di Silvana LAZZARINO
Eugenia Serafini presenta il suo libro al Centro Culturale ALEPH, Vicolo del Bologna 72, in Trastevere, il 24 gennaio 2020, ore 17,30
Tra visione ed emozioni a cogliere quel processo con cui ridefinire aspetti del reale entro un contesto immaginale dove trovare un modo nuovo per porsi all’ascolto di sé nel percorso esistenziale recuperando quell’equilibrio originario di armonie dei contrari, ci proietta l’arte di Eugenia Serafini artista, di fama consolidata, poetessa di successo con numerose mostre in Italia e all’estero e prestigiosi riconoscimenti e premi ricevuti durante la sua luminosa e prestigiosa carriera
Oltre ad essere una pittrice di grande spessore comunicativo è installazionista e performer, nonché direttore responsabile della rivista semestrale dell’ARTECOM-ONLUS (Accademia in Europa per gli Studi Superiori) il “FOLIVM”, miscellanea di scienze umane, dedicato alternativamente alle Antiquitates (dalle origini al 1492) ed ai Periodi moderno e contemporaneo (dal 1493 ad oggi). Partendo dalla natura dai suoi diversi scenari, ma anche dal contesto umano e sociale, Eugenia Serafini con grande sensibilità poetica e creatività, parla dell’uomo e dei suoi “viaggi” fatti di sogni e speranze, desideri e attese, ma anche fragilità e coraggio. Attraverso i suoi racconti restituisce un nuovo modo di descrivere la realtà distante dalla dimensione reale e oggettiva in cui tutto può accadere senza precise regole dettate dalla logica del pensiero. In questa ottica si accosta alla visione del Surrealismo che vede in Andrè Breton il più alto rappresentante.
Come attraverso l’arte Eugenia Serafini ha dato libera voce a quel codice invisibile legato alle emozioni, ma presente nei luoghi più vicini e distanti della realtà naturale dalla terra al cielo tra spazi verdi e alberi, unitamente al cosmo, con riferimento all’uomo destinato a ritrovare quel rapporto originario con la natura, anche nella stesura di racconti e fiabe ha restituito storie di rara bellezza dove si intrecciano fenomeni assurdi, impensabili, sottesi da un’atmosfera di mistero e magia.
In questa direzione rientra il suo libro di racconti “Il Preside che camminava sui rami di pino e i Racconti della Luna.” (Ediz. ARTECOM.onlus) con prefazione di Marcello Carlino, e postfazione di Nicolò Giuseppe Brancato, copertina e illustrazioni della stessa Serafini, che viene presentato a Roma il 24 gennaio 2020 presso il Centro Culturale Aleph in Trastevere- Vicolo del Bologna 72 alle ore 17.30. A presentare il libro di Eugenia Serafini in cui viene dato impulso all’immaginario e al sogno, possibili vie per non rinunciare al cambiamento e uscire dall’oggettività del reale, è Luigi Celi insieme a Giulia Perroni che introducono l’Autrice; le letture sono affidate oltre che alle voci di Giulia Perroni e Luigi Celi, a Nicolò Giuseppe Brancato e alla stessa Eugenia Serafini. Alla presentazione segue la Performance L’Onda dell’Haiku della “Ensemble Eugenia Serafini e I Poeti dell’Onda: Iole Chessa Olivares, Anna Avelli, Candida Camarca, Alessandra Carnovale, Rosario Napoli“.
In questi racconti (da “Gli Angeli” a “Il Preside che camminava sui rami di pino”, da “Il coro” a “L’ammiraglio”, che seguono un percorso cronologico a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, a prevalere è l’aspetto disincantato che viene restituito dall’immaginazione, dando spazio allo stupore e alla meraviglia con cui guardare fatti e accadimenti e con cui proiettarsi verso un utopico cambiamento. Il meraviglioso si intreccia con il sogno restituendo nuovo potere al pensiero che si svincola dalle sovrastrutture della logica del reale, per far affiorare nuove sinergie in cui ridefinire altri luoghi e altre speranze.
I racconti di Eugenia Serafini aprono a nuove prospettive che mettono in campo le indagini mentali ed emozionali talora inattese e imprevedibili. Come scrive Marcello Carlino che firma la prefazione:
“L’infanzia e il meraviglioso, indotto dalla fiaba, scandiscono il racconto di una bambina e di un vecchio che finisce per recuperare una dimensione bambina: entrambi hanno lo sguardo rivolto al cielo, che è l’oltre in cui si proietta la loro speranza, che è la figura stellata della loro utopia. Siedono il vecchio e la bambina dinanzi ad uno spazio interminato nel quale una promessa di felicità sembra potersi tenuamente delineare, bucando la realtà; e intanto un violino suona: Eugenia Serafini guarda a Chagall. Si ispira alla sua grazia”.
Così i racconti sorprendono e conquistano per le situazioni inaspettate che si propongono creando un rinnovato modo con cui apprezzare le strategie della creatività che diventa occasione per prendere le distanze dall’ordinario dalle costrizioni della realtà.
Se l’immaginazione e gli spunti insoliti a creare inaspettate soluzioni, muovono i protagonisti dei racconti, anche la scrittura avvolgente e leggera, sul piano grafico si allinea in questa direzione di improvvisazione e immediatezza restituendo – come sottolinea Nicolò Giuseppe Brancato nella post-fazione del libro
”Interventi sulle dimensioni dei caratteri anche all’interno della stessa parola, l’uso del grassetto, della sottolineatura, il taglio delle parole o dei gruppi di parole ecc.” Così da lasciare che il lettore rimanga “irretito dalla incalzante trama e dall’imprevedibile fascino dei contenuti”.
Sempre Nicolò Giuseppe Brancato sottolinea: “Il carattere di gradevole – e profonda – lettura che queste novelle, doverosamente dedicate ad André Breton, posseggono è il risultato di una lunga ricerca sia grafica che sintattica che, partendo dagli interventi tipografici, giunge ad una semplificazione espressiva sapiente e colta.”
La nota poetessa, scrittrice nonchè organizzatrice di eventi Anna Manna, Presidente del Premio “Le Rosse Pergamene del Nuovo Umanesimo” da lei stessa ideato, così scrive di Eugenia Serafini:
“Eugenia è l’artista per eccellenza, è il tramite tra noi e il cielo, ci allaccia ai raggi della luna, ci farà galleggiare in una dimensione che non è sempre o soltanto sogno ma comunque è sempre qualcosa che supera la realtà. Eugenia dona le sue mani alla penna, al pennello, diventa tramite della parola, l’abbraccia, la cangia, la possiede e ce la dona ad ogni capoverso. Eugenia è forse il gesto poetico rincorso dagli artisti da tanto tempo?”.
L’ARMONIA DELLA NATURA NELLE OPERE DI EUGENIA SERAFINI
Attraverso i luoghi fisici e metafisici della natura Eugenia Serafini si è soffermata sul rapporto tra l’uomo e la stessa natura e su come egli possa tornare a sentirsi con essa in armonia attraverso un autentico ascolto di sé, in linea con quel pensiero prelogico che permette di agire senza sovrastrutture.
Proprio in quell’originaria armonia tra l’uomo e la natura va ricercato anche il senso di questa vita che ruota intorno alla difficile riconciliazione tra finito e infinito, micro e macro. I suoi dipinti e installazioni raccontano desideri e speranze di un ‘umanità che, nei colori del cielo e della terra, degli alberi e dei fiori, delle farfalle e degli uccelli, ritroverà l’emozione di affetti lontani, verità rivelate e la purezza di tornare a respirare la spensieratezza a partire da un sogno. Anche attraverso il cosmo ed i suoi pianeti dove abita il mistero e l’infinita energia che crea continuità, Eugenia Serafini racconta dell’uomo e dei suoi percorsi fatti di sogni e speranze e della sua possibilità di soffermarsi a riflettere sul significato del proprio destino.
Con installazioni e performance il suo sguardo indaga anche problematiche legate all’ecologia in cui vi è il richiamo alla necessità di salvaguardare il nostro Pianeta prima che sia troppo tardi come dimostrato nel suo progetto di installazione vivente e performance “Fossili di Petrolio nel Giardino INCANTATO e Domino – Dominio” realizzato per il MACRO svoltosi dal 20 al 22 settembre 2019 all’interno della 4 edizione del “Festival delle Arti Nuvola Creativa” ideato e curato dall’architetto Antonietta Campilongo.
Eugenia Serafini ha realizzato numerose mostre in Italia e all’estero e le sue opere si trovano in collezioni, musei e archivi di diversi paesi quali: Francia, Germania, Egitto, Lituania, Norvegia, Romania, Ucraina, Uruguay, Argentina. Numerosi e prestigiosi i premi e i riconoscimenti ricevuti durante la sua luminosa e prestigiosa carriera tra cui vanno citati: “Le Rosse Pergamene, Poesia d’amore 2018, Sezione speciale Poesia e pittura “Dall’emozione all’immagine” con una raccolta di poesie d’amore dedicate a Roma,, il .“Premio Artista dell’anno” al Premium International Florence Seven Stars Firenze 2016, la “Targa alla Carriera” dal Comune di Tolfa nel 2014 e il “Leone d’Argento” per la Creatività 2013 alla Biennale di Venezia. Senza dimenticare il Premio alla Carriera “Premium International Florence Seven Stars” Grand Prix Absolute 2017 consegnatole dal Prof Carlo Franza.
Silvana LAZZARINO Roma 19 gennaio 2020
Eugenia Serafini
“Il Preside che camminava sui rami di pino e i Racconti della Luna.”
con prefazione di Marcello Carlino
presentazione a cura di Luigi Celi e Giulia Perroni. Venerdì 24 gennaio 2020 ore 17.30
Letture a cura di Luigi Celi, Giuia Perroni, Nicolò Giuseppe Brancato ed Eugenia Serafini.
Perfomance L’Onda dell’Haiku della “Ensemble Eugenia Serafini e I Poeti dell’Onda: Iole Chessa Olivares, Anna Avelli, Candida Camarca, Alessandra Carnovale, Rosario Napoli”.
Centro Culturale ALEPH, Vicolo del Bologna 72 in Trastevere, Roma
Ingresso libero