di Silvana LAZZARINO
La violenza sulle donne tema doloroso che riguarda tutta la società, è raccontato nel film “Resilienza” che ha visto Ischia trasformata in set cinematografico.
Tema doloroso quello della violenza sulle donne che investe tutta la società. Risuona come un grido di dolore, disperazione, solitudine, come un grido di aiuto, trattato dalle pagine della cronaca nera e dai talk show televisivi del dolore con parole e immagini che commuovono e fanno riflettere, ma che poi al di fuori di questi canali resta nell’ombra.
Vittime di violenze, la maggior parte delle donne si trovano nell’impossibilità di reagire e trovare la forza per dar voce ad un dolore non solo fisico, ma anche morale con cui sono costrette a convivere. Un dolore che ferisce fuori e dentro, nel corpo e nell’animo, fino a diventare un peso insopportabile se alla lunga si resta da soli.
Per quattro settimane il Comune di Forio sulla costa occidentale della splendida isola di Ischia si è trasformato in un set cinematografico ospitando, nell’incantevole Hotel Sorriso, le riprese di “Resilienza”, lungometraggio dedicato al tema del femminicidio diretto dal regista pantenopeo Antonio Centomani, e prodotto dalla Lupa Film, casa di produzione che ha scelto di sposare tematiche legate al mondo femminile, in collaborazione con l’imprenditore Antonio Rubel.
La pellicola, patrocinata da Women for Women against Violence e dall’associazione Salvamamme per il progetto “Valigia di Salvataggio” a sostegno delle donne in fuga vittime di violenza, vede un importante cast quasi tutto di origini campane, capitanato dalla produttrice Maria Guerriero nel ruolo della protagonista femminile, affiancata da Luca Capuano, Giovanni De Filippis, Luciana De Falco, Claudia Conte, e con la partecipazione straordinaria di Antonio Catania.
Il film, che s’ispira a storie vere, racconta la storia di Giulia, giovane trentenne di Napoli imprigionata in un amore guastato dal virus della violenza.
“Parlare della violenza sulle donne potrebbe apparire scontato – spiega Centomani – ma il tema, purtroppo, negli ultimi anni è diventato troppo ricorrente e raccontarlo attraverso lo “strumento” cinema ti dà la possibilità di raggiungere una vasta platea e, perché no, può dare coraggio alle donne vittime di violenza e scuotere le menti instabili dei carnefici”.
Gli fa eco Maria Guerriero che sottolinea:
“Con la Lupa Film abbiamo deciso di produrre un’opera che trattasse una delle più dolorose e purtroppo tristemente attuali tragedie di questo tempo e di questo Paese per dare un contributo di forza alla, spesso debole, voce di tante donne che hanno subito e che stanno subendo questo dramma”.
Il film, realizzato grazie al contributo dell’agenzia per il lavoro Generazione Vincente, parteciperà ai più importanti festival cinematografici nazionali ed internazionali e uscirà nelle sale il prossimo gennaio 2021.
Silvana LAZZARINO Roma 16 febbraio 2020