafini è nata a Tolfa (RM), vive e lavora a Roma e la Toscana. Si è laureata in Lettere Classiche con una tesi sull’Ibis di Ovidio all’Università „La Sapienza” di Roma, ove è stata allieva di Natalino Sapegno. Ha poi frequentato la Scuola Nazionale di Archeologia di Roma. Docente universitaria, artista e scrittrice, performer, giornalista, storica dell’arte, collabora con Noul Literator, è direttrice della rivista FOLIVM e della sezione LIBRI D’ARTISTA dell’ARTECOM-onlus.
Ha collaborato a lungo con Mario Verdone, col quale ha condiviso stima e amicizia, ed è tra i promotori del prestigioso “Premio ARTECOM-onlus per la Cultura”.
Vastissima la sua produzione poetica, narrativa, teatrale e performativa, tradotta e pubblicata in arabo, inglese, francese, norvegese e rumeno: Piccola utopia; Frammenti per un ideale, Frosinone, 1995, tradotta e pubblicata in rumeno (Oglinda sufletului, Craiova, 2001); Les oiseaux, Roma, 1998; L’uccellino d’argento, Roma 2000; Canti di CantaSto-rie, Roma, 2008; Canto dell`effimero ebook, Roma, 2013 e la più recente edizione cartacea Artecom-onlus Roma, 2022; La valigia delle parole, Quaderni UNI-CAL, Rossano 2013; Pescatori di sOgni, bilingue italiano/rumeno, Roma, 2013; POE-TOLFA: Incontro di poeti Norvegesi e Italiani, bilingue
italiano/norvegese, Tolfa, 2015; Il Preside che camminava sui rami di pino și I Racconti della luna, Roma, 2019. Storia per un cuore bambino pubblicazione bilingue italo –portoghese (ARTECOM.-Onlus) 2023.
I suoi racconti e le sue poesie sono pubblicati inoltre in numerose antologie, giornali e riviste italiani e stranieri. Di lei hanno scritto estesamente critici e scrittori italiani e non:
Fabia Baldi, Mihail Banciu, Nicolò G. Brancato, Domenico Cara, Marcello Carlino, Luigi Celi, José d’Encarnaçã Lawrence Ferlinghetti, Luigi Fontanella, Silvana Lazzarino, Fausta Le Piane, Dante Maffia, Giuseppe Mosciatti, Anna Manna, Elio Pecora, Plinio Perilli, George Popescu, Biagio Propato, Luigi Reina, Mario Verdone, ecc..
Riconoscimenti e Premi: “Menzione Speciale” alla 35°edizione del Premio letterario Camaiore Francesco Bellomini 2023, “Premio all’Eccellenza” nell’ambito del Premio letterario Internazionale “Voci città di Roma” maggio 2023, Premio per la Grafica Libro d’Artista a giugno 2022 nell’ambito del Premium International Florence Seven Stars 2022. Premio alla Carriera, Principe Boncompagni Ludovisi, 2021; Premio „Ambasciatrice dell’Arte” da parte delle Fondazioni dell’Unione Europea, Bruxelles 2019; Centro Culturale Romeno Italiano di Roma, Membro d`Onore e Messaggero della Cultura Romena in Italia, 2018; Premio Le Rosse Pergamene, Roma, „La Sapienza”, 2018; Premium International Florence Seven Stars, Poesia, Firenze 2018: Premium International Florence Seven Stars, Gran Prix Absolute, Firenze 2017; Premio per la Poesia del Circolo della Stampa di Milano, Milano 2015; invitata al 139° Congrés des Societés historiques et scientifiques Langages et communication, Nîmes 2014; Leone d’Argento per la Creatività, Biennale di Venezia, 2013; Red carpet alla 66.a edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, co-interprete del film „POETI” de T. D`Angelo, Venezia 2009; terzo Premio a Premio Concorso Internazionale „Poesia in strada”, Colmunaro 2008; Premio Brianza inedito, Besana Brianza, 1992.
Silvana LAZZARINO Roma 17 Marzo 2024
Omaggio a Spoleto
Galleria La Bottega dell’Arte di Katy Laudicina.
Il 23 marzo presentazione ufficiale dei dipinti finalisti al pubblico alla presenza della ideatrice del Premio, Anna Manna, e della Presidente di giuria Eugenia Serafini
Apertura al pubblico dal 18 al 24 marzo 2024