Silvana Lazzarino, collaboratrice di AboutArt, si classifica al 2° posto al Concorso Letterario “Sabrina Savino” per opere inedite di Narrativa e Poesia

redazione

Il 26 gennaio 2019 si è svolta la Cerimonia di premiazione  del Concorso Letterario Nazionale “Sabrina Savino” organizzato dalla  SaMa Edizioni presso la Sala da Feltre- Spazio Open Art

Silvana Lazzarino, collaboratrice di AboutArt online, si è classifica al 2° posto con la poesia dedicata all’arte di Uemon Ikeda

E’ stato un successo la scorsa mattina del 26 gennaio 2019 a Roma presso la Sala da Feltre spazio Open Art dove protagonista è stata la cultura tra poesia e narrativa per raccontare le emozioni della vita che riaffiorano grazie alla magia legata alla scrittura con cui ritrovare ricordi e sensazioni rimaste sopite per troppo tempo. I numerosi autori tra poeti e narratori che hanno partecipato a questa prima edizione del Premio letterario nazionale di narrativa e poesia per inediti “Sabrina Savino”, hanno restituito con grande abilità e tecnica di stile stati d’animo intensi e avvolgenti tra affetti e nostalgie desideri e speranze.

Dedicato a Sabrina Savino, insegnante attenta e premurosa con i suoi alunni e donna di grande generosità, scomparsa in seguito ad un grave malattia, questo premio intende valorizzare la scrittura quale strumento privilegiato per ascoltarsi e farsi ascoltare: la poesia come il racconto assume un senso compiuto quando vi è un pubblico pronto ad ascoltarla o a leggerla. Inoltre la scrittura, legata alla gestualità, alla necessità di  trovare angoli per sé, aiuta a recuperare la propria interiorità in modo nuovo raccontandosi e raccontando il proprio modo di sentire le diverse sfumature della vita fatte di orizzonti di luci e ombre, gioie e dolori.

Foto con i premiati e i giurati Premio “Sabrina Savino”

La Presidente di giuria Tiziana Lafranceschina impossibilitata a prendere parte alla cerimonia si è presentata attraverso un video ricordando la sua cara amica Sabrina Savino, unitamente agli ex alunni dell’insegnante che le hanno dedicato parole di profonda stima e affetto. E’ stata poi la volta della Presidente del Premio Patrizia Magnante e dei membri di giuria: Barbara Di Mambro, Silvia Mendico, Michela Pietropaolo e Sabrina Consolini che hanno parlato della nascita di questo premio con cui hanno voluto ricordare Sabrina Savino donna dalla grande sensibilità innamorata del suo lavoro di insegnante svolto con passione e professionalità tanto da lasciare un segno indelebile in chi l’ha conosciuta e incontrata.

Il Premio è stato organizzato e voluto fortemente dalla sorella di Sabrina Savino, la straordinaria Stefania anche lei meravigliosa insegnante autrice di poesie e libri e cofondatrice della Casa editrice SaMa.

Gli elaborati tra poesie e racconti pervenuti sono stati tutti di ottimo livello per stile e contenuto, tantoché per la Giuria non è stato facile scegliere tra i tanti testi, quelli più meritevoli.

Di seguito i tre classificati per ciascuna delle due sezioni: per il Racconto si sono classificati al primo posto: Laura Marcucci di Roma con “Sora Rosa”, al secondo posto Livia Cattan di Roma con “Sofia e il tocco della medusa” e al terzo posto Teresa Sicoli di Amantea (CS) con “I cancelli”.

Per la poesia primo classificato Sebastiano Girlando di Avola (Siracusa) con “Questo è il mio Natale”, seconda classificata SILVANA LAZZARINO di Roma con “Dove sussurra il vento” e terza classificata  Ilaria Genovesi  (Latina – Roma) con “A mia nonna”.

Menzioni speciali sono state assegnate a Clelia Salzano per la poesia “Muro d’edera” e ad Andrea Giostra per il racconto “Louis Vuitton”.

Laura Marcucci impiegata presso un ente pubblico, autrice di libri di prosa e poesia, in questo racconto ha scelto di parlare di memoria collettiva attraverso il personaggio di Sora Rosa soffermandosi sulla sua vita di bambina che ha vissuto la guerra, di sposa e vedova. Una donna cresciuta nel quartiere di Trastevere dove era conosciuta e amata da tutti e che diventa testimone e depositaria di una parte di storia, della nostra storia.

Nel suo racconto Livia Cattan, laureata in Economia e Commercio impiegata presso una società di Consulenza di Information Technology, si sofferma sulla storia di una mamma Elena e sua figlia Sofia adolescente finita nel tunnel dell’anoressia che riesce a superare ritrovando il rapporto autentico con sua mamma e accettandosi per come è.

Teresa Sicoli sociologa, mediatrice culturale, docente di scuola secondaria di 2 grado e insegnante di sostegno, con il suo racconto introspettivo invita a superare quelle sovrastrutture create dai propri pregiudizi attraverso la decisione del protagonista di varcare dei cancelli per entrare in una cella dove trovare la libertà nell’incontro con gli altri per conoscerli veramente e ritrovare se stesso.

Andrea Giostra, risiede a Montelepre (PA), psicologo clinico, Project Manager e Planner di importanti Opere e Mostre di Arti Visive, nel suo racconto da spazio al bisogno ossessivo da parte di molte persone di essere qualcuno mettendosi in mostra attraverso beni materiali tipici di chi ha un ruolo di prestigio e di potere. Alla fine l’apparenza non corrisponde alla verità. Andrea Giostra da diversi anni scrive su magazine online e testate giornalistiche occupandosi di cinema, arte e cultura; tra queste citiamo; “Artribune,com” e “FareFilm.it”.

  Se la poesia di Sebastiano Girlando commuove ricordando chi non c’è più, la cui assenza si avverte con  maggior intensità nella festa del Natale, quella di Silvana Lazzarino coglie il senso dell’esistenza attraverso il divenire della natura dove principio e fine coincidono, mentre quella di Ilaria Genovesi dichiara il suo desiderio di andare lontano oltre “il vento della notte e la brezza del mattino” per ritrovare l’amata nonna che non è più in questa vita.

Liriche che raccontano di ricordi, speranze e di affetti che seppur distanti il tempo non cancella. Si parla di sentimenti che finiscono portando nostalgia e smarrimento nei versi di Clelia Salzano che con ritmo elegante e armonioso guida il lettore ad entrare in questa visione in cui percepisce di essere “sfondo d’immagine, a sbiadire di giorno in giorno, cancellata per troppa luce”.

Sebastiano Girlando dopo la laurea in Giurisprudenza ha lavorato come funzionario pubblico per diversi Ministeri, collabora con diverse Associazioni e scrive su vari magazine e sul quotidiano “L’Umanità” trattando argomenti culturali. Diversi e prestigiosi i riconoscimenti ricevuti a premi e concorsi letterari. Tra le pubblicazioni accanto a “Pensieri di gente comune” e “Il sole nascosto” entrambe raccolte poetiche, sono il romanzo “Ad un passo dal Paradiso- I silenzi di Ethan Woo” del 2012 e la commedia “”Orpheus: l’ultimo messaggero” (2016). E’ anche autore di atti unici e monologhi interpretati a teatro e in caffè letterari.

Silvana Lazzarino laureata in Lettere con indirizzo Musica e Spettacolo alla “Sapienza”

Silvana Lazzarino 2^ classificata

di Roma, con corso post laurea di perfezionamento a Scienze della comunicazione, è giornalista pubblicista e impiegata nella Pubblica amministrazione. Scrive recensioni su mostre d’arte, libri, eventi culturali collaborando per testate on line tra cui AboutART prestigiosa rivista di arte diretta da Pietro Di Loreto. Ha collaborato per Il quotidiano “Il Giornale” e per la Radio Vaticana. La sua più recente pubblicazione la raccolta poetica “La Seduzione dell’Immagine. Dall’arte ai versi poetici: Alba Gonzales e Patrizia Canola mie Muse ispiratrici” (edizioni CTL 2017) esplora le possibilità di raccontare le emozioni scaturite delle opere d’arte attraverso la poesia. Le poesie contenute in questa raccolta sono ispirate alle opere delle due grandi artiste di fama internazionale: la scultrice Alba Gonzales e la pittrice Patrizia Canola.

Ilaria Genovesi è laureanda del corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione primaria ed è operatrice dal 2016 in provincia di Latina presso l’Associazione Italiana Persone Down.

Clelia Salzano, di Napoli, laureata in Lettere Classiche all’Università Federico II di Napoli, è docente di ruolo ed insegna lettere presso una scuola secondaria di primo grado nella periferia est di Napoli. 

La poesia di Silvana Lazzarino Dove sussurra il vento -classificatasi al 2° posto alla Prima edizione del concorso dedicato a Sabrina Savino-  è ispirata all’arte di Uemon IKEDA artista giapponese di fama internazionale

Con questa poesia l’autrice ha voluto sintetizzare le sensazioni scaturite dall’armonia di forme e colori con cui l’artista di fama internazionale Uemon Ikeda, restituisce un nuovo sguardo sulla Natura e i suoi luoghi in cui recuperare il fascino del sogno, del mistero, ma soprattutto l’autenticità di un legame originario con le proprie emozioni a partire dalle visioni fisiche e metafisiche proprie degli spazi naturali che circondano l’uomo.

Uemon Ikeda  nome d’arte di Tatsuo Ikeda (Kōbe, 1952), diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1977, attraverso immagini legate ai ritmi pittorici che si inseriscono su tela o che prendono forma lungo progetti e installazioni, trae spunto dalle atmosfere legate alla natura dove il sole, le nuvole, la neve, il fuoco acquistano forme geometriche allungate, indefinite entro uno spazio che non finisce, ma apre a possibili processi con cui il presente si lega al passato. Si entra così nei ritmi della nostalgia sognante e del desiderio di  riscoperta di sé soffermandosi a guardare le raffigurazioni di “stanze” che nei loro contesti aprono al respiro della terra umida o asciutta, del mare profondo, della Primavera dai colori vivi e ancora delle stelle nella loro infinita molteplicità.

Nella poesia di Silvana Lazzarino si profila l’idea della continuità di un tempo che non esiste, un tempo senza tempo in cui ridefinire pensieri e azioni proiettate verso la riscoperta di sé e di un nuovo legame con quanto intorno, a partire dai sussurri del vento che conduce lontano lungo il viaggio interiore dove è il continuo divenire delle emozioni, per non spegnersi. Un viaggio di speranza nella sinfonia della vita che ritorna.

ALCUNE MOSTRE di UEMON IKEDA

Oltre ad aver partecipato nel 2017 alla 102esima edizione della NIKA Exibition al National Art Centre di Tokyo, una delle tre esposizioni d’arte più importanti in Giappone e nel 1991 alla collettiva “Simultaneità – Nuove Direzioni dell’Arte Contemporanea Giapponese” a Palazzo Braschi a Roma, Uemon Ikeda ha esposto per due volte al Museo laboratorio di arte contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma nel 2000 e nel 2005 presentando due personali rispettivamente: “Uemon Ikeda- Acrobazia” diventata spunto per il libro edito dalla Lithos scritto insieme alla Prof.ssa Simonetta Lux storica e critica d’arte, e “Uemon Ikedaun ragazzo che voleva vivere nel rettangolo” curata dalla stesa Simonetta Lux.

Tra le diverse installazioni esposte citiamo “Filo di Arianna” in piazza Trilussa a Roma e per la Giornata Europea della Cultura Ebraica la realizzazione di un’installazione raffigurante la Stella di David per i giardini della Sinagoga di Roma. Da ricordare la sua partecipazione alla collettiva “Io Klimt” a cura di Francesco Gallo Mazzeo al Palazzo dei Consoli di Gubbio nel 2013.

   Tra le più recenti installazioni quella da lui realizzata per la riapertura del Giardino pensile di Palazzo Reale di Napoli: “A levante del sole” che è stata esposta fino al 15 gennaio 2019. L’installazione centrata su un filo rosso di seta e lana, è stata realizzata per condurre i visitatori con nuova sinergia verso una vista panoramica tra le più suggestive della città riferita al Golfo di Napoli. L’esposizione curata da Anna Imponente, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli e organizzata dal Polo Museale della Campania con il patrocinio dalla Fondazione Italia Giappone e dell’Istituto Giapponese di Cultura, ha restituito ai visitatori una concezione nuova sulla vita in cui riscoprire la poesia nella natura e nella realtà circostante. Il suo filo rosso di seta e lana nel condurre lo spettatore entro e fuori gli spazi del palazzo rappresenta l’idea di associare la realtà al sogno, il visibile all’invisibile, il giorno alla notte entro un’ottica in cui l’Occidente avverte la presenza dell’Oriente con le sue magiche atmosfere di armonia e dilatazione del tempo. A questa installazione di Palazzo Reale, dall’architettura effimera che unisce leggerezza e resistenza all’interno di una struttura monumentale con cui crea dialogo, hanno partecipato giovani studenti artisti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Silvana Lazzarino

POESIA DI SIVANA LAZZARINO

 Poesia ispirata all’opera di Uemon Ikeda, 2 classificata al Premio Letterario Nazionale “Sabrina Savino”

Dove sussurra il vento 

  Verso quel principio

dove sussurra il vento,

dove rinasce il verde di prati rigogliosi

mentre il sole domina l’orizzonte,

dove le stelle fanno da soffitto

a “stanze” di primaverili ricordi

conduce l’abbraccio

di una natura ancora intatta

in cui semplicità e complessità,

principio e fine

coincidono.

È lo scoccare

del tempo

oltre la riscoperta di sé:

un viaggio interiore

che rivela il continuo divenire

delle emozioni

sospese in un tempo senza tempo

a desiderare l’assoluto.

Silvana Lazzarino