di Gianni PAPI
Il mio intervento al Convegno a latere della esposizione Caravge à Rome. Amis & Ennemis ha avuto per tema l’iconografia della ‘Maddalena’ e la sua cronologia. Ho aggiornato questo tema, che già dal 2001 (e poi con i successivi interventi del 2014 e del 2016) avevo affrontato. Sono cioè convinto che l’immagine tramandata da numerose versioni, fra cui le due esposte a Parigi, e quelle di Finson realizzate in Provenza (la più nota è quella firmata del Museo di Marsiglia), non documentino il quadro che Caravaggio, secondo i tre biografi principali, eseguì a Paliano, dopo la fuga da Roma. Ma che siano invece l’immagine di una ‘Maddalena’ eseguita negli ultimi mesi di vita del pittore, quindi a Napoli, nel 1610. D’altra parte è certo che questa fosse la ‘Maddalena‘ che il Merisi portava con sé sulla feluca nel suo ultimo viaggio. Per quanto riguarda la mostra, è indubbio che quanto mai significativo è stato il confronto delle due ‘Maddalene‘ (Klain e cosiddetta Gregori).
Su questo si dovrà ora riflettere, anche considerando la diversità iconografica delle due: quella Klain mostra un pagliericcio di sterpi su cui si appoggia la figura, mentre in quella Gregori, esso è sostituito da un teschio. In quest’ultima in alto a sinistra è presente anche un Crocifisso, come nella versione di Finson a Marsiglia. Nel mio intervento ho cercato di spiegare queste differenze e su questo dovrò ancora riflettere. Mi riservo di affrontare la questione in un prossimo intervento, preferisco al momento non dire di più.
Gianni Papi Firenze 2018