Richard Wagner, ovvero il fenomeno della percezione sinestetica dell’arte musicale

di Franco LUCCICHENTI

Ho sentito-visto pochi giorni fa all‘Auditorium Parco della musica a Roma il Preludio e Morte di Isotta di Richard Wagner (1818 – 1881) diretto da David Afkham. La musica certamente è INVISIBILE fatta di onde immateriali che si propagano nell’aria perturbandola.

Le onde sonore si possono  simulare solo mediante un semplice grafico cartesiano. Durante un concerto si vedono gli strumenti che le EMETTONO ma non le onde stesse. La musica di Wagner si forma e si dissolve nei misteriosi innumerevoli rivoli del suo divenire musicale. La  composizione aleggia sulla superfice del CAOS alla ricerca di una forma che appena emerge svanisce. Difficile percepire un motivo che può definirsi orecchiabile.

Paragonerei la musica di Wagner alla sostanza trinitaria dell’acqua,  sembra quasi assumerne le tre forme: liquida, solida, gassosa. La sua composizione nel dispiegarsi, dopo la misteriosa solidità del silenzio, si scioglie liquida e si disperde  fluttuante come vapore negli infiniti possibili che forma non possono avere. Il direttore d’orchestra cerca con ampi gesti ondulatori  di definire spazi e tempi che appaiono  agli ascoltatori irrilevanti per il destino e la sorte dell’opera, impresa ardua, la sua, per suoni che non hanno confini se non il ritorno melanconico ai notturni silenzi della sala vuota.

Lentamente ti accorgi durante il concerto che la fascinazione del suono  emerge come sostanza, la luce della sala è anche essa in fisica un fenomeno ondulatorio, l’onda sonora e quella luminosa si miscelano e sembra formarsi uno SPAZIO musicale che puoi attraversare. Nella grande sala a forma di liuto alcuni palchi laterali sono posizionati quasi sopra l’orchestra.  E’ da questi luoghi che si può VEDERE la fusione tra uomo, strumento, onda sonora e onda luminosa  che si offre alla mente e alla sua complessità.

La musica di Wagner in particolare trasmette attraverso i sensi la percezione di una straordinaria trasformazione di energia ondulatoria in ineffabile emozione dello spirito.

Franco LUCCICHENTI    Roma 25  novembre 2019